RECENSIONE: Beautyland ( Marie-Helene Bertino)
- Dalla carta allo schermo
- 28 giu
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 5 giorni fa


Autore: Marie-Helene Bertino
Traduttore: Manuela Faimali
Editore: Bollati Boringhieri, 2025
Pagine: 340
Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea
Prezzo: € 18.00 (cartaceo), € 9.99 (ebook)
Acquista sito editore: https://www.bollatiboringhieri.it/libri/marie-helene-bertino-beautyland-9788833944012/
Trama
Nata nel settembre del 1977 a Philadelphia, Adina Giorno arriva sulla Terra proprio quando la Voyager 1 viene lanciata nello spazio insieme al suo prezioso disco d’oro. Con una sensibilità e uno spirito di osservazione fuori dal comune, Adina sa fin dall’età di quattro anni di essere diversa dagli altri. Grazie a un dispositivo per fax portato a casa dalla madre Térèse, infatti, si mette in contatto con la sua famiglia di origine, ad anni luce di distanza da lei, e scopre la sua missione: osservare e riferire le peculiarità degli esseri umani ai suoi superiori.Per anni Adina stessa sperimenta le angosce e le gioie dell’esistenza sulla Terra, e faxa resoconti sul crescere e vivere tra i terrestri, sui loro programmi televisivi, i centri commerciali, i rapporti di amicizia, gli animali, le stranezze del loro linguaggio. Ormai adulta, però, in un periodo di particolare vulnerabilità, decide di condividere le sue osservazioni in un libro. C’è la possibilità che non sia da sola?
Recensione
Questo romanzo riguarda un certo tipo di narrativa che ci aiuta a elaborare il rimpianto per la distanza tra il mondo che desideriamo e il mondo così com'è.
Il tutto inizia con un parto traumatico. Quando la nostra protagonista, Adina, viene al mondo, sua madre rischia di morire. Adina non è terrestre; è un'extraterrestre, inviata dai suoi superiori per prendere appunti su cosa significhi essere un essere umano.
"Attivata" all'età di quattro anni da un'esperienza di violenza domestica che porta all'espulsione del padre, Adina inizia a inviare messaggi al suo pianeta natale tramite un fax che sua madre recupera dalla spazzatura. Le sue osservazioni sono specifiche del momento e del luogo in cui è stata abbandonata: il nord-est di Filadelfia negli anni '80 e '90, con una madre single siculo-americana che "non può permettersi di essere furba con i soldi".
Agli esseri umani non piace quando gli altri umani sembrano felici, scrive via fax dopo un incidente a Beautyland, il negozio locale di articoli di prima necessità e prodotti di bellezza. Sua madre, di umore insolitamente allegro, l'ha portata al sacro piano dei profumi per provare le fragranze, ma il loro divertimento viene interrotto da una commessa condiscendente che dice loro che stanno sprecando profumo. Adina piange, sua madre è frustrata e il loro momento di felicità si trasforma in una precoce esperienza di vergogna.
Adina inizia a pensare a Carl Sagan come a uno dei suoi padri umani, perché la sta cercando, crede in lei. La Voyager 1 viene lanciata nello spazio nel momento stesso in cui nasce, con uno dei Dischi d'Oro di Sagan pieno di saluti, musica e suoni umani, insieme a ottimismo e speranza. Sagan vuole "raccontare la storia dell'umanità", e così fa anche Adina.
Gli appunti della ragazza, inizialmente pieni di meraviglia infantile, diventano sempre più stanchi man mano che incontra tutto ciò che il mondo ha da offrire: rifiuto, delusione, crepacuore, solitudine. A volte i suoi superiori rispondono. Ogni tanto le fanno domande e lei cerca di aiutarli a capire, ma sono troppo letterali. "Se quando spiego il comportamento umano insisti sulla logica", scrive via fax, "non andremo lontano".
Lo stato extraterrestre di Adina non è una metafora della sua diversità; è un dato di fatto del libro. Eppure, alcuni aspetti dell'alienazione della extraterrestre sono fin troppo familiari a noi umani.
Attraverso la ragazza aliena, l'autrice vuole comunicare che nessuno sulla Terra, neppure un extraterrestre, può sfuggire alle disuguaglianze e al capitalismo che portano solamente depressione e disperazione.
Qui, Bertino gioca con il tempo in un modo completamente nuovo. Il lettore assiste all'apprendimento, al cambiamento e all'accumulo di perdite nel corso dei decenni; naturalmente ha più da soffrire a quarant'anni che a quattro.
Da adulti, Dominic, l'amico di Adina, usa la parola "queer" per descrivere se stesso, sua sorella Toni e Adina. Toni, l'amico più caro di Adina, e Dominic sono entrambi gay. Forse è la parola migliore per descrivere Adina, che non riesce mai a calibrare del tutto le sue aspettative su come potrebbe o dovrebbe essere la vita sulla Terra con la sua esperienza di ciò che è, e il cui coming out come extraterrestre non viene mai pienamente compreso o accettato dalle persone che ama. La risposta di sua madre è prima quella di chiedersi dove abbia sbagliato nell'educazione di Adina e poi di consigliarle di tenere la notizia per sé.
Adina, però, continua a cercare di comunicare. Il suo progetto scrivere di cosa significhi essere umani, è anche il progetto di Bertino e in Beautyland ci è riuscita magistralmente. Beautyland è la Terra e la Terra è Beautyland, la fonte di tanta meraviglia, il luogo di tanto dolore. Nella sua rappresentazione dell'alienazione, la scrittrice ci regala un romanzo sul nostro desiderio, molto reale e molto umano, di connessione con gli altri.
Una storia avvincente e toccante che consiglio a tutti coloro che vogliono riflettere sulla complessità dell'esistenza umana
Alcune note su Marie-Helene Bertino
Marie-Helene Bertino, è autrice di 2 A.M. at The Cat’s Pajamas (2014) e di Se non sai che sei viva (2021), e delle raccolte di racconti Safe as Houses (2012) e Exit Zero (2025). Beautyland è stato finalista del National Book Critics Circle Award e del Joyce Carol Oates Prize, e tra i 10 migliori libri dell’anno per «Time». Le sue opere sono state premiate con l’O. Henry Prize, il Pushcart Prize, l’Iowa Short Fiction Award, il Mississippi Review Prize, ed è stata inclusa due volte nelle Selected Shorts della National Public Radio. Dopo aver lavorato come editor presso «One Story» e «Catapult», e insegnato Scrittura Creativa presso la New York University, oggi è writer-in-residence presso la Yale University.
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