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RECENSIONE: The Undoing - Le verità non dette

Aggiornamento: 18 mar 2021



Voto: 4/5

Piattaforma: Sky

Anno: 2020

Puntate: 6

Durata: 48-58 minuti (puntata)

Genere: Drammatico, Giallo, Thriller


 

Trama

Grace e Jonathan Fraser sono due professionisti affermati di New York (lei psicoterapeuta, lui oncologopediatrico) e sono sposati felicemente. Hanno una bella casa a Manhattan, sono benestanti e il loro figlio dodicenne Henry frequenta una prestigiosa scuola privata. Tutto questo castello dorato comincia a crollare quando Elena, la mamma di un compagno di scuola di Henry, viene brutalmente assassinata nel suo studio, e Jonathan, che improvvisamente sparisce, diventa il sospettato principale. Le menzogne che ci sono nel rapporto apparentemente idilliaco tra Grace e Jonathan cominciano ad essere scoperte.


Recensione

Hugh Grant si ricollega abilmente alla sua immagine di uomo ossessionato dal sesso nella nuova miniserie della HBO The Undoing, e attraverso il suo personaggio la regista Suzanne Bier racconta una storia sulle aberrazioni dell’istinto ambientata nella New York bene. Per quanto riguarda invece la protagonista femminile Nicole Kidman, la fenomenale mancanza di espressione sul suo volto, molto criticata negli ultimi anni, mostra qui i suoi lati positivi, restituendo l’aura di una certa misteriosità. L’attrice australiana interpreta una psicoterapeuta americana di successo che ha tra le sue abitudini quella di passeggiare tra i grattacieli e Central Park nel bel mezzo del gelido inverno di New York, cercando costantemente di apparire sbalordita ogni volta che apprende qualcosa di nuovo e mostruoso su suo marito, interpretato da un grazioso Hugh Grant. Gli spettatori si domanderanno: l‘indignazione di questa donna è reale? Era davvero così ingenua da non percepire nulla di strano sulla vita privata del suo convivente? O sapeva e si è resa lei stessa artefice di qualche gesto insano per coprirlo? A prima vista questo titolo è un convenzionale thriller di indagine su un omicidio, interpretato da star di fama mondiale che hanno visto di certo giorni migliori. Tuttavia, se si viene coinvolti nella giusta maniera, si può scoprire un dramma criminale molto intrigante e pieno di sorprese.

L‘oncologo infantile Mike Fraser (Hugh Grant) e sua moglie, la psicologa Grace (Nicole Kidman), conducono una vita familiare di lusso con il figlio dodicenne Henry. Un giorno Grace, ad una riunione tra mamme della esclusiva scuola frequentata dai loro figli, mirata al raccoglimento di fondi per un’azione di beneficenza, si trova di fronte a una giovane donna invadente di nome Elena (Matilda De Angelis), che le fa domande mentre allatta la sua bambina. La donna appare chiaramente un po’ fuori contesto; lo stesso avviene quando in un’altra occasione le si presenterà completamente nuda e in maniera alquanto ambigua negli spogliatoi della palestra frequentata da Grace. Dopo poco tempo Elena viene ritrovata morta, uccisa con un martello introvabile. La polizia ben presto si mette alla ricerca del pediatra Fraser, scomparso all‘improvviso in quanto principale sospettato di questo omicidio. The Undoing fa affidamento sugli effetti sorprendenti del romanzo su cui è basato, You Should Have Known di Jean Hanff Korelitz, e su un cast stellare che però viene utilizzato in una sorta di modalità ovattata che non dispiace. Tra essi Donald Sutherland, nel ruolo del padre multimilionario della psicoterapeuta, il cui principale avversario è l’affascinante e intrepido detective Joe Mendoza (Edgar Ramirez), che scava più a fondo nei segreti di famiglia dei Fraser.

Hugh Grant, che aveva raggiunto il culmine della sua fama con il film Notting Hill, mostra una combinazione perfetta dei suoi due ego, quello cinematografico del gentleman inglese un po’ goffo, e quello privato, ma diventato pubblico, del malato di sesso. In questa miniserie tuttavia, non si può dire che l'attore abbia tutto ciò che serve per essere definito veramente demoniaco. Parte della raffinatezza di questo thriller è che le aberrazioni e le bugie della vita di coloro che sono coinvolti si riflettono precisamente nei dialoghi che vengono condotti tra la terapeuta Grace e i suoi pazienti durante le sedute, come se fossero premonitori o rivelatori della verità. In definitiva, la logica dell‘indagine sull‘omicidio, segue anche gli insegnamenti di Sigmund Freud e tutte le sue teorie sul doppio e sulla felicità.


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