Autore: Vito Tartamella
Editore: Edizioni Dedalo, 2022
Pagine: 288
Genere: Saggi
Prezzo: € 18.00
Acquista: Libro
Trama
La NASA che annuncia d’aver trovato l’inferno su Mercurio. La rivista «Nature» che pubblica uno studio sui draghi. Il fondatore di Virgin, Richard Branson, che atterra nelle campagne di Londra a bordo di un finto UFO. E poi studi firmati da cani, gatti, criceti... e dal professor Stronzo Bestiale. Negli ultimi 150 anni riviste scientifiche, enti di ricerca e scienziati (compresi premi Nobel) di tutto il mondo hanno escogitato scherzi clamorosi. Questo libro li racconta per la prima volta: ironici e provocatori, spesso sono un modo per smascherare pregiudizi e stereotipi, portando a galla verità scientifiche (e umane) inaspettate. Un libro per divertirsi imparando e imparare divertendosi.
Recensione
Sovente si pensa che la scienza sia sinonimo di noia. Non è così e questo libro lo dimostra.
Il pollo che dà il titolo a questo libro è stato preparato e abbandonato nella cucina della villa dell’inventore del wireless, che si divertì ad animarlo collegandolo a due elettrodi per spaventare la cuoca. Guglielmo, però, non è stato l’unico stravagante protagonista del progresso tecnico-scientifico. Le burle raccolte dal giornalista vanno dal fisico Stronzo Bestiale al matematico Peter Orno, abbreviato in P.Orno, agli acronimi MERDA e FICA (Folded Inverted Conformal Antenna) accolti in riviste referenziate, ai Pesci d’aprile sul "mappamondo piatto" o sulle patatine create per distruggere la società.
Si potrebbe pensare a semplici scherzi opera di studenti o dottorandi, e talvolta è stato così. Achille Starace, segretario del Partito nazionale fascista, fu per esempio vittima dei goliardi all’Università di Padova. In questo senso gli scherzi scientifici sono prevalentemente delle innocue fake news che hanno il solo scopo di divertire.
Non mancano poi quattro burloni da Nobel: Enrico Fermi con "bombe di sodio negli orinatoi", Hans Bethe, Richard Feynman e Andre Geim. Sono presenti anche due geniali e scherzosi inventori come Nikola Tesla e Benjamin Franklin per poi proseguire con William Osler, uno dei padri della medicina moderna e continuare con riviste del calibro di Science, Nature, British Medical Journal, Scientific American. Partecipano a questa lista anche enti di ricerca quali Nasa, Fermilab, Agenzia Spaziale Europea, Cern e Massachusetts Institute of Technology (sul quale uscì la notizia: “La Walt Disney compra il Mit per 6,9 miliardi di dollari”).
Interessante anche il capitolo delle "invenzioni fasulle". Qui il lettore trova il turboencabulatore, il congegno per spedire email telepatiche, il server alimentato a patate, il Wi-Fi da collegare al water, la mini tastiera per copioni con i tre soli tasti Ctrl, C e V e la finta bici e lo sciacquone del WC attribuiti a Leonardo da Vinci. Alcune tipologie beffarde sono ormai divenute dei classici, per esempio gli animali inesistenti come i rinogradi, annoverati nel 1979 in un serio manuale dei mammiferi.
Ciò che colpisce è soprattutto la compenetrazione tra scienza inventata e mondo reale, come nel caso della "crociata anti glutammato" nata per scommessa. In altri casi siamo invece nella surrealtà, come il neuroscienziato che ha inviato un foglio bianco, intitolato "Autotrattamento infruttuoso di un caso di blocco dello scrittore" al Journal of Applied Behavior Analysis: la rivista l’ha molto spiritosamente pubblicato come "la ricerca più breve nella storia della scienza".
Un saggio chiaro e ironico che consiglio a tutti coloro che vogliono ricredersi riguardo all'idea ad una scienza votata sempre alla serietà.
Alcune note su Vito Tartamella
Vito Tartamella è caporedattore del mensile «Focus». Laureato in Filosofia all’Università Cattolica di Milano, è docente di giornalismo scientifico in vari Master universitari. Autore di Nel cognome del popolo italiano (1995) e Parolacce (2006), ha vinto prestigiosi premi nazionali di giornalismo e divulgazione scientifica.
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