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RECENSIONE: Demetrio e l'Oste Burlone. Epistolario Primo Conti-Corrado Pavolini (Costanza Geddes da Filicaia, Marcello Verdenelli )




Autore: Costanza Geddes da Filicaia e Marcello Verdenelli (a cura di)

Editore: eum, 2024

Pagine: 514

Genere: Epistolario

Prezzo: € 18.00

Acquista: Libro


 

Trama

Questa pubblicazione propone un’ampia selezione antologica dell’Epistolario tra Primo Conti e Corrado Pavolini. Il carteggio, distribuito nell’arco temporale 1917-1976, ma particolarmente concentrato tra il 1917 e gli anni Trenta, palesa un’alta valenza letteraria e culturale con, sullo sfondo, uno scenario storico molto complesso, caratterizzato da inquietudini, contraddizioni, slanci, sogni, delusioni: insomma, una particolare e intensa atmosfera culturale che due figure di indubbio valore quali Conti e Pavolini hanno saputo intercettare con grande sensibilità. I curatori hanno voluto corredare questa selezione di un corposo e funzionale apparato di note costruito sulla base di un sistema di rinvii e di collegamenti interni atto sia a facilitare la fruizione del lettore anche qualora egli desiderasse operare una consultazione selettiva dell’antologia proposta, sia a sottolineare la natura di corpus unitario dell’Epistolario anche nella sua versione antologica.


Recensione

Questo volume è molto prezioso in quanto dà conto, con la freschezza della scrittura epistolare, di un lungo dialogo che si origina nel 1917 e finisce nel 1976 fra due vivaci intellettuali, sullo sfondo di uno scenario storico estremamente complesso.


Ma chi sono questi intellettuali? Si tratta di Primo Conti, pittore, scrittore e compositore italiano che, con la sua visione metafisica, apporta un contributo fondamentale al Futurismo e di Corrado Pavolini, regista, drammaturgo, critico letterario, poeta, librettista e traduttore italiano. Due personalità differenti: il primo irregolare e provocatore, mentre il secondo rigoroso posato e riflessivo.


I due protagonisti della Firenze fulcro di movimenti letterari e artistici intrattengono un lungo epistolario. Proprio in una lettera datata 26 agosto 1920, Conti auspica che prima o poi lo scambio di lettere venga pubblicato con il titolo Demetrio e l’Oste Burlone. Nom de plume per i due intellettuali. Demetrio per Pavolini, mentre Oste Burlone per Conti.


Desiderio di Conti che viene esaudito proprio con questo libro che porta il titolo proposto e che raccoglie ben 240 lettere che si rivelano più di un semplice epistolario in quanto viene a crearsi un luogo di dibattito culturale e letterario il cui sfondo è la cerchia di intellettuali che animarono la Firenze degli anni Venti e Trenta del Novecento. Alcuni decisamente noti come Soffici e Marinetti, altri poco conosciuti.  Da notare però che gli eventi storici, come ad esempio le persecuzioni legate alle leggi razziali, rimangono sottotraccia e non vi sono prese di posizione.


Un ottimo volume che consiglio a coloro che, sotto forma di epistolario fra due grandi intellettuali italiani, vogliono comprendere meglio l’aspetto culturale che ha caratterizzato gli anni del secolo scorso.

 

 

Alcune note su Costanza Geddes de Filicaia

Costanza Geddes da Filicaia è professoressa associata di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Macerata. Tra i suoi ambiti di ricerca, il pensiero linguistico di Leopardi, la letteratura per l’infanzia, la figura e l’opera di Dino Campana, la letteratura giuliana. Annovera fra le sue pubblicazioni le monografie La biblioteca di Federigo Tozzi (2001), Fuori di Recanati io non sogno. Temi e percorsi di Leopardi epistolografo (2006), Con atti e con parole. Saggi sul pensiero linguistico di Leopardi (2011) e Dino Campana. L’universo-mondo dei “Canti Orfici” e altri studi (2018).


Alcune note su Marcello Verdenelli

Marcello Verdenelli, già professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Macerata, ha al suo attivo una serie di pubblicazioni che spaziano dal Cinquecento al Novecento. In particolare si è occupato di Caro, Leopardi, Campana, Tommei, Landolfi.


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