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RECENSIONE: L'uomo che spostava le nuvole. Mio nonno, il curandero (Ingrid Rojas Contreras)




Autore: Ingrid Rojas Contreras

Traduttore: Elena Cantoni

Editore: Piemme, 2022

Pagine: 320

Genere: Biografie

Prezzo: € 18.90 (cartaceo), € 9.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Che cosa sogni? È questa la domanda che Ingrid si sente fare da sempre dai membri della sua grande famiglia. Non «Come stai?». Che cosa sogni. Perché è nei sogni che si rivela la vita autentica, quella invisibile nel mondo reale. Ed è proprio un sogno a riportare Ingrid in Colombia, il paese in cui è cresciuta e da cui è dovuta fuggire negli anni del terrore, quando i guerriglieri e i narcotrafficanti di Pablo Escobar seminavano paura e morte per le strade di Bogotá. Nel sogno, è il fantasma del nonno a chiamarla, a chiederle di tornare per compiere una missione. Nono, il curandero che sapeva spostare le nuvole, parlare con gli spettri, guarire i malati, vedere il futuro. E ora Ingrid ne è la depositaria. Quello che l’aspetta sarà un viaggio fisico e spirituale tra passato e presente, tra sogno e realtà, intriso di magia, di dolore, ma anche di pura gioia. Un cammino nello spazio e nel tempo alla riscoperta delle proprie origini, nel tentativo di guarire traumi mai affrontati, ritrovando quella Mami così simile eppure così distante e, alla fine, se stessa. Con echi del realismo magico di García Márquez e Isabel Allende, un memoir duro e poetico, una storia famigliare che si intreccia a quella universale di una Colombia misteriosa e affascinante, sconvolta dai conquistadores, lacerata tra la lotta per salvare le proprie tradizioni e quella per sopravvivere, in un ciclo infinito di inizio, fine e rinascita.


Recensione

In questo libro di memorie, l’autrice compie un delicato atto di equilibrio tra storia, memoria e mito.


A Chicago, nel pieno di una giornata invernale, l’autrice ha un incidente in bicicletta che le causa una amnesia temporanea. L’incidente risulta stranamente simile a quello di sua madre avvenuto dieci anni prima in cui, a seguito della caduta in un pozzo, perde la memoria. Guarita, la donna, si accorge di aver acquisito la capacità di vedere i fantasmi e sentire le voci. Ciò è vissuto dai componenti della famiglia come un dono già posseduti dal Nono, il nonno dell’autrice, un curandero che guarisce i malati, prevede il futuro e muove le nuvole.


A seguito del trauma, l’autrice torna a casa e non racconta a nessuno della sua dimenticanza, godendosi in privato la pace che la sua amnesia le concede. Essa finge di conoscere la sua vita, mentre la memoria ritorna lentamente. A differenza di sua madre, però, si riprende senza poteri di cui parlare. Cinque anni dopo aver conosciuto la storia della sua vita e di quella della sua famiglia, Ingrid è colta dall'impulso di metterle su carta e diffonderle.


La madre si arrabbia all'idea di rivelare i segreti dei loro doni. In una discussione minaccia di non parlare mai più alla figlia se sceglie di condividerli con il mondo. Quella notte, Ingrid va a dormire con lo specchietto che sua mamma metteva sotto il cuscino per curare la propria amnesia. Che sia per magia o meno, la scrittrice fa lo stesso sogno della madre e delle zie: il nonno morto che fa capire che vuole essere dissotterrato. Inizia così un viaggio attraverso la Colombia, ma soprattutto un pellegrinaggio alla ricerca delle proprie radici.


L’autrice stratifica sapientemente imperativi familiari, politica colombiana e complesse domande su identità, autodeterminazione e destino con una scrittura lirica e lussureggiante, raffigurante un mondo che non è del del tutto visibile ma è decisamente reale.


Un libro che consiglio a tutti coloro che cercano un libro di memorie avvincente con un pizzico di realismo magico.


 

Alcune note su Ingrid Rojas Contreras

Ingrid Rojas Contreras è nata e cresciuta a Bogotá, in Colombia, oggi vive in California. È considerata una delle migliori scrittrici emergenti della narrativa latinoamericana. I suoi saggi e racconti sono stati pubblicati sul New York Times Magazine, Buzzfeed e The Believer.


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