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RECENSIONE: Perché hai paura? (Jérôme Loubry)

Aggiornamento: 5 ott 2023




Autore: Jérôme Loubry

Traduttore: Luigi Maria Sponzilli

Editore: SEM, 2021

Pagine: 352

Genere: Narrativa straniera, Thriller

Prezzo: € 19.00 (cartaceo), € 8.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

1986, Normandia. Sandrine Vaudrier, una giovane giornalista, apprende che la nonna materna Suzie, che non ha mai conosciuto, è morta e le ha lasciato in eredità tutti i suoi averi. Deve svuotare la sua casa, dove viveva da sola, su un’isoletta poco distante dalla costa atlantica. Quando arriva sull’isola, grigia e fredda, Sandrine scopre che è abitata solo da quattro anziani organizzati quasi in un’autarchia. Tutti descrivono sua nonna come una persona cordiale e affascinante. Tuttavia, l’atmosfera è strana in quel luogo... In poche ore, Sandrine si rende conto che gli abitanti nascondono un segreto. Qualcosa o qualcuno li terrorizza. Ma allora perché nessuno di loro lascia mai l’isola? Cosa è successo ai bambini del campo estivo chiuso nel 1949? Chi era veramente sua nonna? Sandrine verrà ritrovata pochi giorni dopo, a vagare su una spiaggia, con i suoi vestiti coperti di sangue che non è suo...


Recensione

Questo romanzo è un thriller che sorprende. Psicologico quanto basta per mettere in confusione il lettore.


Siamo nel 1986 e Sandrine Vaudrier, giornalista, viene informata della morte di sua nonna che non ha mai conosciuto e che ha vissuto la sua vita su un’isola vicino la costa. Qui, nel 1949, al termine della Seconda Guerra Mondiale, la donna prestava servizio presso una colonia per bambini creata appositamente come rifugio contro gli orrori perpetrati dal grande conflitto; ma ben presto qualcosa cambia e la tragedia non può essere evitata.


Anni dopo, Sandrine, si reca sull’isola per recuperare ciò che la nonna le ha lasciato in eredità; ed ecco che qui fa delle scoperte sconcertanti rivelategli anche dai pochi abitanti costretti a rimanere si questo territorio. Qualcosa o qualcuno incute paura: cosa è successo ai bambini della colonia nel 1949? Chi era veramente sua nonna? La realtà mutevole fa ritrovare Sandrine a vagare su di una spiaggia con i vestiti coperti di sangue non suo.


Questo romanzo è un thriller psicologico con una trama complessa che non è possibile riassumere in poche righe. È caratterizzata da più linee temporali che si incrociano, si influenzano e risolvono in un unico filo conduttore che viene rivelato solo all’ultima pagina sciogliendo nodi e dubbi lasciati come sassolini nelle strade tortuose dell’intreccio. Tutto ciò rispecchia la complessità dei labirinti della mente, filtrando la realtà con gli occhi della fantasia, edulcorandola, ma lasciando tracce delle atrocità come briciole che segnano il cammino verso l’uscita sul mondo reale.


I personaggi risultano accattivanti, profondi, perfettamente delineati nel loro ruolo, ma allo stesso tempo in evoluzione, pagina dopo pagina. Nulla risulta scontato.

Il finale, l’espediente per far combaciare le tessere di quel puzzle presentato nelle pagina precedenti, è brillante; capovolge il punto di vista mostrando al lettore che i sassolini disseminati sono spazzati vi da una mente che ha modificato gli schemi di riferimento classici per strutturare una realtà parallela a quella vissuta.


Un libro che fa riflettere sulla fragilità della nostra mente.


 

Alcune note su Jérôme Loubry

Jérôme Loubry nato nel 1976, con un passato da restauratore, da qualche anno si dedica interamente alla scrittura. Autore di tre romanzi, tra cui Les Chiens de Détroit, vincitore del premio Plume Libre d’argent 2018, vive in Provenza. Con Perché hai paura (SEM, 2021) si è aggiudicato il premio Cognac per il miglior romanzo francese.


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