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RECENSIONE: La gang del pensiero (Tibor Fischer)

Aggiornamento: 21 mar 2021



Voto: 4/5

Autore: Tibor Fischer

Editore: Marcos Y Marcos, 2020

Pagine: 460

Genere: Narrativa straniera, Gialli

Prezzo: € 18.05 (copertina), € 12.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Eddie Coffin, filosofo allo sbando. Hubert, ex galeotto, dispensatore di saggezza ad ampio raggio. Rapinano banche senza colpo ferire. La loro strategia è filosofica: cambia di banca in banca: si fanno chiamare la Gang del pensiero. Imprendibili, spettacolari, flemmatici, sono l’incubo della polizia. Eddie ama tutte le parole che cominciano per zeta, la Blanche de Garonne, il sole e la filosofia più antica della Grecia. Ha gestito un bordello ad Amsterdam, ha guardato negli occhi il pilota di un elicottero sovietico d’assalto in Afghanistan. Hubert ha un solo occhio, un solo braccio e una sola gamba, ma è un artista della vendetta e di tutte le armi; inguaribile romantico, rintraccia una compagna di orfanotrofio dopo aver riconosciuto il suo sguardo in una rivista pornografica. Quando anche le rapine rischiano di diventare routine, per chiudere in bellezza, progettano la rapina del secolo. La rapina preannunciata, metafisica: in gioco è la morte, o l’immortalità.


Recensione

I protagonisti del romanzo sono Eddie, un filosofo decadente che insegna malvolentieri all’università di Cambridge, e Hubert, un ex galeotto sgangherato appena uscito di prigione. Eddie è un indolente che affoga nell’alcol i suoi malumori, e per sfuggire da una situazione imbarazzante in cui si è inspiegabilmente ritrovato decide di scappare dall’Inghilterra e di rifugiarsi in Francia. Un incidente d’auto, però, gli polverizza soldi e carte di credito, ed è costretto a soggiornare in un hotel scalcagnato a Montpellier, dove compare Hubert che tenta di rapinarlo. Sarà un incontro decisivo, perché tra i due si instaura un’intesa perfetta. Entrambi sono squattrinati, senza un posto dove andare, soli. Devono trovare un modo per guadagnare soldi, dunque decidono di mettersi in società iniziando a svaligiare banche, mai la stessa due volte. Tra i due Eddie è il pensatore, colui che colora le rapine coi suoi bizzarri pensieri filosofici e le sue riflessioni. Hubert è estremamente affascinato dalla facilità di pensiero di Eddie, e decide quindi che il loro futuro sarà quello di diventare i rapinatori più famosi del mondo: la Gang del pensiero. Una banda che è interessata sì al bottino, ma che mentre rapina le banche non può esimersi dal lasciarsi andare a dissertazioni filosofiche, accarezzando i rapinati, sbeffeggiandoli, sempre con grande umanità, educazione e una grande dose di ironia. Una strana coppia che, seppur inseguita da tutta la polizia, non è mai in affanno. Perché nonostante i loro piani siano raffazzonati e approssimativi, ma anche estremamente efficaci, riescono sempre a essere precisi e puntuali. A un certo punto, però, la Gang del pensiero si pone un obiettivo ancora più importante: entrare nell’Olimpo dei rapinatori, e per farlo deve mettere a segno il colpo del secolo. Entrambi sono squattrinati, senza un posto dove andare, soli. Devono trovare un modo per guadagnare soldi, dunque decidono di mettersi in società iniziando a svaligiare banche, mai la stessa due volte. Tra i due Eddie è il pensatore, colui che colora le rapine coi suoi bizzarri pensieri filosofici e le sue riflessioni. Hubert, al quale manca un occhio, un braccio e una gamba, è estremamente affascinato dalla facilità di pensiero di Eddie, e decide quindi che il loro futuro sarà quello di diventare i rapinatori più famosi del mondo: la Gang del pensiero. Una banda che è interessata sì al bottino, ma che mentre rapina le banche non può esimersi dal lasciarsi andare a dissertazioni filosofiche, accarezzando i rapinati, sbeffeggiandoli, sempre con grande umanità, educazione e una grande dose di ironia. Insomma, una coppia sbilenca che, seppur inseguita da tutta la polizia francese, non è mai in affanno. Perché nonostante i loro piani siano raffazzonati e approssimativi, ma anche estremamente efficaci, riescono sempre a essere precisi e puntuali. A un certo punto, però, la Gang del pensiero si pone un obiettivo ancora più importante: entrare nell’Olimpo dei rapinatori, e per farlo deve mettere a segno il colpo del secolo. Questo è un libro scritto in modo intelligente e geniale, in cui l’unica fatica che si fa è quella di riuscire a spiegarsi come abbia fatto l’autore a costruire una narrazione caratterizzata da un’ironia costantemente pungente, mai ripetitiva, mai forzata, che rimane efficace dalla prima all’ultima pagina, un vero e proprio capolavoro narrativo.


 

Alcune note su Tibor Fisher

Tibor Fisher è nato nel 1959 a Stockport in Inghilterra. Il suo esordio letterario, nel 1992, con Sotto il culo della rana (il titolo deriva da un modo di dire ungherese, "essere sotto il culo di una rana in fondo ad una miniera", che significa "aver toccato il fondo"), ispirato alle vicende dei suoi genitori, è stato salutato da un meritato successo critico in Gran Bretagna: ha vinto il Betty Trask Award ed è stato nominato per il Booker Prize.

Nel 1993 Fischer ha l'onore di essere selezionato dalla rivista letteraria Granta fra i venti migliori giovani scrittori britannici.

Con le sue opere successive, di minor fortuna, ha confermato il suo peculiare umorismo e il gusto per il grottesco e il paradossale.

Nel 2003 ha partecipato al Festiva della letteratura di Mantova


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