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RECENSIONE: Il silenzio di Shahrazad (Defne Suman)




Autore: Defne Suman

Traduttore: Giulia Ansaldo

Editore: Salani, 2023

Pagine: 480

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 19.80 (cartaceo), € 12.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


Trama

Secondo il calendario europeo è il 1905. Mentre la nave passeggeri Afrodit si avvicina al porto di Smirne, trasportando una giovane spia indiana al servizio dell'Impero Britannico, una donna sta per partorire. La spia non sa nulla della bambina che nascerà, ma il destino ama le coincidenze, e anni dopo sarà proprio Avinas a scoprire i segreti che la piccola porta con sé, guardando la città dalla coperta di una nave, come quella notte. Ma quella sera era profumata di magnolia, limone e gelsomino, mentre diciassette anni dopo la città sarà invasa dall'odore di cherosene, incendiata dalle armate turche. Sarà proprio una ragazza salvata da quelle fiamme, ma senza più voce, a diventare una nuova Shahrazad, a raccontare i destini intrecciati di quattro donne appartenenti a culture diverse, una greca, una turca, una levantina e una armena. Come in un concerto, le loro storie di amore e tradimento, scomparse e rinascite, profughi e spie, comporranno una musica coinvolgente, l'indimenticabile storia di un tempo perduto e di una città cosmopolita, tormentata e meravigliosa: Smirne, la Perla d'Oriente.


Recensione

Questo titolo, che copre un’epoca molto lunga che dai primi del Novecento si spinge fino ai nostri giorni in un succedersi di eventi e generazioni, è ambientato in epoca tardo ottomana e vede al centro numerose donne appartenenti alle diverse comunità dell’impero tra cui la protagonista ribattezzata Shahrazad.


Il lettore viene trasportato a Smirne nei primi del Novecento. Avinaş, una spia indiana a servizio dell’impero britannico, è inviato nella città per sorvegliare le azioni dei Giovani Turchi. Lo stesso giorno Edith Sofia Lamarck, levantina di origini francesi, partorisce in preda ai fumi dell’oppio. In un quartiere popolare cresce Panayota, una ragazza greca alle prese con l’adolescenza vissuta col sogno dell’annessione alla Grecia. La flotta greca arriva ma il sogno si infrange. Shahrazad, senza più casa e famiglia, senza più voce, viene accolta da una numerosa famiglia turca di cui Sümbül tiene le redini. Al centro della narrazione il grande incendio di Smirne che ha cambiato completamente e per sempre il volto, il nome, il tessuto e i ricordi della città.


L’intrigo della trama e i segreti svelati a mano a mano rendono il romanzo una grande opera di intreccio narrativo che si incastona perfettamente con la macro Storia raccontata. Né le vicende individuali sono funzionali alla grande Storia, né la Storia fa da cornice a quella privata. Gli eventi personali e privati dei personaggi sono essenzialmente connessi e indistricabili dagli episodi dell’epoca.


Consiglio questo romanzo a chi cerca un libro scritto magnificamente che tocca le corde del cuore. Un romanzo che, se non ci si lascia abbattere dalla lentezza iniziale degli eventi, regala molte emozioni e che i fan della narrativa storica sicuramente apprezzeranno.


 

Alcune note su Defne Suman

Defne Suman è nata a Istanbul e cresciuta sulla vicina Isola dei Principi. Laureata in sociologia alla Bosphorus University, era pronta per una carriera accademica che l’avrebbe portata negli Stati Uniti, ma prima decise di partire per la Thailandia e girare il mondo. Al suo ritorno ha pubblicato il suo primo libro e da allora ne ha scritti molti altri. Con Il silenzio di Shahrazad si è affermata a livello internazionale.


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