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RECENSIONE: L'invitato (Massimiliano Alberti)

Aggiornamento: 15 apr



Voto: 5/5

Autore: Massimiliano Alberti

Editore: Infinito Edizioni, 2018

Pagine: 218

Genere: Narrativa italiana, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 14.00 (cartaceo), € 3.49 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Tre amici, quelli di sempre. Leo, Kevin e Tom. Dopo anni di scorribande nella sonnolenta Trieste, la loro città, si separano per poi ritrovarsi a Vienna. Qui è Tom a convocare Leo - vero protagonista del libro - e Kevin, per coinvolgerli nel progetto di una galleria dedicata alla Pop Art. Ma, in un susseguirsi di colpi di scena e di innamoramenti, tra alcol, eccessi e grame figure, sempre sul filo dell'autoironia, devono via via fare i conti con le loro differenze caratteriali e con una stridente diversità di aspettative. Un disilluso affresco della nostra società in una Vienna che fa da cornice classica a uno stile... del tutto Pop.


Recensione

L' opera prima di questo autore è il sincero racconto autobiografico di Leonardo Belli, un giovane triestino che viene invitato dall'amico Tom a raggiungerlo nella lussuosa e variopinta Vienna, con l'incarico di collaborare alla gestione di una nuova galleria dedicata alla PopArt. In particolare, il suo compito dovrebbe essere quello di scrivere delle recensioni,

ma il suo carattere schietto si scontra sin da subito con l'ambiente circostante, provocando non pochi problemi all'ambizioso amico, che dove fare i conti con eccessi e situazioni decisamente imbarazzanti.

Completa il trio la presenza del timido Kevin, amico di vecchia data e compagno di mille avventure in quel di Trieste di entrambi.

Il romanzo si contraddistingue per l'ironia ed esprime con trasparenza i tratti di un'amicizia solida e libera dagli schemi, in piedi da anni nonostante le evidenti differenze caratteriali e sociali. Fra i tre, Tom ricopre il ruolo del conduttore. Maturo e sicuro di sé, cerca di gestire gli altri due, detta le regole e cerca di tenerli al guinzaglio. Kevin è il classico tenerone, apparentemente ingenuo ma detentore di imprevedibili slanci. E poi c'è il narratore, il personaggio principale, il cuore pulsante: Leonardo, per gli amici Leo. Questo si fa notare sin dalle prime pagine per l'indole anticonformista e per l'onestà con la quale racconta la sua storia strampalata. Si può definire questo personaggio anche un cuore puro e sognatore. Lo si può vedere quando si innamora perdutamente dell'intoccabile e glaciale Margarida; la corteggia comportandosi come farebbe un adolescente alle prime armi, senza perdere la tenacia tipica dei romantici, senza perdere di vista l'obiettivo, costi quel che costi.

Un personaggio fuori dagli schemi, indisciplinato e genuino, che riflette su tutto, contrariato da un mondo imperniato sull'apparenza più che sull'essenza.

Lo stile dell'autore è ricercato, poetico e ricco. Nonostante la trama goliardica, le grottesche vicende dei personaggi che girano intorno alla galleria, si arricchiscono di un secondo livello più profondo, che tocca argomenti cruciali quali la solitudine, la malattia, la disabilità, la vecchiaia, la morte. Un ottimo romanzo che è il frutto di un lavoro minuzioso con un grande equilibrio tra spensieratezza e profondità.


Alcune note su Massimiliano Alberti

Massimiliano Alberti nasce a Trieste nel 1979, in quel cantuccio di terra cosmopolita che ha fatto da arena a molti scrittori. Assunto presso un’importante azienda del mondo del caffè, è proprio il lavoro a portarlo a coltivare la passione per i libri e la scrittura. Nipote dello scultore Tristano Alberti, cresce fra i bozzetti, i quadri e le statue del nonno. L’influenza artistica lo incoraggia a scrivere e così nasce il suo romanzo d’esordio, L’invitato (Infinito edizioni, 2018).


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