RECENSIONE: Devil's Kitchen (Candice Fox)
- Dalla carta allo schermo

- 36 minuti fa
- Tempo di lettura: 3 min


Autore: Candice Fox
Traduttore: Eugenio Manuelli
Editore: Marcos y Marcos, 2025
Pagine: 432
Genere: Narrativa straniera, Thriller
Prezzo: € 20.00 (cartaceo), € 9.99 (ebook)
Acquista sito editore: https://marcosymarcos.com/libri/gli-alianti/devils-kitchen-di-candice-fox/
Trama
I vigili del fuoco dell’Engine 99 sono i migliori di New York. Quattro di loro, super-eroi abituati al peggio del peggio, si tuffano in operazioni impossibili, salvano vite umane, evitano distruzioni catastrofiche. Peccato che spesso gli incendi li provochino loro, che se ne approfittino per saccheggiare milioni di dollari, montagne di gioielli, opere d’arte. Grazie anche ad attrezzature e tecnologie d’avanguardia, sono fra i criminali più ricchi della East Coast. Andy Nearland – lucida, forte, spietata – sale a bordo dell’Engine 99 sotto copertura poco prima di un colpo clamoroso; per dare – almeno, in apparenza – una mano a Benjamin Haig, ‘pentito’ della gang per ragioni sentimentali, e inchiodare i ‘fantastici’ quattro per l’omicidio di un poliziotto. Il rapporto di Andy con l’FBI non è del tutto limpido, il suo passato pieno di punti interrogativi, la sua posizione in bilico tra lealtà e menzogna. Ma la sua tenacia ed energia, le modalità imprevedibili, fuori dagli schemi con cui mette sotto pressione tutti – inclusi noi – fa di lei un personaggio magnetico.
Recensione
Questo libro è un thriller potente, teso e profondamente disturbante, che gioca abilmente con il concetto di eroismo e con la sottile linea che separa il bene dal male. Ambientato in una New York dura e soffocante, il romanzo trascina il lettore in un mondo dove il fuoco non è solo un pericolo da domare, ma anche uno strumento di controllo, distruzione e opportunità.
La storia ruota attorno alla Engine 99, una squadra di pompieri d’élite, ammirata dalla città per il coraggio e l’efficacia con cui affronta gli incendi più pericolosi. Sono uomini temprati dal rischio, abituati a lavorare sotto pressione e a prendere decisioni in pochi secondi. Tuttavia, dietro l’immagine pubblica di salvatori, si cela una realtà inquietante: i membri della Engine 99 sfruttano il caos generato dagli incendi per mettere a segno rapine estremamente sofisticate, trasformandosi in una delle organizzazioni criminali più ricche e intoccabili della città.
In questo contesto si inserisce Andy Nearland, una nuova recluta che sembra determinata, silenziosa e desiderosa di dimostrare il proprio valore. In realtà Andy è un’agente dell’FBI sotto copertura, infiltrata nella squadra con una missione chiara e pericolosissima: raccogliere prove, guadagnare la fiducia dei colleghi e smantellare la Engine 99 dall’interno. Il problema è che nulla, in questo ambiente, è semplice o sicuro. Ogni legame creato, ogni intervento sul campo, ogni segreto condiviso aumenta il rischio di essere scoperti e rende sempre più labile il confine tra ruolo professionale e coinvolgimento personale.
Uno degli aspetti più riusciti del romanzo è proprio la costruzione dei personaggi. L'autrice non propone figure facilmente classificabili come “buone” o “cattive”: i pompieri criminali non sono mostri privi di scrupoli, ma uomini legati da un codice interno di lealtà e da una visione distorta ma coerente del mondo. Allo stesso modo, Andy non è l’eroina infallibile: è una protagonista complessa, segnata dal passato, che si muove costantemente sul filo della paura, del dubbio e della perdita di controllo.
La scrittura è incalzante e cinematografica, con scene d’azione estremamente visive e momenti di tensione psicologica che tengono il lettore in uno stato di allerta continua. Il ritmo è alto, ma mai caotico: ogni capitolo contribuisce ad aumentare la pressione, portando lentamente verso un crescendo in cui le scelte dei personaggi diventano sempre più drastiche e irreversibili.
Dal punto di vista tematico, Devil’s Kitchen è un romanzo che interroga il lettore su cosa significhi davvero fare la cosa giusta. È possibile restare moralmente integri in un sistema corrotto? L’identità è qualcosa di fisso o può cambiare quando si è costretti a vivere una doppia vita? E fino a che punto si può mentire, a sé stessi e agli altri, prima di perdere ogni punto di riferimento?
Non è una lettura leggera né consolatoria: Candice Fox non addolcisce la violenza, non cerca redenzioni facili e non offre risposte semplici. Proprio per questo, questo volume risulta un thriller maturo, cupo e coinvolgente, capace di lasciare il segno anche dopo l’ultima pagina.
Un thriller intenso e ben costruito, consigliato a chi ama storie ad alta tensione, personaggi moralmente ambigui e ambientazioni urbane crude e realistiche. Un romanzo che brucia lentamente, ma in modo inesorabile.
Alcune note su Candice Fox
Candice Fox è nata a Sidney in una famiglia pronta ad accogliere non solo figli propri e altrui, ma anche un’ampia gamma di animali selvatici feriti. In questa comunità vivacissima ha coltivato la sua passione per il crimine, espressa felicemente in thriller che negli Stati Uniti hanno scalato le classifiche del New York Times. I romanzi di Candice Fox sono tradotti in tutto il mondo; in Australia è l’autrice di gialli più amata, l’unica ad aver vinto tre volte gli ambìti Ned Kelly Awards.



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