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RECENSIONE: Il piede destro di Byron (Alberto Toso Fei)

Aggiornamento: 23 giu 2023




Autore: Alberto Toso Fei

Editore: Marsilio, 2023

Pagine: 256

Genere: Narrativa italiana, Gialli

Prezzo: € 15.00 (cartaceo), € 7.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


Trama

Lontano dall’assedio dei turisti, in una soleggiata laguna di Venezia, Alessandro Nicoli durante una gita in barca con la sua morosa trova un’antica moneta d’oro vicino all’isola abbandonata di San Giacomo in Paludo. Per Nicoli, veneziano da sempre, ex giornalista e investigatore per caso, è l’inizio di un’indagine intricata che, tra fatti di cronaca e antichi enigmi, lo porterà a addentrarsi nelle calli e i canali più nascosti della Serenissima nel tentativo di capire cosa accomuni due omicidi senza un legame apparente, un frate esorcista che sostiene di avere inventato il Cronovisore – una macchina capace di superare le barriere del tempo –, l’Hypnerotomachia – un libro vecchio di secoli che racchiude i segreti dei sogni – e Lord Byron, il celebre poeta che abitò a lungo a Venezia fra licenze e scandali, la cui ombra inquieta aleggia sull’intera vicenda.


Recensione

In questo giallo vive la sua prima avventura il giornalista Alessandro Nicoli. Dalla penna dello scrittore e saggista veneziano, nasce un nuovo investigatore nel vasto campo del noir in Italia che parla veneziano e muove le sue indagini nella Venezia di oggi, del turismo di massa e dell’acqua alta, ma anche in quella del mito e della leggenda, tra fatti di cronaca e antichi misteri.


Nicoli si muove per la sua Venezia tra campi, calli, campielli e canali ed è proprio durante una gita in sàndolo, caratteristica barca veneziana, con la sua morosa Marina, all’isola di San Giacomo, che trova un’antica moneta d’oro, un frate assassinato e un teschio.

Il protagonista si ritrova, così, a dover fare l’investigatore per dipanare la trama di questo noir che lo porta a introdursi negli angoli più nascosti della Serenissima nel tentativo di capire cosa accomuni due omicidi senza un legame apparente, un frate esorcista che sostiene di avere inventato il Cronovisore, una macchina capace di superare le barriere del tempo e l’Hypnerotomachia, un libro vecchio di secoli che racchiude segreti e che esiste realmente.


L’autore crea un personaggio maldestro e goffo, ma anche scaltro e divertente. Un personaggio ben strutturato, con un passato che non ha dimenticato e che ritorna, un presente da definire e un contorno di personaggi che movimentano in maniera magistrale il racconto. Anche gli altri personaggi sono descritti minuziosamente con personalità ben definite e originali che ben si sviluppano con la trama del romanzo.


Nicoli si sposta tra Venezia e la sua laguna, non quella turistica che i più conoscono ma racconta i suoi lati nascosti, si muove tra le piccole isolette che pochi conoscono, quelle che sicuramente sfuggono alla grande massa del turismo mordi e fuggi.


Libro scorrevole e ben scritto, dove i misteri si infittiscono e ci scappa pure qualche risata, grazie a un sottile umorismo che si legge tra le righe.


Un romanzo che consiglio a tutti coloro che cercano un libro molto originale con dei risvolti inaspettati, soprattutto quando si mescola al sovrannaturale. Un romanzo in cui si respira l’aria veneziana in ogni sua pagina e a cui non manca quel pizzico di mistero che rende la Serenissima ancora più affascinante.


 

Alcune note su Alberto Toso Fei

Alberto Toso Fei discende da un’antica famiglia di vetrai, a Murano dal 1351. Scrittore, saggista e giornalista, ha scritto una serie di titoli tra storia e mito, cronaca e leggenda – tradotti in più lingue e venduti in migliaia di copie –, che hanno creato un nuovo modo di raccontare Venezia e la sua laguna. I suoi libri sono come viaggi nel tempo e nella stratificazione della storia: a partire da Leggende veneziane e Misteri di Venezia – nati dal recupero della tradizione orale, con la raccolta delle antiche storie narrate dagli anziani che rischiavano di andare perdute –, passando per Veneziænigma (vincitore del Gambrinus Mazzotti), il graphic novel Orientalia (disegnato da Marco Tagliapietra), fino all’ultimo I graffiti di Venezia (con Desi Marangon), ricerca unica nel suo genere con la mappatura di oltre seimila graffiti storici a cui Toso Fei ha restituito una narrazione. Per Marsilio ha pubblicato i libri-gioco Venezia – The Ruyi (2014) e Roma – The Ruyi (2016). Il piede destro di Byron segna il suo esordio nella narrativa.


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