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RECENSIONE: San Francesco (Alessandro Barbero)

Aggiornamento: 3 giorni fa


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Autore: Alessandro Barbero

Editore: Laterza, 2025

Pagine: 448

Genere: Saggi, Biografie, Cristianesimo

Prezzo: € 20.00 (cartaceo), € 12.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook



Trama

Nel 2026 saranno 800 anni dalla morte di san Francesco, uno dei più popolari fra i santi della Chiesa cattolica. Tutti crediamo di conoscerlo, ma niente è mai come ci immaginiamo. Le più antiche biografie di Francesco furono scritte da frati che l’avevano conosciuto da vicino. Perciò potremmo credere, ingenuamente, che le informazioni di cui disponiamo su di lui siano non solo molto numerose ma sicure. Non è così. I testimoni si contraddicono continuamente: chi li ascoltava non amava ricordare che Francesco era stato un uomo pieno di durezze e di contraddizioni, che aveva sperimentato la delusione e la sconfitta. Volevano ricordare un santo perfetto in tutto, privo di dubbi e di amarezze e, in definitiva, simile a Cristo. Era tale il contrasto tra le versioni di san Francesco proposte dai suoi biografi che, quarant’anni dopo la sua morte, l’Ordine prese una decisione senza precedenti: far distruggere tutte le biografie esistenti e sostituirle con una nuova e definitiva, la Legenda maior scritta dal generale dell’Ordine, Bonaventura. I codici contenenti le vite del santo scritte da chi lo aveva conosciuto vennero cercati nelle biblioteche e fatti sparire. Solo dopo secoli hanno cominciato a riemergere dall’oblio grazie a fortunati ritrovamenti, rivelandoci un Francesco molto diverso. Non il santo sempre lieto che parlava agli uccellini, raffigurato negli affreschi di Giotto ad Assisi, il santo che ammansiva i lupi, precursore dell’ecologismo moderno, che discuteva amichevolmente con i musulmani, precursore del pacifismo e dell’ecumenismo. Non è questo il Francesco che i suoi discepoli ci hanno raccontato. Il Francesco che emerge dai loro ricordi è un uomo tormentato, duro, capace di gesti dolcissimi e di asprezze inaspettate. Ma soprattutto non raccontano un solo Francesco perché ognuno lo ricordava a suo modo. E dunque? Chi è stato davvero quest’uomo straordinario?


Recensione

Con San Francesco, Alessandro Barbero torna a confrontarsi con una delle figure più iconiche e complesse della storia europea. Dopo aver raccontato battaglie, re e imperatori, lo storico piemontese sceglie di dedicarsi a un uomo che, pur rinunciando a tutto, ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura occidentale. Ma, come sempre nel suo metodo, Barbero non si accontenta del mito: scava nelle fonti, smonta le narrazioni più comode e ci restituisce un Francesco d’Assisi vivo, umano, contraddittorio e incredibilmente moderno.


Il merito principale del libro sta nel sottrarre San Francesco all’immagine edulcorata del “poverello gentile che parla agli animali”, restituendolo alla sua realtà storica. Barbero ci guida attraverso le biografie antiche, i documenti d’epoca e le testimonianze dei primi confratelli, mostrando come il volto del santo sia stato modellato, nel corso dei secoli, da esigenze teologiche e istituzionali.


Ne emerge una figura inquieta e radicale: un giovane mercante che abbandona ogni sicurezza per inseguire un ideale di povertà assoluta; un uomo che rifiuta non solo la ricchezza, ma anche il potere e la gerarchia. Francesco è un ribelle spirituale, in lotta con se stesso e con la società del suo tempo, capace di sfidare la Chiesa pur restando dentro di essa.


Come in ogni suo libro, Barbero riesce a fondere rigore e chiarezza. Ogni capitolo alterna l’analisi delle fonti alla narrazione vivace degli eventi, rendendo accessibile anche la complessità del contesto medievale. Non mancano le riflessioni sul mondo francescano nascente, sui conflitti interni tra i seguaci del santo, sulle difficoltà di conciliare l’utopia della povertà con la necessità di un ordine riconosciuto da Roma.


Il tono resta sempre quello che i lettori già conoscono e apprezzano: preciso, ironico, privo di retorica. Anche nei passaggi più densi, la scrittura mantiene un ritmo narrativo che avvicina il saggio alla biografia letteraria.


Uno degli aspetti più affascinanti del libro è la sua capacità di parlare al presente. Lo storico più famoso d'Italia mostra come la radicalità di Francesco non appartenga solo al Medioevo, ma interroghi ancora oggi la nostra idea di libertà, di fede e di giustizia. In un’epoca dominata dal consumo e dall’individualismo, la scelta di spogliarsi di tutto per vivere in comunione con gli altri e con la natura acquista una forza nuova, quasi provocatoria.


Il Francesco dipinto in questo volume è un uomo reale: fragile, ostinato, capace di entusiasmi e di delusioni. E proprio per questo, più vicino a noi di quanto pensassimo.


Un libro consigliato a chi ama la storia raccontata con passione e intelligenza, a chi apprezza il metodo di Barbero, sempre attento alle fonti ma capace di costruire un racconto avvincente. È perfetto per chi vuole superare l’immagine stereotipata del santo e scoprire la sua vera dimensione umana e spirituale.


Lo ameranno gli appassionati di biografie storiche, gli studenti di storia medievale, ma anche chi semplicemente cerca un libro capace di far riflettere sul rapporto tra fede, povertà e libertà.


Un saggio che si legge come un romanzo, e che lascia nel lettore una domanda: cosa significa davvero vivere secondo ciò in cui si crede?



Alcune note su Alessandro Barbero

Alessandro Barbero ha insegnato Storia medievale presso l’Università del Piemonte Orientale. Ha vinto il Premio Strega nel 1996 con il romanzo storico Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo, ha collaborato per molti anni con il programma Superquark di Piero Angela e i suoi podcast sono tra i più seguiti. Tra le sue molte opere per Laterza: Dizionario del Medioevo (con C. Frugoni); Medioevo. Storia di voci, racconto di immagini (con C. Frugoni); Carlo Magno. Un padre dell’Europa; La battaglia. Storia di Waterloo; 9 agosto 378 il giorno dei barbari; Barbari. Immigrati, profughi, deportati nell’impero romano; Benedette guerre. Crociate e jihad; Lepanto. La battaglia dei tre imperi; Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali; Le parole del papa. Da Gregorio VII a Francesco;Caporetto; Dante; L’aristocrazia nella società francese del Medioevo; All’arme! All’arme! I priori fanno carne!.


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