top of page

RECENSIONE: La paziente 99 (Enrico Scebba)

Aggiornamento: 6 set 2021



Voto: 4.5/5

Autore: Enrico Scebba

Editore: Autopubblicato, 2020

Pagine: 235

Genere: Narrativa italiana, Thriller

Prezzo: € 12.99 (cartaceo), € 3.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Dopo aver tentato di uccidere i suoi genitori, Barbara Phoenix si risveglia in un manicomio criminale: il Saint Philippe. Una struttura di massima sicurezza da cui è raro essere dimessi, dove ogni detenuto perde il proprio nome e viene chiamato con il numero della cella di reclusione.

Col solo desiderio di potere un giorno oltrepassare l’alto muro di cinta che la separa dalla libertà, la Paziente 99 trascorrerà la prigionia sforzandosi di non perdere del tutto il senno, cercando di farsi delle amiche e analizzando i motivi che l’hanno spinta a compiere quell’insano gesto.

Ripudiata dalla sua famiglia, si aggrapperà alle uniche persone nell’istituto in grado di darle conforto: l’infermiera Emily, il dottor Duerf e il Paziente 77. Quest’ultimo, anziano e su una sedia a rotelle, all’apparenza fuori posto, sarà per lei portatore di preziosi insegnamenti, attraverso i quali la persuaderà a usare l’astuzia, prima di finire vittima dei soprusi del personale del manicomio, intenzionato a rinchiuderla in isolamento, luogo più temuto del Saint Philippe.

Cosa succede realmente al suo interno? E cosa nasconde Barbara di tanto grave?


Recensione

Questo romanzo è uno spinoff della trilogia Sul viale delle ombre che si colloca cronologicamente fra il primo e il secondo volume, ovvero fra La lacrima del principe e I tesori del Negromante, di prossima uscita.

Questo volume vede protagonista un personaggio importante della saga, Barbara Phoenix.

La paziente a cui fa riferimento il titolo è proprio Barbara che viene internata in un manicomio criminale, il Saint Philippe, dopo aver aggredito i suoi genitori. La donna è un personaggio complesso che, dalla sua ingenuità iniziale, per sopravvivere, arriverà a mentire e a tramare. Questo processo di maturazione risulta possibile grazie al misterioso paziente 77, un ex prete sulla sedia a rotelle dallo sconfinato intelletto ed ego.

Ciò però che cambia nel profondo la protagonista è il suo desiderio di libertà che diventa necessaria quando si rende conto di ciò che accade nel manicomio. In quanto l’istituto perfetto e controllato è solo una facciata. In realtà esso cela eventi terribili.

L’ambientazione del libro è tetra e oscura, quasi soffocante; il tutto arricchito da descrizioni vivide, incisive ed evocative. Il manicomio descritto dall’autore è un posto terribile nel quale la fanno da padrone i soprusi, la prepotenza e il delirio di onnipotenza: i pazienti sono solo dei numeri in balia dei loro capricci.

Gli unici spiragli di luce sono rappresentati da alcune figure, la dolce infermiera Emily, il professionale ma compassionevole dottor Duerf e, infine, l'enigmatico e sapiente Paziente 77.

Ciò che risalta molto in questo libro è la capillare caratterizzazione dei personaggi, in modo particolare dal punto di vista psicologico. Anche la trama risulta accattivante e mai scontata.

Questa è la seconda lettura dell’autore e posso dire che mi ha convinto ancora di più del suo precedente lavoro.

L'unica piccola pecca del libro risiede nell'impaginazione che risulta piuttosto superficiale con un carattere di stampa per il mio gusto troppo piccolo che non invoglia la lettura.

Nonostante questo dettaglio, risulta un libro molto interessante da leggere che consiglio a tutti gli amanti dei bei thriller.


 

Alcune note su Enrico Scebba

Enrico Scebba è nato a Palermo il 13 agosto 1989 ma vive a Bagheria. Dopo il conseguimento del diploma di tecnico elettronico e grazie alle competenze acquisite durante diverse esperienze lavorative in ambito informatico, si appassiona alla programmazione di siti internet e software gestionali. Ma un'altra passione lo anima, quella per la lettura che lo ha sempre accompagnato nel corso degli anni, soprattutto a partire dall'adolescenza, tuffandolo nel genere fantasy. Crescendo si è approcciato alla lettura di altri generi letterari. Scrive storie e racconti per hobby da quando aveva diciotto anni, ma soltanto sulla soglia dei trenta ha deciso di pubblicare il suo primo romanzo iniziando con il primo volume della trilogia dal titolo Sul viale delle ombre.


bottom of page