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RECENSIONE: Paradiso terrestre (Laura Van den Berg)




Autore: Laura Van den Berg

Traduttore: Marta Olivi

Editore: Mercurio Books, 2024

Pagine: 208

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 18.00 (cartaceo), € 9.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook

 

Trama

In Florida il cielo ha cambiato colore. Non più un lenzuolo immacolato, ma una cupola di striature violacee. Gli uragani si moltiplicano, piogge torrenziali investono la costa. Dopo le tempeste, le lucertole riempiono i cortili, fanno ondeggiare l’erba come un mare inquieto; le cavallette, a migliaia, sono gioielli preistorici incastonati nel legno delle case. La foresta circostante trabocca di umida oscurità, pronta a inghiottire tutto. In questo ambiente inospitale, la ghostwriter di un misterioso autore di thriller torna ad abitare nella casa in cui è cresciuta. L’accoglie un’umanità grottesca e meschina: sua madre è a capo di una setta che trama contro gli esseri umani; sua sorella è persa nei mondi virtuali generati da un visore per la meditazione, in cui il padre, morto tempo prima, non smette di farle visita; gli abitanti del posto si riversano in strada impauriti, alcuni di loro scompaiono per sempre. Di fronte a tutto questo, la protagonista sente il suo corpo cambiare, e i tormenti del passato premere sulla carne. Con una scrittura dal nitore cristallino, Laura van den Berg racconta un mondo pericoloso e magico in egual misura, un mondo che continua a bruciare nonostante la pioggia incessante. Un mondo in cui scrivere storie, ora più di prima, significa essere chiamati a ricoprire un vuoto, e a riportare in vita i morti.


Recensione

L’autrice scrive un romanzo enigmatico capace  di fondere abilmente il banale con lo straordinario. Ambientato all'indomani di una pandemia, la storia segue una donna e la sua vita da ghostwriter mentre affronta le ripercussioni di una tempesta devastante nella sua nativa Florida. Il romanzo trascende la narrazione convenzionale e mescola elementi di mistero, fantascienza e una esplorazione surreale della memoria e del trauma.


Dopo il lockdown e la pandemia, che ha portato devastazione e perdita, la protagonista torna a vivere in Florida, con il marito, professore, in una casa vicina a quella della sorella e della madre.  Solo che per Laura le crepe lasciate dalle ferite irrisolte di abbandono e tradimento del padre e dalla mancanza di comunicazione della madre sono ancora presenti, intatte, pronte a risorgere in tutta la loro violenza.


Le sue giornate sono scandite da un lavoro di ghostwriter per uno scrittore molto famoso, che comunica con lei tramite un gruppo di assistenti attivissime e intenzionate a portare a termine ogni bozza, ogni idea, in modo non dissimile da una missione. Le assistenti le chiedono di utilizzare un linguaggio semplice, che scivoli via senza difficoltà, perché è ciò che i lettori vogliono.


La sorella più giovane è consumata da un rancore così forte che preferisce vivere dentro la realtà virtuale creata dal visore MIND'S EYE dove è possibile ritrovare le persone perdute. In realtà il visore è una sorta di portale che collega diversi mondi e che sembra assorbire la vita, mente e corpo, di chi lo usa. Proprio il corpo subisce delle metamorfosi in modi del tutto inaspettati.


La Florida in cui Laura torna a vivere non è esattamente il luogo paradisiaco immaginato ma, diventa un luogo inospitale, attraversato da piogge apocalittiche ed eventi di turbolenza estrema, strani insetti e forme di flora nuova che sbocciano. Mentre la protagonista tenta di mettere ordine nella sua storia passata che si riflette sul presente, la madre prende atto che i cambiamenti climatici sono responsabilità del genere umano e quindi per riavere equilibrio bisogna restituire il pianeta alle altre specie e decidere di estinguersi, rifiutando la natalità.


A un certo punto il testo imbocca la strada dello sdoppiamento dei piani temporali dove si trovano diversi mondi in cui abitare e dove esistono altri noi.

Un romanzo complesso e bizzarro che supera la somma delle sue parti. La scrittrice americana guida abilmente i lettori attraverso una narrazione tanto disorientante quanto coinvolgente. L'imprevedibilità della storia, in cui anche i momenti più banali possono annunciare qualcosa di inaspettato, ne aumenta il fascino.


Una trama che sfuma magistralmente i confini tra i generi  che arricchisce la narrazione, rendendola immersiva ed intrigante.


Consiglio questo libro a tutti quelli che cercano una storia avvincente e agghiacciante di fantasmi, sparizioni e intrighi tecnologici.


 

Alcune note su Laura Van den Berg

Laura Van den Berg è nata e cresciuta in Florida. Ha ricevuto una Guggenheim Fellowship e ha vinto lo Strauss Living Award, il Bard Fiction Prize e il pen/O. È senior lecturer in Fiction alla Haward University. Paradiso Terrestre è la sua prima opera tradotta in italiano.







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