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RECENSIONE: Blu (Kai Kupferschmidt)




Autore: Kai Kupferschmidt

Traduttore: Laura Bortot

Editore: eum, 2022

Pagine: 235

Genere: Saggi, Arte

Prezzo: € 26.00

Acquista: Libro


Trama

Il colore blu è raro. Uno sguardo al cielo sembra contraddire questo enunciato, ma se volgiamo gli occhi intorno a noi con maggiore attenzione ci rendiamo subito conto di un dato di fatto: nel mondo animale e vegetale di rado ci imbattiamo nel blu. Quando la natura genera il blu che cosa accade in realtà? Che cosa distingue il colore del fiordaliso da quello della ghiandaia? Da tempo immemorabile l’uomo va in cerca di pietre o sostanze uniche da utilizzare per la tintura di tessuti o per l’arte pittorica. Qual è la loro origine? Fin dall’infanzia Kai Kupferschmidt subisce la fascinazione del blu, che lo accompagna ancora oggi. Per indagare il segreto di questo colore ha intrapreso un viaggio passando dal Giappone a un lago vulcanico in Oregon per poi tornare in Brandeburgo e vedere gli ultimi esemplari di ara di Spix. Rocce, piante, animali, o lo sguardo rapito dallo spazio verso il pianeta blu, sono testimonianze di una bellezza incommensurabile che si rispecchia nelle nostre parole, dette e scritte. Il blu non perderà mai la sua magia, ma libro di Kupferschmidt intende spiegarci come questo colore e la sua bellezza trovino il modo di manifestarsi nel mondo. Prefazione di Luca De Benedictis.


Recensione

Questo libro è un esame storico, sociale e scientifico di uno dei colori più amati, il blu.

Il colore blu è speciale. Lo si vede nel cielo e nell'oceano; è unico in natura e provoca pausa e stupore quando lo si scopre per caso nelle rocce, negli uccelli e nei fiori. Viene catturato nell'arte e nell'artigianato, ma è anche un colore raro nel mondo naturale. Il colore blu e il modo in cui lo vediamo possono essere spiegati attraverso la fisica, la chimica e la biologia, ma la nostra reazione ad esso è personale. L'autore, biomedico di formazione, cerca, in questo saggio, di spiegare il colore attraverso la scienza, ma segue anche l'aspetto storico e naturale.


Il libro è diviso in quattro grandi aree che hanno come tema centrale il colore blu: Minerali, Visioni, Piante, Parole e Animali.


"Minerali" si concentra su come appare il blu nelle pietre e nelle combinazioni dei minerali. I lapislazzuli sono noti per essere blu fin dall'antichità e utilizzati per le decorazioni. Gli egizi realizzavano piastrelle blu oltremare macinando, riscaldando e combinando proprio queste pietre preziose. Più tardi, con l'alchimia, si ha la nascita invece del blu di Prussia. In tempi più recenti, nel 2009, Mas Subramanian, chimico della Oregon State University, per puro caso ha scoperto una nuova tonalità di blu chiamata YInMn.


"Visioni" ha come fulcro il comprendere come vediamo i colori, in particolare il blu. Il lettore scopre come si vede questo colore partendo dallo spettro elettromagnetico della luce e anche perché l'uomo vede meglio i colori rispetto ad altri mammiferi come uccelli e insetti. Quindi viene mostrato come diverse cellule dell'occhio sono influenzate dalla luce blu, motivo per cui essa può influenzare i nostri ritmi circadiani. Ecco spiegato il perché bisogna ridurre questo tipo di luce. In ultimo si guarda alle illusioni del colore (come la famigerata immagine del vestito blu).


In "Piante" si comprende come i vegetali producono il blu. Dal mistero del perché le piante sono verdi, l'autore mostra poi le sfide della produzione di fiori blu nelle piante. Le persone in passato (e i ricercatori di chimica oggi) hanno esaminato i pigmenti prodotti dalle piante per colorare vestiti e cibo. Mentre i pigmenti rossi e gialli sono comuni, i pigmenti per il blu sono rari e molto ricercati. Produrre una rosa realmente blu, cioè senza ricorrere a modificazione genetica, è, ad esempio, un obiettivo che non è ancora stato raggiunto (sebbene siano stati prodotti crisantemi blu).


"Parole" esamina come la lingua influenza il modo in cui ci riferiamo al blu. Secondo Gladstone gli antichi greci avevano una percezione carente e indefinita dei colori dell'arcobaleno in quanto Omero non utilizza mai il termine blu, neanche quando parla del mare o del cielo. Studi recenti hanno però messo in luce come, forse, la percezione dei colori è influenzata dalla categorie linguistiche che vengono utilizzate ogni giorno. Ulteriori studi devono essere svolti su questa questione.


Nella sezione "Animali" si comprende come gli animali usano il blu. Oltre al pigmento, questi esseri viventi producono il blu attraverso l'attenta creazione di strutture che riflettono principalmente la luce blu. Più difficile da spiegare risulta il motivo per cui gli animali usano i colori in generale. Inizialmente si pensava che il colore fosse usato solo per mimetizzarsi. Successivamente è emersa l'idea che i colori siano usati come segnale di avvertimento. Poi è nata l'idea che il colore sia usato anche come segnale per l'idoneità nella selezione del compagno. Sfortunatamente, le preferenze e i desideri umani per gli animali blu, hanno portato alcune specie sull'orlo dell'estinzione per approfondire gli studi.


Un ottimo saggio per scoprire un colore magnifico quanto raro. La ricerca dell'autore, come ci ricorda nella prefazione Luca De Benedictis, “è un successo”. La scoperta del colore blu ci dona una rivoluzione sociale e mentale, un’emozione come vedere la Terra così piccola, blu e bellissima nell’eterno silenzio.


 

Alcune note su Kai Kupferschmidt

Kai Kupferschmidt, anno 1982, ha studiato biomedicina molecolare e lavora come autore di opere scientifiche a Berlino. Scrive per la rivista americana «Science» e per testate tedesche come la «Süddeutsche Zeitung», la «Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung» e «Die Zeit». Kai Kupferschmidt ha vinto numerosi premi, tra gli altri il «Medienpreis der Deutschen AidsStiftung».


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