RECENSIONE: La scrittrice nel buio (Marco Malvestio)
- Dalla carta allo schermo
- 12 giu 2024
- Tempo di lettura: 2 min


Autore: Marco Malvestio
Editore: Voland, 2024
Pagine: 160
Genere: Narrativa italiana, Gialli
Prezzo: € 18.00 (cartaceo), € 7.49 (ebook)
Acquista sito editore: https://www.voland.it/libro/9788862435499
Trama
Marco e Federico sono molto diversi: uno è timido e introverso, di famiglia umile, l’altro estroso ed esibizionista, figlio di ricchi padovani. E chi è Maria Zanca? È forse vero quello che si dice di lei in merito alla sparizione dello scrittore Vittorio Ferretti? Attraverso una costruzione a scatole cinesi “La scrittrice nel buio” ci guida in un mistero letterario venato di soprannaturale, in cui lo scontro tra due giovani uomini interseca una figura femminile potente e disturbante.
Recensione
Questo romanzo vede protagonista due persone, Marco e Federico. Il primo timido e riservato, mentre il secondo esuberante e ricco. Questo contrasto è il motore che alimenta la tensione narrativa.
La storia ruota attorno ad una ricerca accademica, quella di cui viene incaricato Federico relativamente al carteggio tra Vittorio Ferretti e Pier Luigi Carraro, scrittori attivi nel vivace ambiente letterario romano degli anni ‘70. Dal loro scambio di lettere i due studiosi ricostruiscono il legame di Ferretti con un’inquietante scrittrice, Maria Zanca. Marco e Federico, rivali e a tratti alleati, cercano di scoprire se la relazione con questa donna sia legata all’improvvisa scomparsa di Ferretti, rimasta al tempo irrisolta. In un crescendo di tensione si rivelano progressivamente dettagli che rimandano ad una componente sovrannaturale e oscura dell’accaduto, un’ombra capace di allungarsi fino al presente, raggiungendo le vite dei due protagonisti.
L’autore costruisce così una coppia di personaggi che diventa una terna con al centro la figura di Maria Zanca, un’entità femminile potente che si determina attraverso la sua sola presenza, sulla scena o nei pensieri degli altri, dominando luoghi reali e onirici. Ai lontani Carraro e Ferretti si sostituiscono Marco e Federico di oggi: il primo è nato in provincia e desidera scalzare la sua condizione di partenza per acquisire un prestigio che immagina lontano dalla modesta casa di famiglia; l’altro è brillante, amabile, con ampie disponibilità economiche e nessuna apparente preoccupazione. Dapprima compagni di corso, poi colleghi di dottorato e infine rivali, il loro rapporto fa emergere, in modo netto, l’iniquità del sistema universitario e la sua bassezza.
La scrittura che anima il romanzo e che fornisce la cronaca asciutta di una ricerca accademica è minimale e attenta. Più aumenta la tensione più certi dettagli risultano illogici, più luoghi e personaggi vengono rappresentati in stati di crescente disordine o abbandono: ogni schema viene distrutto e la razionalità viene annientata.
Consiglio questo romanzo a tutti coloro che cercano una storia gotica coinvolgente e avvincente che abbraccia e trascina nel mistero, che lascia scoperte ferite e spinge a guardare dentro al riflesso di una crudeltà comune.
Alcune note su Marco Malvestio
Marco Malvestio è nato nel 1991 e lavora all’Università di Padova. Nel 2021 è uscito per Wojtek il suo primo romanzo, Annette.
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