Voto: 4.5/5
Autore: Patrizia Caraveo
Editore: Edizioni Dedalo, 2020
Pagine: 96
Genere: Saggi, Astronomia
Prezzo: € 11.50 (cartaceo), € 7.99 (ebook)
Trama
l nostro cielo è inquinato: non solo dalle emissioni di anidride carbonica ma anche da rifiuti ben più grossi. Satelliti e detriti spaziali affollano sempre più il nostro spazio. I rischi sono molti, per la scienza e per il nostro futuro. E l'esplorazione spaziale è destinata ad aggravare ancora lo scenario. L'UNESCO ha definito la volta celeste un patrimonio dell'umanità. Oltre a godere della bellezza del cielo stellato, parte integrante della nostra vita, tutti dovremmo però contribuire alla sua conservazione per le generazioni future. Purtroppo, invece, l'oscurità della notte è messa in serio pericolo dalla mancanza di attenzione degli esseri umani. La volta stellata diventa ogni anno più pallida a causa delle luci parassite con le quali cerchiamo di illuminare la notte creando una nuova subdola forma di inquinamento, quello luminoso. Il problema è globale: un terzo della popolazione del pianeta vive in regioni così illuminate da non riuscire a vedere la Via Lattea. In effetti, l'Italia gode del non invidiabile primato di essere uno dei Paesi industrializzati con il più alto inquinamento luminoso. Ma l'illuminazione indebita del cielo non è l'unico problema che insidia l'oscurità della notte. Nuove tecnologie portano nuove sfide e il cielo buio viene oggi minacciato anche dall'alto dalle nuove costellazioni di satelliti che hanno lo scopo di fornire servizi di connessione internet a livello planetario. Basti pensare ai 12 000 satelliti che Elon Musk, attraverso SpaceX, sta lanciando a gruppi di 60 ogni mese, ognuno dei quali ha un pannello solare che, con l'angolo giusto, riflette la luce del Sole e può essere più brillante delle stelle visibili a occhio nudo. La comunità astronomica è molto preoccupata da questo nuovo tipo di inquinamento celeste e si sta organizzando per mitigare il problema e difendere il cielo. Tutti noi comunque possiamo contribuire, la nota astrofisica Patrizia Caraveo ci spiega come in questo libro agile e attualissimo.
Recensione
In questo nuovo lavoro, la nota astrofisica italiana, confessa il suo amore per la scienza astronomica, la sua funzione nel corso della storia dell’umanità e di come abbia sempre ispirato letterati e religioni pagane.
Il Sole e le stelle continuano a sorgere e a tramontare, la Luna non arresta la sua rotazione intorno alla Terra. Tutto è rimasto immutato tranne l’atteggiamento della nostra civiltà che prima ha elevato ai ranghi di materia primaria l’insegnamento dell’astronomia e oggi, pur apprezzando le grandi scoperte, ha ridotto a costola della geografia, proprio quella scienza che ci ha consentito di comprendere l’universo e i suoi misteri.
Un atteggiamento schizofrenico afferma l’autrice. I siti che parlano di astronomia e la stessa Nasa, ottengono milioni di collegamenti, ma nei fatti il genere umano ha perso il suo contatto visivo con il cielo notturno. Con tali considerazioni, Caraveo, si addentra in una lucida analisi tra costi e i benefici del progresso tecnologico. Se da un lato la tecnologia ci ha consentito e consentirà progresso, dall’altro bisogna tener conto degli impatti della sua evoluzione.
Nel prossimo futuro vivremo in città sempre più smart, se non si tiene conto dell’importanza di restituire all’umanità la visione di un cielo stellato, si rischia di perdere del tutto quel contatto visivo a causa di un eccesso di illuminazione.
Pur apprezzando l’importanza dei satelliti di Elon Musk, l’autrice sottolinea come sia attuale trovare un punto di mediazione tra l’eccessiva luminosità dei satelliti e il conseguente inquinamento luminoso, con il garantire la connessione veloce a Internet in ogni angolo del nostro pianeta.
Questo breve libro è anche una lezione di fisica astronomica di base per condurre il lettore non esperto a comprendere la fondamentale necessità di osservare con lenti differenti i fenomeni dell’universo. L’utilizzo di tutte le bande dello spettro elettromagnetico, dal radio ai raggi gamma, ha consentito missioni spaziali importanti per svelare nuova conoscenza.
Secondo la scienziata, tutto il progresso tecnologico e scientifico di cui oggi beneficiamo non può prevalere sulla rilevanza scientifica dell’osservazione del cielo anche dal suolo terrestre, anche in presenza di una economia dello spazio che varrà oltre 1100 miliardi di dollari nel 2040.
Se quindi la conquista dello spazio non è, giustamente, destinata a fermarsi, si rende assolutamente necessario trovare soluzioni soddisfacenti per tutti sulla base di accordi tra scienziati e imprenditori. Un ruolo fondamentale in questa mediazione potrebbe svolgerlo l’ONU e in particolare l’Ufficio per lo spazio extraatmosferico (UNOOSA).
Un ottimo libro di divulgazione per riflettere sull’inquinamento luminoso e sulla necessità di tornare a scrutare il firmamento sulle tracce degli antichi.
Alcune note su Patrizia Caraveo
Astrofisica di fama mondiale, è Dirigente di ricerca all’Istituto Nazionale di Astrofisica. Per i suoi contributi alla comprensione dell’emissione di alta energia delle stelle di neutroni, nel 2009 è stata insignita del Premio nazionale Presidente della Repubblica. Nel 2014, Women in Aerospace Europe le ha conferito l’Outstanding Achievement Award. È Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Fa parte del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica e del progetto “100 donne contro gli stereotipi”. Tra le sue pubblicazioni: Conquistati dalla Luna (Raffaello Cortina, 2019).
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