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Immagine del redattoreDalla carta allo schermo

RECENSIONE: Unorthodox

Aggiornamento: 18 mar 2021



Voto: 4/5

Piattaforma: Netflix

Anno: 2020

Puntate: 4

Durata: 53-55 minuti (puntata)


Trama

La diciannovenne Esther "Esty" Shapiro è una ragazza di fede ultra-ortodossachassidica che vive nel quartiere di Williamsburg, a Brooklyn, dove è costretta a seguire le rigide regole della comunità. Esty, come tutte le donne della comunità, non può leggere la Torah, cantare o studiare musica: è destinata solo a concepire figli. Dopo un anno di matrimonio combinato decide di scappare a Berlino e rifarsi una nuova vita. Con pochi soldi e con l'aiuto di un'amica, vola in Germania dove vive la madre Leah, anche lei scappata anni prima dalla comunità. Suo marito Yanky, dopo aver scoperto che la moglie è incinta, si reca a Berlino con suo cugino Moishe, per ordine del loro rabbino, al fine di cercare di trovarla e riportarla a casa.


Recensione

“Unorthodox” è una miniserie televisiva disponibile su Netflix in cui si racconta la storia di Esther Shapiro, 19enne che vive nella comunità comunità ortodossa chassidica di Williamsburg, a Brooklyn. A governare la comunità la rigida osservanza dei dettami dell’ebraismo ortodosso ai limiti del fanatismo che portano la protagonista a scappare verso Berlino.

Il prodotto è di ottima qualità ed è tratto da una storia vera, più precisamente dal romanzo autobiografico “Ex Ortodossa: il rifiuto scandaloso delle mie radici chassidiche” di Deborah Fieldman.

Quella di Esther Shapiro non è soltanto la storia di una ragazza ebrea che si ribella al sistema di regole imposto sin dalla sua nascita; è il racconto della lotta per la realizzazione dei propri sogni e della propria libertà


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