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RECENSIONE: Debito d'ossigeno (Toine Heijmans)




Autore: Toine Heijmans

Traduttore: Antonio De Sortis

Editore: SEM, 2022

Pagine: 304

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 18.00 (cartaceo), € 8.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Il giorno in cui Walter Welzenbach scala la sua prima montagna segna il resto della sua vita: non vuole fare altro. Ora è al suo picco finale, una vertiginosa altezza di 8.818 metri, guardando la sua solitudine. Debito d’ossigeno è il romanzo mozzafiato su due amici, Lenny e Walter, che iniziano la loro carriera di scalatori su un ponte nella città in cui studiano all’università. Poi inseguono i loro sogni sulle Alpi e sull’Himalaya, e così facendo segnano il loro destino. Nel loro bagaglio portano le storie dei grandi alpinisti che li hanno preceduti, cercando a loro volta un modo per scrivere un nuovo capitolo della storia dell’alpinismo. Ma lassù, nel nulla, si applicano regole diverse, e ciascuna funziona per conto proprio. Dopo la pubblicazione del suo celebre bestseller sul mare, Toine Heijmans accompagna ancora una volta il lettore in un mondo implacabile, con un romanzo sulla libertà, l’amicizia e le conseguenze di scelte radicali, tra tempeste e valanghe. Ciò che le montagne fanno alle persone e ciò che le persone fanno alle montagne, ecco di cosa tratta questo vertiginoso romanzo.


Recensione

Sono molte le persone che hanno raggiunto la cima del Monte Everest nonostante le diverse difficoltà. Leggendo questo libro si può comprendere meglio l’amore per la montagna e l’arrampicata. Si capisce la forza che muove le persone ad affrontare altezze estreme nonostante l’ambiente ostile, nonostante il debito d’ossigeno.


Il romanzo viene raccontato da Walter, che riesce a trasmettere il suo amore per l’arrampicata all’amico d’infanzia Lenny. I due, prima di affrontare le vette, si esercitano su un pilone di un ponte. Quando non scalano si informano leggendo libri sull’arrampicata, sulla montagna e su scalatori famosi come Bonatti, Terray, Herzog e altri le cui storie si intrecciano con quelle dei protagonisti.


Un libro che è un inno agli alpinisti e a cime come L’Everest o il Cervino. Allo stesso tempo lo scrittore tocca tematiche come l’amicizia che viene “deteriorata” dalla insana passione, la fiducia e il disprezzo per la morte che caratterizza questo sport estremo.


Lo stile di scrittura dell’autore risulta chiaro, conciso, piacevole, ma anche emozionante, che riesce a togliere sempre più il fiato man mano che Walter affronta l’ascesa dell’8000, da solo.

La scalata di Walter è in realtà una scalata con sé stessi dove il protagonista porta sulle spalle non solo corde, ma soprattutto il suo passato, le sue vicende.


Un libro che consiglio a tutti coloro che amano la montagna, ma anche a chi cerca una storia dove le capacità fisiche e psicologiche dell’uomo vengono spinte al limite lasciando il lettore più volte senza fiato.


 

Alcune note su Toine Heijmans

Toine Heijmans, nato nel 1969, lavora come giornalista per “de Volkskrant”, dove tiene alcune rubriche. Il suo romanzo d’esordio Fuga sul mare (2011), ha ottenuto riconoscimenti internazionali ed è stato ampiamente tradotto e persino adattato sullo schermo. Quest’opera ha reso Heijmans il primo autore olandese a vincere il prestigioso Prix Médicis étranger francese. Heijmans vive alla periferia di Amsterdam, vicino alla sua barca a vela, che funge anche da luogo di scrittura.


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