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RECENSIONE: L'era dell'Acquario (Fabio Bacà)


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Autore: Fabio Bacà

Editore: Adelphi, 2025

Pagine: 357

Genere: Narrativa italiana, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 20.00 (cartaceo), € 10.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook



Trama

«Let the sunshine in», fa’ entrare la luce del sole, cantavano, nei remoti anni Sessanta, i protagonisti di Hair – e contro una nazione in guerra, ingozzata di «bugie mascherate da ideali», annunciavano il sorgere dell’era dell’Acquario, in cui ci sarebbero state «armonia e comprensione, tolleranza e verità». Quella in cui vive Chloe, la protagonista di questo turbinoso romanzo, è invece la luce abbagliante e ingannevole dei social – questo vasto acquario in cui ci affanniamo tutti a nuotare. Chloe, infatti, è diventata ricca e famosa vendendo la propria stupefacente bellezza e la propria intimità in filmati espliciti su OnlyFans a torme di munifici ammiratori. Paradossalmente, tuttavia – come in una versione contemporanea e disinibita della lettera rubata di Edgar Allan Poe –, lo ha fatto per nascondersi, per tentare di sfuggire alle ombre di un passato di cui non parla con nessuno – e nel fondo del quale ci sono una donna morta in un bosco, sotto una valanga di neve, e un uomo che, scampato alla morte in modo misterioso, sostiene di aver intravisto l’aldilà. Eppure, proprio nel momento in cui queste ombre si fanno più minacciose, la giovane donna che per anni è stata avvolta dallo scintillio del lusso e della mondanità scopre qualcosa che assomiglia alla dolcezza di una insperata armonia. Un’avventura, quella di Chloe, che si snoda attraverso successive rivelazioni, fino alla resa dei conti con un padre sospettato di un crimine infamante, in una sorta di percorso iniziatico nel quale il lettore verrà a sua volta trascinato dal virtuosismo narrativo di Bacà.


Recensione

Ci sono libri che ti attirano piano, con una promessa sottile, e poi ti trascinano in profondità quando meno te lo aspetti. Questo romanzo è così: inizia con luci e riflettori, con l’immagine patinata dei social, ma quello che racconta è molto più oscuro e umano.


La protagonista è Chloe Luscher. Online è una star: bellissima, famosa, ricca grazie ai contenuti che pubblica, con quell’aria di chi ha tutto sotto controllo. La sua immagine è impeccabile, quasi sovrumana: sembra non invecchiare mai, non sbagliare mai, non avere mai paura. Ma come spesso accade, dietro la facciata c’è una crepa. Anzi, più di una.


La vita di Chloe è come un acquario: tutti la guardano da fuori, affascinati, ma nessuno riesce davvero a toccarla. E lei, per sopravvivere, si è convinta che il passato non la riguardi più. Solo che il passato non è qualcosa che sparisce davvero: si nasconde, aspetta, e prima o poi torna a bussare.


Il romanzo prende davvero forza quando Chloe è costretta a tornare nei luoghi della sua infanzia e a fare i conti con la figura complicata del padre. Un uomo carismatico, famoso per presunte visioni dell’aldilà, ma anche sospettato di un terribile crimine: l’omicidio della moglie, madre di Chloe. Lei per anni ha cercato di ignorare tutto, ma adesso deve affrontare quelle ombre una per una.


Nel frattempo riaffiorano ricordi sepolti, una donna morta in un bosco sotto la neve, vecchi legami familiari lasciati marcire e Chloe si ritrova trascinata in una specie di percorso a ritroso, per capire chi è davvero e cosa c’è stato dietro la sua immagine perfetta.


Quello sicuramente colpisce è il ritmo del libro: Bacà non ha bisogno di azione frenetica o colpi di scena spettacolari. La tensione cresce piano, come un’inquietudine che si insinua tra le righe. Il lettore si ritrova a seguire Chloe non per sapere “che succederà”, ma per scoprire “chi è davvero” e fin dove è disposta ad andare pur di non guardarsi allo specchio.

E poi c’è lo sguardo lucidissimo di Bacà sulla nostra epoca. Il titolo, L’era dell’Acquario, non è messo lì per caso. Viviamo in un tempo in cui tutto è visibile, condiviso, commentato. Ci sentiamo padroni della realtà perché possiamo osservarla costantemente, ma in realtà nuotiamo in un enorme acquario: trasparente, sì, ma chiuso. Chloe è il simbolo perfetto di questo paradosso, una donna osservata da tutti, ma incapace di farsi vedere davvero.


La scrittura risulta elegante, mai pedante. Riesce a mescolare riflessione e ironia, introspezione e leggerezza. Non fornisce risposte facili, ma lascia addosso domande che seguono anche dopo aver chiuso il libro.


In conclusione, questo è un romanzo che parla del nostro presente con intelligenza e profondità, ma senza prediche. È la storia di una donna e del suo passato, certo, ma è anche la storia di tutti noi, che cerchiamo un equilibrio tra ciò che mostriamo e ciò che nascondiamo.


Non è una lettura “da spiaggia”, richiede attenzione e partecipazione, ma se ci si lascia trasportare, ripaga con una storia densa, piena di sfumature e di spunti di riflessione.


Consigliato a chi ama i romanzi psicologici, i personaggi complessi e i racconti che scavano dietro le quinte della realtà.



Alcune note su Fabio Bacà

Fabio Bacà è nato nel 1972 a San Benedetto del Tronto e vive ad Alba Adriatica. Di lui Adelphi ha pubblicato Benevolenza Cosmica e Nova.


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