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RECENSIONE: Battling il tenebroso (Alexandre Vialatte)

Aggiornamento: 18 feb 2021



Voto: 4/5

Autore: Alexandre Vialatte

Editore: Prehistorica Editore, 2020

Pagine: 221

Genere: Narrativa straniera, Narrativa Classica

Prezzo: € 16.00

Acquista: Libro


 

Trama

Partendo dalle avventure del giovane Battling, che perderà se stesso alla ricerca dell'idea dell'amore, l'autore di questo grande classico porta alla più alta espressione i sentimenti assoluti e contrastanti appartenenti all'adolescenza di ogni tempo.


Recensione

Vialatte è uno scrittore francese mai tradotto nella nostra penisola, almeno fino ad oggi. Grazie al grande lavoro della casa editrice Prehistorica, arriva in Italia un suo romanzo che è un vero capolavoro.

Con una scrittura incalzante, l'autore narra la storia d'amore e di amicizia di alcuni collegiali. Come in un romanzo di formazione, Vialatte racconta le vicende esistenziali di alcuni adolescenti della provincia francese. Scopriamo una scrittura che si preoccupa solo di fare letteratura. Questo è un romanzo bizzarro, di uno scrittore eclettico. Nella postfazione,Pierre Jourde, definisce Vialatte come uno scrittore incongruo e riporta che il romanzo è centrato sull'adolescenza perché questa è l'età metafisica, quella in cui si guarda in faccia il nulla.

Molto interessante questo libro non per ciò che narra, ma per come lo scrittore racconta gli intrecci che si creano nella storia.

Già dalle prime pagine il lettore viene rapito dalla scrittura intensa che si perde negli infiniti labirinti di una prosa poetica che suggestiona e incanta. Il tema portante del libro riguarda la scrittura dell'autore e il suo procedere nei meandri di una lingua colma di intuizioni straordinarie. Lo scrittore, attraverso l'adolescenza, mostra al lettore la vita che scorre. Tutto ciò non viene fatto però cadendo nella banalità del romanzesco, ma inventando un modo di scrivere originale, degno di uno scrittore bizzarro. Non si può che arrivare entusiasti alla fine del romanzo.


 

Alcune note su Alexandre Vialatte

Alexandre Vialatte è figlio di un ufficiale. Di ceppo alverniate, la famiglia ha le radici ad Ambert, ma si trasferisce in svariate città seguendo i cambiamenti di guarnigione del padre: Tolosa, Brive, per poi far ritorno ad Ambert nel 1915, dopo la sua smobilitazione per ragioni di salute.

Dapprima bambino sognatore e dotato di grande immaginazione, il giovane Alexandre Vialatte ama il disegno, la calligrafia, la poesia, ma anche l’esercizio, lo sport, il nuoto e l’equitazione. Quando si rivela la sua attitudine per la matematica, lui si avvia alla carriera militare e si prepara per l’Accademia navale. Nel 1913, stringe amicizia con i fratelli Paul e Henri Pourrat. L’amicizia con il primo è interrotta dalla sua morte nel 1923 e viene riportata sul secondo che, più grande di 14 anni e già scrittore, diverrà per Vialatte una figura di riferimento e un mentore in letteratura. Gli anni della giovinezza li passano nella loro Alvernia, cornice di frequenti escursioni sui monti del Livradois e del Forez. Fino alla morte di Henri. La loro amicizia darà luogo a una ricca corrispondenza.


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