RECENSIONE: Neuroscienze dello yoga. Evidenze sulla pratica (Luca Chittaro)
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- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 14 ore fa


Autore: Luca Chittaro
Editore: Mimesis, 2025
Pagine: 224
Genere: Neuroscienze, Benessere
Prezzo: € 15.00 (cartaceo), € 9.99 (ebook)
Acquista sito editore: https://www.mimesisedizioni.it/libro/9791222314600
Trama
La popolarità dello yoga, in Italia e nel mondo, è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. Allievi e insegnanti attribuiscono alla pratica numerosi benefici psicologici e fisici, ma esistono evidenze scientifiche che lo dimostrino? La ricerca scientifica sull’argomento ha di recente registrato un’enorme crescita, iniziando a far luce su questi interrogativi con un significativo coinvolgimento delle neuroscienze. Ma la letteratura disponibile è purtroppo di tipo specialistico, destinata a lettori con formazione professionale settoriale. Scopo di questo libro, dal taglio divulgativo, è quindi introdurre e illustrare in modo accessibile le scoperte e il crescente bagaglio di conoscenze che questa entusiasmante area di ricerca multidisciplinare sta ottenendo.
Recensione
Si può tranquillamente affermare che la digitalizzazione veloce è sempre al centro dei nostri pensieri e una delle sue conseguenze riguarda la capacità che si ha nel fare cose che pochi anni fa erano solo immaginabili, ma tutto ciò ha anche aumentato lo stress della nostra vita. In modo particolare, lo stress legato alla tecnologia viene denominato technostress. In questo ambito si sta formando una conoscenza delle relazioni tra il digitale e il corpo. Se sono svariati gli studi con analizzano l’impatto dello stress sulla sfera cognitiva, sono invece pochi quelli che legano lo stress al corpo. Uno persona attenta a questo aspetto è il professor Chittaro che studia il legame fra neuroscienze e yoga.
Il libro, dopo un primo capitolo in cui viene precisato che cos’è lo yoga e come si è sviluppato storicamente in India e come successivamente si sia diffuso in Occidente, prende in esame gli studi di neuroscienze che hanno messo a confronto il cervello dei praticanti di yoga con i non. Il lettore apprende così che lo yoga, se praticato costantemente, porta enormi benefici in tutte quelle situazioni di stress e ansia: aumento del volume dell’ippocampo, diminuzione del volume dell’amigdala di destra (quella legata alle emozioni negative), maggiore attivazione delle aree prefrontali in compiti di attenzione. Oltre a ciò lo yoga, al contrario dello stress, crea un solido legame fra mente e corpo. Esso costringe il praticante alla consapevolezza sui movimenti che mette in atto. Lo yoga permette di ascoltare il proprio corpo in modo da prendere coscienza dei suoi limiti nel qui e ora. Tutto ciò porta un enorme beneficio: l’aumento di volume e intensità dell’insula, una parte della corteccia cerebrale considerata la sede del collegamento tra mente e corpo; una parte del cervello dove le informazioni che arrivano dall’interno del corpo (respirazione, cuore, stomaco, ecc...) vengono collegate ai pensieri e alle emozioni. Gli studi presi in considerazione indicano che la pratica dello yoga non solo non aggrava le condizioni cliniche analizzate, ma nella maggior parte dei casi risultano esercitare un ruolo positivo sulla vita delle persona.
Il saggio continua con i capitoli tre, quattro e cinque in cui si analizzano i rapporti fra yoga e ansia, fra lo yoga il trauma e la depressione e fra yoga e dolore. Il penultimo capitolo è dedicato al rapporto fra lo yoga e il corpo nella società digitale del technostress.
Interessante il capitolo finale che conclude il saggio riguardo la possibile utilizzazione di tecnologie per facilitare l’insegnamento e la pratica dello yoga. Una molto efficace è sicuramente l’impiego di un visore che permette di vedere l’insegnante virtuale nelle tre dimensione, come se fosse reale.
Consiglio questo volume a tutti coloro che cercano un saggio chiaro ed esaustivo che mette in evidenza, attraverso studi di neuroscienze, come l’antica pratica dello yoga porta enormi benefici.
Alcune note su Luca Chittaro
Luca Chittaro è professore ordinario di Interazione persona-macchina presso l’Università degli Studi di Udine, dove nel 1998 fondò lo Human-Computer Interaction Lab, che studia gli effetti degli strumenti digitali sulle persone. Autore di oltre duecento pubblicazioni internazionali, le sue ricerche sono finanziate da enti prestigiosi come la Federal Aviation Administration (FAA) americana e sono state riprese da media internazionali, tra i quali: Discovery Channel, BBC, TIME, Fox News. Cura il blog “Interattivo” sul sito Nòva Il Sole 24 ore.
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