Voto: 4.5/5
Autore: Steve Stewart-Williams
Editore: Espress Edizioni, 2020
Pagine: 496
Genere: Saggi
Prezzo: € 24.00 (cartaceo), € 18.99 (ebook)
Trama
La scimmia che ha capito l'universo è la storia del più strano animale del mondo: l'uomo. E comincia con una domanda: come vedrebbe la nostra specie uno scienziato alieno? Come giudicherebbe le nostre differenze di genere, il nostro comportamento sessuale, i nostri modelli educativi, i nostri codici morali, le religioni, i linguaggi, la scienza? Il libro affronta questi temi seguendo due tra le più importanti scuole del pensiero scientifico attuale: la psicologia evolutiva e la teoria dell'evoluzione culturale (di cui è protagonista il meme definito da Richard Dawkins in Il gene egoista). L'assunto è che noi uomini siamo animali e, come tutti gli animali, ci siamo evoluti per trasmettere i nostri geni. A un certo punto, però, abbiamo anche sviluppato capacità culturali; da quel momento, la cultura ha cominciato a evolversi secondo leggi proprie. Questo ci ha trasformato da una pura e semplice scimmia in una scimmia in grado di rimodellare il pianeta, di viaggiare verso altri mondi e di capire la vastità di un universo di cui siamo solo minuscoli, fugaci frammenti.
Recensione
Steve Stewart-Williams, professore associato di psicologia presso l'Università di Nottingham, Malaysia Campus, aiuta i lettori ad avere una prospettiva esterna sull'umanità per rendersi conto di quanto siano strani alcuni aspetti dell'evoluzione. A tal fine, in questo libro, immagina un ipotetico alieno in visita sulla Terra per fare uno studio antropologico. Estratti ironici dal diario dell'alieno raccontano quanto vi è confusione riguardo alla riproduzione umana, ai ruoli sessuali, alla violenza e altro ancora.
Una scelta deliziosa che conduce ad una lucida introduzione sulla biologia evolutiva. Secondo Stewart-Williams l'uomo è adatto ad un mondo che non esiste più. Ad esempio, poiché è fatto per trarre vantaggio da sostanze nutritive un tempo scarse, gravita verso sale, zucchero e carboidrati con la conseguenza che ingrassa rapidamente: da qui l'epidemia di obesità. Le caratteristiche dei maschi e delle femmine umane non sono così nette come il dimorfismo sessuale visto in altre specie, ma sono ancora distinte. Sono questi il risultato dell'evoluzione o della cultura?
L'opera di Charles Darwin è, non a caso, il punto di riferimento più frequente in questo saggio. Le nozioni di allevamento selettivo, altruismo e selezione parentale sono discusse con chiarezza tale da rendere il libro adatto anche ai profani. Il capitolo finale, "L'animale Culturale" espone con successo l'idea di Richard Dawkins degli esseri umani come "veicoli per i meme", con le catene di Sant'Antonio come metafora del modo in cui i virus si diffondono. Oltre a questi sei capitoli, Stewart-Williams fornisce due appendici molto utili. "Come vincere una discussione con un tabula rasa" è particolarmente illuminante e divertente.
Anche se questo saggio copre e offre valide spiegazioni evolutive per una vasta gamma di tratti che sono centrali nella natura umana, devo menzionare un grande assente: la coscienza. Una discussione, un'ipotesi, una sorta di prospettiva guidata dall'evoluzione per uno degli aspetti più significativi delle entità biologiche, inclusi gli umani, sarebbe stato utile per chiudere il cerchio degli argomenti trattati.
Un libro che consiglio vivamente a tutti quelli che sono interessati al passato evolutivo dell'uomo e come esso abbia ancora oggi un impatto enorme.
Alcune note su Steve Stewart-Williams
Steve Stewart-Williams è professore associato presso la Scuola di Psicologia della University of Nottingham Malaysia Campus. Le sue ricerche e i suoi scritti partono dalla convinzione che le teorie della biologia evolutiva sono uno strumento fondamentale per la comprensione della mente e del comportamento umano, con un focus particolare sulle differenze di sesso e sull’altruismo. Il suo primo, fortunato libro è Darwin, Dio e il senso della vita (Espress, 2020).
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