RECENSIONE: Al ragno-lupo piace la fisarmonica. Incontri con animali comuni delle nostre campagne da conoscere, riscoprire, fotografare (Piero Bottali)
- Dalla carta allo schermo

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- Tempo di lettura: 3 min


Autore: Piero Bottali
Editore: Armando Editore, 2025
Pagine: 192
Genere: Saggi, Animali
Prezzo: € 20.00
Acquista: Libro
Acquista sito editore: https://www.armandoeditore.it/catalogo/al-ragno-lupo-piace-la-fisarmonica/
Trama
Questo libro nasce da quasi 60 anni di rilassate passeggiate nella natura, nei prati, nei boschi, nelle forre, lungo le rive dei fiumi e dei ruscelli, ai bordi degli stagni accompagnato dalle mie amate macchine fotografiche. Ed è stato reso possibile per una serie di innumerevoli incontri casuali e fortunati con animali che conducevano indisturbati la loro vita. È quindi un libro di continue sorprese, quali la natura sa dare, e insieme un saggio di etologia di base in forma di racconto, che descrive con partecipazione e affetto il vasto popolo degli animali delle nostre campagne che si incontrano più frequentemente nelle passeggiate. Redatto nello stile ironico e tenero della novella naturalistica ma scientifico nei contenuti, condito da abbondanti consigli fotografici, questo saggio considera gli animali alla stregua degli altri abitanti del pianeta Terra, coi loro sentimenti, paure, curiosità, necessità, aggressività, pulsioni e amori, e ne descrive gli incontri, le avventure, le gioie, i giochi, gli agguati, le astuzie in godibili bozzetti zoologici.
Recensione
Il nuovo lavoro di Piero Bottali è molto più di una semplice raccolta di osservazioni naturalistiche: è un invito paziente e poetico a rieducare lo sguardo. In queste pagine l’autore porta con sé il lettore lungo i sentieri che ha percorso per anni, boschi silenziosi, rive di fiumi, campagne abitate da presenze minime, radure in cui ciò che sembra invisibile diventa improvvisamente protagonista. A colpire non è solo la varietà delle specie incontrate, ma soprattutto l’atteggiamento con cui Bottali si avvicina alla fauna cosiddetta “comune”: con meraviglia, umiltà e un rispetto che raramente si incontra nella divulgazione contemporanea.
La struttura del libro alterna brevi racconti di incontri reali a digressioni naturalistiche e riflessioni personali. Non c’è mai la volontà di stupire con l’esotico o il raro: il vero cuore del testo sta negli animali che ci passano accanto ogni giorno senza che ce ne accorgiamo. Dal comportamento sorprendente degli insetti, ai rituali discreti degli uccelli, ai movimenti quasi impercettibili di piccoli rettili e mammiferi, ogni osservazione diventa una microstoria capace di restituire dignità e complessità a creature spesso relegate ai margini dell’attenzione umana.
Bottali riesce in un’impresa difficile: rendere letteraria la quotidianità della natura. La sua scrittura, limpida e misurata, non scivola mai nella retorica ambientalista né nella freddezza scientifica. Al contrario, costruisce un equilibrio prezioso tra rigore e sensibilità, tra precisione descrittiva e stupore infantile. Ciò che emerge è un autore che non vuole insegnare dall'alto, ma condividere un’esperienza: il piacere lento di camminare, osservare, ascoltare ciò che spesso ignoriamo.
Uno degli aspetti più interessanti è il modo in cui l’autore mette in dialogo la vita animale e quella umana. Non attraverso analogie forzate, ma attraverso la semplice constatazione che ogni creatura, per quanto piccola, partecipa a un tessuto comune. Le storie sembrano ricordarci che la biodiversità non è un concetto astratto da celebrare nei documentari, ma un intreccio vivo, vicino, continuamente minacciato dalla nostra distrazione.
Il libro funziona così su più livelli: come diario naturalistico, come meditazione sul rapporto uomo-natura, come esercizio di attenzione. E per il lettore diventa un viaggio lento, quasi terapeutico: una riscoperta del valore dell’ordinario. Alla fine della lettura ci si ritrova a guardare una lumaca, un merlo, una libellula o un ragno con occhi diversi, forse più gentili, forse più consapevoli.
È un testo che piacerà non solo agli appassionati di natura o di fotografia naturalistica, ma anche a chi ama le narrazioni che sanno fermare il tempo e rimettere al centro ciò che di solito ci scivola via.
Un libro che invita a uscire, camminare e soprattutto osservare. Perché la meraviglia, sembra dirci Bottali, non dipende da ciò che guardiamo, ma da come scegliamo di farlo.
Un testo che consiglio a chi ama la natura, anche quella “piccola” e spesso trascurata: insetti, uccelli, piccoli animali, creature che vivono accanto a noi ma che raramente notiamo e a chi apprezza uno sguardo lento e contemplativo: il libro non corre, invita a osservare, a riflettere, a riscoprire il valore del quotidiano.
Alcune note su Piero Bottali
Piero Bottali, scrittore e fotografo di reportage, ha collaborato con Paese Sera, con il Giornale di Roma e con il Messaggero dove si è occupato di beni culturali e ambientali.



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