top of page

RECENSIONE: Acqua sporca (Nadeesha Uyangoda )


ree

ree

Autore: Nadeesha Uyangoda

Editore: Einaudi, 2025

Pagine: 288

Genere: Narrativa italiana, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 18.50 (cartaceo), € 11.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook



Trama

Dopo trent’anni trascorsi in Italia, Neela ha deciso di tornare in Sri Lanka. Come l’attrazione gravitazionale della Luna, questa scelta genera maree che si ritirano dalle coste della sua famiglia, scoprendo ansie radicate nelle menti e spiriti ancestrali imprigionati nei corpi. Sull’isola, sua sorella Himali cresce una figlia sul modello di un ideale politico, con un marito fantasma, ex militante comunista immigrato senza documenti in Europa. Pavitra, la sorella più piccola, alle spalle un matrimonio insapore, si aggira come uno spettro in un appartamento non suo, soffrendo la povertà che l’ha costretta a dare in pegno l’unica ricchezza che possedeva. Ayesha, la figlia di Neela, vive a Milano una vita sgretolata, precaria, senza mai riuscire a «trovare né la soddisfazione morale né la compensazione economica». Una storia famigliare ambientata tra il presente e il passato, tra due spazi geografici che sradicano e frammentano, tra un Paese in cui è difficile provare a realizzare i propri sogni e uno in cui la magia e il mito pervadono ancora ogni cosa.


Recensione

Questo è un romanzo che si muove tra due mondi, due lingue, due identità. Al centro della storia c’è Neela, una donna che ha lasciato lo Sri Lanka trent’anni prima per trasferirsi in Italia e lavorare come badante. La sua vita è stata costruita sul sacrificio e sulla distanza: prendersi cura degli altri lasciando indietro la propria famiglia, affrontare il peso della nostalgia e delle rinunce, vivere in un Paese che spesso non ti riconosce ma pretende tutto da te.


Dopo decenni, Neela sceglie di tornare a casa. Ma il ritorno non è mai semplice: la sua terra natale non è più quella che ricordava, e la sua famiglia non è più la stessa. Ad aspettarla c’è la sorella Himali, ci sono i ricordi e le cicatrici di un passato sospeso, ci sono le contraddizioni di un presente che non la accoglie pienamente.


Accanto a lei si muove Ayesha, la figlia cresciuta in Italia. È lei a incarnare lo sguardo delle seconde generazioni, quelle che vivono la tensione di avere radici in un luogo ma sentirsi a casa altrove, senza mai appartenere del tutto né a una terra né all’altra. Ayesha porta sulla pagina i conflitti di chi cresce tra due mondi, con un’identità ibrida che può diventare ricchezza ma anche smarrimento.


Il romanzo intreccia le loro voci e le loro esperienze, raccontando la fatica e la bellezza dei legami familiari che resistono, anche quando il tempo e la distanza sembrano dividerli. È un libro che non parla solo di migrazione, ma anche di memoria, radici, appartenenza. Parla di chi parte e di chi resta, di chi ritorna e scopre che niente è come prima, di chi cerca disperatamente un luogo in cui sentirsi intero.


La scrittura di Uyangoda è limpida, a tratti tagliente, mai indulgente. Non cerca la consolazione, ma la verità: restituisce dignità alle storie delle donne migranti, alla loro fatica silenziosa, alla forza che spesso resta invisibile. Nella sua prosa c’è delicatezza ma anche fermezza, la capacità di scavare nelle emozioni senza mai cadere nella retorica.


Un libro che consiglio a chi ama i libri che intrecciano vicende intime e temi universali. È adatto a chi vuole riflettere sul significato di “casa” e di “famiglia”, a chi è interessato alle storie di migrazione e seconde generazioni, ma anche a chi cerca una narrazione capace di toccare corde profonde, mettendoci di fronte alle nostre stesse domande: cosa significa appartenere? Si può davvero tornare indietro? E quanto siamo disposti a sacrificare pur di sentirci parte di un luogo, di una vita, di una storia?



Alcune note su Nadeesha Uyangoda

Nadeesha Uyangoda è una scrittrice italofona nata in Sri Lanka, autrice del libro L'unica persona nera nella stanza (66thand2nd 2021) - vincitore del Premio Sila nella sezione «Economia e Società» e del Premio Rapallo Speciale «Anna Maria Ortese» - e di Corpi che contano (66thand2nd 2024). Per Einaudi ha pubblicato Acqua sporca (2025). Inoltre, è ideatrice del podcast Sulla Razza (Juventus/OnePodcast), ha scritto per media nazionali e stranieri e cura la rubrica Il libro di «Internazionale».


Commenti


©2020 di Dalla carta allo schermo.

bottom of page