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RECENSIONE: Ascensione (Martin MacInnes)

Immagine del redattore: Dalla carta allo schermoDalla carta allo schermo



Autore: Martin MacInnes

Traduttore: Daniele Gewurz, Isabella Zani

Editore: SUR, 2024

Pagine: 450

Genere: Narrativa straniera, Fantascienza

Prezzo: € 22.00 (cartaceo), € 12.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Leigh è una giovane biologa marina olandese, con una storia familiare difficile, che viene reclutata per una spedizione in una misteriosa, profondissima fossa oceanica appena scoperta. Gli esiti della spedizione sembrano fornire stupefacenti nuovi indizi sull’origine della vita sulla Terra, e la condurranno prima in una base di ricerca nel deserto della California e infine in un viaggio in astronave oltre i confini della nostra galassia. Che cosa ci rende davvero umani: i quotidiani legami affettivi con i nostri simili, oppure l’insopprimibile desiderio di esplorare l’universo? Un gioiello di fantascienza letteraria che spazia fra la dimensione intima e quella cosmica, un romanzo dal ritmo avvolgente che ci accompagna negli abissi e fra le stelle facendoci provare una potente, inquieta meraviglia e la preziosa sensazione di sentir venire meno i confini fra «noi» e «la natura».


Recensione

Questo romanzo, finalista del Booker Prize, può essere incasellato nella letteratura mainstream, ma in realtà si tratta di pura fantascienza. Per essere precisi narra una storia in cui vi sono gli aspetti trascendenti di 2001: Odissea nello spazio di Clarke e Contact di Sagan, la stranezza e il distacco sociale di Annihilation di Jeff VanderMeer e la meraviglia del film Arrival di Denis Villeneuve. Questo è un romanzo sulle origini umane e il primo contatto, ma anche sui legami familiari e sulla solitudine.


Leigh, giovane ricercatrice, viene presa a bordo di una nave impiegata per studi biologici e geologici e inviata a studiare quella che appare una fossa oceanica di grandissima profondità. La biologa ha il compito di elaborare un piano atto allo sviluppo di alghe da coltivare in laboratorio; lo scopo sarà di fornire le spedizioni nello spazio di un continuo approvvigionamento continuo di cibo sano e fresco.


Dopo una serie di riferimenti al passato familiare della ragazza, al rapporto con la madre che comincia a dare segni di decadimento mentale, alla sorella che deve occuparsi della suddetta madre, il lettore viene a sapere che la fanciulla farà parte dell’equipaggio spaziale che andrà fino ai confini dell’universo. Questo grazie a un sistema di accelerazione strepitoso, che sarà in grado di portare i viaggiatori quasi alla velocità della luce verso un segnale misterioso apparentemente proveniente da una intelligenza superiore.


Molto interessante la descrizione del viaggio spaziale e molto ben descritti i personaggi e i loro legami che occupano buona parte del romanzo. La scrittura veloce permette di scorrere le pagine nonostante alcune descrizioni un po’ pesanti che però sono utili per immaginare realtà a noi non consone come viaggi ad alta velocità o la possibilità di piegare il tempo che origina piani paralleli in cui passato e presente scorrono fianco a fianco.


Un buon libro di fantascienza che consiglio a tutti coloro appassionati del genere che vogliono un'opera importante con elementi significativi, ma che richiede una lettura paziente.


 

Alcune note su Martin MacInnes

Martin MacInnes è nato in Scozia nel 1983 e vive a Edimburgo. Ha lavorato a lungo come libraio. Ascensione, il suo primo titolo tradotto in Italia, è stato candidato al Booker Prize e ha vinto il National Book Award scozzese come miglior romanzo dell’anno e l’Arthur C. Clarke Award, il più importante premio inglese di fantascienza. Nel Regno Unito ha già pubblicato altri due romanzi: Infinite Ground (2016), con cui ha vinto il Somerset Maugham Award per gli esordienti sotto i trent’anni, e Gathering Evidence (2020), che lo ha fatto definire sul Times «il miglior scrittore sperimentale oggi in circolazione».


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