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RECENSIONE: Il fiato di Edith (Nicola Pesce)



Voto: 3.5/5

Autore: Nicola Pesce

Editore: NPE, 2020

Pagine: 128

Genere: Narrativa italiana, Fantasy

Prezzo: € 12.00

Acquista: Libro


 

Trama

Il fiato di Edith è un romanzo ambientato in una Irlanda di un indefinito secolo passato, tra prati verde scuro, piccole casette e grandi nebbie. Un ragazzo di dieci anni o poco più, inseguendo una palla di pezza rotolata ai piedi di una collina, scorge una casa diversa dalle altre. Entra attraverso la porta socchiusa e vede una famiglia in piedi accanto a un lettino, di fronte a un fuoco scoppiettante. Distesa sul lettino, la piccola Edith, una bimba malata dai lunghissimi capelli rossi, che respira a piccoli sorsi. È così che il piccolo Jonathan cade suo malgrado in una favola. Non si sa come esattamente, si parla di un maleficio, di una strega... una volta... e la piccola Edith non può vivere come le altre persone, per il suo cuore troppo debole.


Recensione

Il romanzo è ambientato in Irlanda. Qui troviamo Jonathan, un bambino curioso, che si addentra in una casa in collina dove scorge una bambina sdraiata sul letto che parla a stento. Il suo nome è Edith e sembra stare molto male a causa di una maledizione. Jonathan si affeziona tantissimo alla ragazza e trova in lei un punto a cui poggiarsi e un mistero da risolvere.

La storia si basa sul maleficio di cui è soggetta Edith. Il suo fiato sembra pesante, tanto che appare quasi un miracolo che respiri. Nella trama non viene citata l'epoca, ma non sembra essere ambientato nel medioevo, periodo ricco di sortilegi. I personaggi di questa storia non sono molti e sono poco sviluppati, in modo particolare Edith. Viene raccontato molto poco di lei, se non ciò che la caratterizza, la maledizione che porta con sé e che la mette nella condizione in cui si trova. Jonathan è il ragazzino che il lettore conosce maggiormente, vengono rivelati i suoi pensieri e le sue paure. Esso resta al fianco dell'amica, l’unico che cerca di trovare una soluzione e l’unico che si ritrova persino a pagare per questo. E’ un ragazzo intelligente e devoto che vuole salvare Edith a qualsiasi costo. Resta comunque confuso il motivo per il quale la bambina sia vittima del maleficio. Il libro si concentra molto sui sentimenti del giovane e sul messaggio che vuole comunicare al lettore. Pur essendo una storia con diversi buchi, si risolleva nel finale che risulta inaspettato.

Lo stile utilizzato dall’autore risulta incisivo, ricercato e poetico. Forse troppo poetico.

Personalmente avrei preferito una trama più sviluppata e un linguaggio meno ricercato.

La copertina del libro risulta minimalista, ma di impatto.

Un romanzo consigliato a chi cerca una storia dalle tonalità fiabesche con un tipo di scrittura molto poetico che trasporta il lettore nei paesaggi dell’Irlanda, tra le colline, le foreste, i laghi e le case di pietra scaldate dal fuoco.

 

Alcune note su Nicola Pesce

Nicola Pesce fonda la sua casa editrice nel 2002 e due anni dopo esordisce con il primo numero della rivista Underground Press, stampato in centoventi copie.

Da quel 19 aprile 2004 la NPE ha affrontato tante trasformazioni, dando alle stampe pregevoli volumi a fumetti e di critica fumettistica. Dopo un’assenza durata dal 2005 al 2010, per gravi motivi personali, recentemente Nicola Pesce è tornato a sedersi sulla sua sedia di editore.

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