top of page

RECENSIONE: La gioia di correre in salita. Come un cane nero ha illuminato ogni cosa (Mark T. James)




Autore: Mark T. James

Editore: Libreria Pienogiorno, 2022

Pagine: 317

Genere: Biografie

Prezzo: € 18.90 (cartaceo), € 9.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook



Trama

«Black correva, e se aveva dei pensieri dovevano essere allegri. Guardandolo, mi prese una smodata voglia di correre anch’io: la volevo a tutti i costi quella leggerezza che vedevo in lui». A volerla racchiudere in un’immagine, la vita di Mark è una grande pianura assolata. Un lavoro da broker ben pagato, una bella casa a Londra, una lunga relazione, anche quella piatta, con Susan e una prospettiva di carriera tutta in discesa. Una vita al riparo da qualsiasi imprevisto. Non ricorda un passo in salita, Mark, nemmeno per passeggiare. Ma un giorno, un velo nero lo avvolge e tutta la sua sicurezza si infrange come un vetro. Anche il suo rapporto con Susan si incrina e, in preda a una crisi che non ha visto arrivare, Mark decide di prendersi una pausa. Trascinato dal suo amico Nic, si trasferisce in Italia, nelle Langhe piemontesi, terra di tutto ciò che non ricorda più: piccoli borghi, ritmi lenti, buon vino, un paesaggio che invita a guardarsi dentro. E salite, tante salite, che tolgono letteralmente il fiato. Mentre Mark, sempre più spaesato, dispera ormai di ritrovare se stesso, un nuovo ciclone si abbatte su di lui: Black, un giovane labrador nero che Nic gli affibbia in custodia. Pieno di energia e di voglia di esplorare, Black trascina un riluttante Mark in corse tra i vigneti e in affannosi saliscendi. Poco alla volta Mark comincia a rientrare in contatto con il proprio corpo e con la natura. E scopre con sorpresa che alla fatica di correre in salita corrisponde una gioia mai provata prima. E anche che Black, da impegno dovuto, è diventato la luce delle sue giornate. Così, un giorno, decide di partire con lui per una nuova avventura…


Recensione

Questo libro racconta un cambio di prospettiva, di quelli forti, che hanno il sapore di una sliding door, che non si vede subito e, infatti, ci si sbatte contro il naso.


Una piccola tessera del domino cade in maniera diversa dalle attese e dai programmi e tutto cambia. E se la gioia fosse nella fatica della corsa, in salita magari, dove percorrere il contorno di una collina fa stare meglio che scalare un palazzo a specchi della finanza?


Ciò che il protagonista della storia scopre e racconta è la necessità di essere consapevoli dei propri respiri e delle proprie scelte. Rallentare, quando è necessario, e stare lontani da ciò che sentiamo forzato, anche se è un’abitudine che ci rassicura.


Un libro che, però, non propina mantra motivazionali e che potrebbe essere definito romanzo di formazione, che intreccia i punti di vista del memoir in prima persona con quelli della narrazione.


Mark, autore e protagonista della storia, vive a Londra, è al culmine della sua carriera da broker, ha una compagna perfetta anch’essa con un lavoro ben retribuito, la sua è una vita già delineata che non prevede nessun tipo di ostacolo se non quello più grande cioè il riuscirsi ad adattare a quello stile di vita fin troppo monotono. Tutto ciò fino a quando, proprio nel momento in cui sta per diventare capo, si rende conto che tutto quello che ha non lo rende felice e in compagnia di Dolly, la sua amata motocicletta, decide di seguire Nic, un suo caro amico musicista, sulle Langhe. Una scelta improvvisa che lo porterà lontano dalla sua compagna Susan e dalla routine londinese, ma che lo avvicinerà sempre di più ad un labrador nero di nome Black. Sarà forse quell’amico a quattro zampe a fargli comprendere quale sia il suo posto nel mondo?


Mark durante tutto il viaggio si renderà conto di come sia bello correre in salita affrontando le sfide della vita, se così possiamo dire, “a pieni polmoni”.


Quella di Mark è una vita senza ostacoli, apparentemente perfetta, ma che non lo soddisfa affatto. Il suo è un viaggio alla riscoperta di sé stesso, ma anche delle bellezze della natura che per tutto questo tempo non aveva mai ammirato nel modo giusto. Come se fosse tornato a respirare dopo tanto tempo, si lascia guidare da Black, il suo amato labrador nero, lasciatogli in custodia dal suo amico Nick, alla scoperta delle colline e dei profumi delle Langhe. Ritrova in Italia la libertà perduta, scopre il valore dell’amicizia e chissà anche il vero senso dell’amore.


Un romanzo che esprime vitalità e freschezza e che trasporta il lettore nei pensieri del protagonista, ne segue le vicende in maniera scorrevole.


Una lettura che consiglio a tutti coloro che cercano una storia di contagiosa felicità che testimonia il potere salvifico dei cani e della corsa.



Alcune note su Mark T. James

Mark T. James è nato a Chelsea, Londra, nel 1981. Ha lasciato il suo lavoro nella City e ora divide la sua vita insieme a Black tra i colli delle Langhe e il Regno Unito.


©2020 di Dalla carta allo schermo.

bottom of page