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RECENSIONE: Il gatto che soffiava via la tristezza (Sandi Ward)




Autore: Sandi Ward

Traduttore: Elisabetta Valdrè

Editore: Garzanti, 2022

Pagine: 240

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderne e contemporanea

Prezzo: € 17.90 (cartaceo), € 9.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Leccornie e coccole sul letto: è questa la giornata ideale per l’intelligente Tata, una gattina bianca che la padrona di casa, Carrie, ha trovato in una scatola abbandonata per strada. Da allora sono passati anni e Tata si è goduta le carezze della padrona e ha osservato con curiosità i suoi due figli crescere fino alla soglia dell’età adulta. Ma ora qualcosa è cambiato, la gatta lo fiuta nell’aria. Da quando è nato l’ultimo della cucciolata, Finn, Carrie se ne sta sempre rannicchiata sotto le coperte, indifferente persino alle sue fusa. Finché, un giorno, fa la valigia e scompare. Tata ha il cuore spezzato e sente una grande tristezza, ma presto si accorge che non è la sola ad avere un vuoto da colmare. La gattina spera che Carrie ritorni, ma intanto deve pensare agli adolescenti Jimmy e Mary. Persino Tommy, il padre, sembra aver bisogno di un po’ di fusa. Grazie al suo istinto felino, Tata capisce quando a ognuno di loro serve una zampa. Perché, anche se la padrona le manca terribilmente, deve provare a far tornare il sorriso su quei volti imbronciati. Solo lei può rimettere a posto ogni cosa e restituire la felicità alla propria famiglia. Sandi Ward ha scritto un esordio che trabocca di speranza e tenerezza e che ha commosso tutti i lettori all’estero. La storia di una famiglia che affronta un momento difficile, ma viene aiutata da una creatura speciale e sensibile. Perché i gatti sono animali meno indifferenti di quanto si pensi: con le loro vibrisse e un colpo di coda sono capaci di risollevare anche le giornate più nere.


Recensione

In questo romanzo, fin dalle prime pagine, la gatta Tata apre una tenda al lettore per spiare dalla finestra della famiglia in cui vive.


L’atmosfera, inizialmente misteriosa, si fa più nitida quando si comprende, attraverso lo sguardo attento e curioso di Tata, che Carrie non è più a casa con la sua famiglia e che gli equilibri sono in continuo cambiamento. Un velo di tristezza e dolore tocca ogni componente del nucleo, dal marito Tommy fino al piccolo Finn. Il compito del felino è cogliere le sfumature di questi stati d’animo e cercare di alleviarli o solo fare da spettatore?


La prospettiva del gatto sul dramma familiare in corso risulta interessante, sicuramente un’idea innovativa seppur intravista sotto forma canina in molti romanzi in cui il narratore è il cane di casa. Ciò che l'autrice costruisce sapientemente, è un punto di vista parziale ed egoista, come quello di un bambino, che ben si sposa con l'idea che si ha della personalità del gatto come animale domestico, coccoloso ma fortemente indipendente. Tata è distante sotto molti aspetti, ma estremamente coinvolta e presente nelle dinamiche degli umani.


Le tematiche che vengono affrontate nel romanzo sono al contempo un punto di forza e il grande buco nero della trama. Non si possono scandagliare a fondo Depressione, problemi di salute mentale e abbandono vengono liquidati in poche pagine e in modo frettoloso. Inoltre la costruzione del romanzo stesso risulta frastagliata, come se fosse destinato ad essere più una serie di racconti che un romanzo.


Concludo affermando che il romanzo risulta scritto in maniera accattivante, ma tratta in modo superfluo argomenti importanti che non è facile far passare attraverso gli umani, figuriamoci con gli animali.


Nonostante i limiti descritti sopra risulta un esordio interessante che consiglio a tutti gli amanti dei gatti.


 

Alcune note su Sandi Ward

Sandi Ward è nata in Massachusetts e ora vive in New Jersey con la famiglia e la sua gatta nera, Winnie. Ha studiato scrittura creativa alla New York University e lavora come copywriter in un’agenzia pubblicitaria. Il gatto che soffiava via la tristezza è il suo romanzo d’esordio.


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