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RECENSIONE: Il pianoforte di Einstein (Marco Ciardi, Antonella Gasperini)



Voto: 5/5

Autore: Marco Ciardi, Antonella Gasperini

Editore: Hoepli, 2021

Pagine: 266

Genere: Saggi, Fisica, Musica

Prezzo: € 22.90 (cartaceo), € 18.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Se gli oggetti potessero parlare, quante storie potrebbero raccontare: le storie delle persone a cui sono appartenuti, ma anche le storie dei tempi da loro attraversati. Quella del pianoforte di Einstein, passato nelle mani del pittore Hans Joachim Staude e ora conservato all'Osservatorio astrofisico di Arcetri, narra una vicenda costellata di avvenimenti a volte meravigliosi, a volte tragici, mai banali. Un'avventura vissuta a fianco delle vite di molte donne e uomini che hanno dovuto confrontarsi con sfide quotidiane ed epocali, quasi sempre accompagnati da un filo conduttore, la musica, che ha legato le loro esistenze, nel decennio in cui furono promulgate le leggi razziali. Il libro ricostruisce, attraverso fonti e immagini, il rapporto tra Einstein e l'Italia e soprattutto Firenze, percorrendo la storia d'Italia nel periodo del fascismo tra musica, arte e cultura, ma anche la questione ebraica, la guerra, l'emigrazione negli Stati Uniti.


Recensione

Forse non tutti sanno che una delle più grandi passioni di Einstein è stata sicuramente la musica. Lo scienziato non coltivava in solitaria quest’arte, ma condivideva la passione per quest'arte con amici e parenti, in particolar modo con la sorella Maja. E' proprio quest'ultima che riceve dal fratello, nel 1931, un favoloso Blüthner 51833. Questo strano nome può far venire alla mente uno strano corpo celeste, ma non vi è nulla di più sbagliato. La sigla si riferisce ha un pianoforte molto speciale più conosciuto come "Il pianoforte di Einstein". Blüthner è il costruttore tedesco che ha servito musicisti del calibro di Brahms, Mahler, Bartók, Debussy, Wagner, Tchaikovsky, Shostakovich e Rachmaninoff. 51833 è il numero di matricola dello strumento che oggi è custodito nella sala centrale della biblioteca dell’osservatorio astrofisico di Arcetri. Gli autori, attraverso fonti storiche, epistolari e immagini, ricostruiscono la storia di uno strumento particolare, realizzato a Lipsia nel 1899, con una storia e un passato unici. Il pittore Hans Joachim Staude lo riceve nel 1939 dall’amica Maja Einstein quando lei è costretta a lasciare l’Italia a causa delle leggi razziali. Per la stessa Maja il pianoforte è un dono del fratello Albert.

Tutto si svolge tra Firenze e la campagna toscana. È qui che Staude trascorre la gran parte della sua vita ed è qui che Maja decide di mettere radici con il marito Paul Winteler. Seguendo il filo della passione per la musica che lega i fratelli Einstein come Maja e Staude che al pianoforte suonano insieme, gli autori del saggio ricostruiscono gli intrecci di vicende personali, i rapporti degli Einstein con l’Italia, con Firenze e, in particolare, con il Convento di San Francesco a Fiesole, fino a restituire l’intera complessità del contesto culturale che anima il capoluogo toscano tra gli anni venti e gli anni cinquanta del Novecento.

Il lettore scopre così un lato poco conosciuto del fisico, descritto come un giovane che ama talmente tanto la musica che lo porta ad intrufolarsi dalla vicina di appartamento quando riconosce una sonata per piano di Mozart eseguita con maestria.

Il libro risulta un racconto dettagliato e ricco di curiosità sulla famiglia Einstein. Una famiglia normale eppure così fuori dal comune. Una miscela opportunamente ponderata di vivace intelligenza, ironia, dolcezza e passioni.

Un saggio scorrevole e piacevole ricco di riferimenti musicali che consiglio agli appassionati di musica, di Einstein e a tutti colore che vogliono scoprire una storia poco conosciuta.


Alcune note su Marco Ciardi

Marco Ciardi è professore ordinario di Storia della scienza e delle tecniche all'Università di Firenze. È autore di oltre 200 pubblicazioni, in Italia e all'estero e, per Hoepli, di Marie Curie (2017), Il segreto degli elementi (2019) e Breve storia delle pseudoscienze (2021).


Alcune note su Antonella Gasperini

Antonella Gasperini è responsabile del Servizio Biblioteche, Musei e Terza Missione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica ed è autrice di pubblicazioni sulla storia dell'astronomia. Collabora attivamente alle attività di disseminazione della cultura scientifica dell'Osservatorio Astrofisico di Arcetri.



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