RECENSIONE: Le cento vite di Antonio Sonoro (Elizabeth Gonzalez James)
- Dalla carta allo schermo
- 16 mar
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 19 mar


Autore: Elizabeth Gonzalez James
Traduttore: Massimo Ortelio
Editore: Neri Pozza, 2025
Pagine: 304
Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea, Western
Prezzo: € 20.00 (cartaceo), € 9.99 (ebook)
Acquista sito editore: https://neripozza.it/libro/9788854531017
Trama
Messico, 1895. Sesto anno di siccità sulla cittadina mineraria di Dorado. Antonio Sonoro è l’ultimo di una lunga stirpe di leggendari bandidos: nato con l’oro negli occhi e la pistola in mano, è perennemente senza un soldo né una prospettiva. Ma in lui non si placa mai il piacere del rischio, del momento eccitante in cui fa scorrere la porta del vagone merci e scopre cosa c’è dentro. Così, quando gli giunge all’orecchio di un treno carico di tesori, salta in sella insieme al fratello Hugo, con destinazione Houston e la speranza di un ricco bottino. Ma l’assalto finisce nel sangue: i due Sonoro si trovano a fronteggiare i famigerati Texas Rangers, in uno scontro da cui Antonio uscirà gravemente ferito e che gli varrà il soprannome con il quale sarà ricordato: El Tragabalas, il Mangiapallottole. Da quel momento la sua vita oscillerà tra mire di vendetta e sogni di redenzione, la sua anima conoscerà un amaro destino. Città del Messico, 1964. L’attore e cantante Jaime Sonoro è una celebrità e ha tutto ciò che un uomo possa desiderare. Finché due eventi inaspettati giungono a sconvolgere la sua esistenza quasi perfetta: l’incontro con uno straniero, un tipo bizzarro che si fa chiamare Remedio, unico esemplare della sua schiera sulla Terra, e il ritrovamento di un libro antico che custodisce il passato della famiglia Sonoro. E quando quella sciagurata storia sgorga dalle pagine ingiallite, trascina Jaime giù con sé, sotto il peso di tutti i crimini atroci commessi dai suoi avi. Forse è giunto il tempo che qualcuno risponda di una lunga linea di peccati, che paghi il caro prezzo della riparazione del mondo.
Recensione
Liberamente ispirato alla storia della famiglia dell'autrice, questo libro è un racconto avvincente caratterizzato da avidità, vendetta e desiderio di redenzione, ambientato nelle mutevoli terre di confine tra Messico e Texas.
Molti anni dopo che Alferez Antonio Sonoro ha portato calamità alla sua famiglia e ai suoi vicini attraverso il suo insaziabile appetito per l'oro, il suo discendente Antonio vive in povertà a Dorado, in Messico. L'anno è il 1895. Dal suo umile jacal o baracca di adobe, dove vive con la moglie Jesusa, due figli e il gentile fratello minore Hugo, Antonio può vedere la villa, in rovina, del suo parente; un ricordo del passato un tempo glorioso, ma insanguinato .
Invece di sbarcare il lunario nella terra colpita dalla siccità, Antonio sopravvive rubando bestiame e facendo contrabbando. Quando sente di un treno che passa per Houston carico di selle splendidamente lavorate, gioielli d'oro, maschere tolteche e altri tesori, progetta un'ambiziosa rapina, con solo Hugo come supporto. Come prevedibile, il piano fallisce. I Texas Rangers uccidono il fratello e sparano in faccia ad Antonio che miracolosamente si salva e che gli guadagnare l'epiteto di El Tragabalas, il Mangiapallottole.
Come detto sopra, Antonio non muore e cerca vendetta per la morte del fratello. La sua ricerca di Cyrus Fish, il comandante dei Ranger, lo porta attraverso la frontiera del Texas. Accumulando sempre crimini (tra cui omicidi) e sfuggendo alla cattura, il Mangiapallottole di proiettili diventa una leggenda.
Durante la ricerca, Antonio incontra Peter Ainsley. I due risultano improbabili compagni. Peter è un elegante inglese e proprietario terriero, ma è anche un tiratore provetto con un odio per i Rangers che rivaleggia con quello di Antonio.
Peter ammira la tenacia e la lealtà di Antonio nei confronto del fratello e lo aiuta ad uscire da diverse situazioni rischiose, come quando lo nasconde dai Rangers in un bordello riservato ai bianchi. Nonostante la riluttanza di Antonio ad accettarlo come amico, Peter rimane con El Tragabalas finché uno di loro non incontra la fine.
Contemporaneamente alla storia di Antonio si dipana quella del nipote Jaime. Negli anni '60, Jaime Sonoro è una famosa star del cinema che vive a Città del Messico con la moglie, i figli e il padre vedovo Juan Antonio. Quando il figlio di Jaime ha un grave incidente che avrebbe potuto essere fatale, un misterioso personaggio di nome Remedio appare e offre aiuto. Diventa presto chiaro che Remedio è una figura particolare, una specie di una specie di collezionista di anime incaricato di portare le persone morte dove la loro anima dovrebbe andare, ed è sempre stato presente nella famiglia Sonoro.
Un giorno, un commerciante di libri rari mette nelle mani di Jaime un pacco maleodorante: La Storia Ignominiosa della Famiglia Sonoro dall'antichità ai giorni nostri pubblicata da Maria Gaspar Rocha de Quiroga nel 1783. Fino a quel momento, Jaime non aveva idea di chi fossero i suoi antenati. Suo padre non li aveva mai menzionati e quando il ragazzo cerca di incalzare l'uomo più anziano per avere informazioni, Juan Antonio si tira indietro. Non vuole avere niente a che fare con l'eredità dei Sonoro.
Naturalmente Gaspar Rocha non avrebbe potuto prevedere le storie di Antonio e Jaime, ma la sua narrazione solleva importanti questioni riguardo al tempo. Leggendo l'antico testo Jamie realizza che il tempo non viaggia in linea retta, ma si muove a spirale con la conseguenza che Remedio potrebbe essere esistito già prima del 1964. Remedio risulta una presenta costante nella storia della famiglia Sonoro.
Quando Antonio torna finalmente a casa a Dorado, la sua vita prende una nuova direzione. Remedio affronta l'uomo e gli propone la due scelte: pagare con la vita per i suoi peccati o trasmettere la sua eredita fatta di crimini ai suoi eredi. In un modo o nell'altro, il Mangiapallottole riesce a vivere e Jaime decide di fare un film basato sulla vita di suo nonno.
Sebbene il romanzo si legga come un western caratterizzato da elementi di realismo magico, in realtà è un'esplorazione di temi metafisici complessi, tra cui la natura del tempo. Il tempo avanza davvero cronologicamente o l'umanità vive e rivive lo stesso momento più e più volte? Siamo intrappolati in una spirale infinita di violenza e pentimento? La redenzione è davvero possibile?
Consiglio questo romanzo a chi cerca una storia intrigante e sfaccettata che fa pensare parecchio anche dopo aver girato l'ultima pagina.
Alcune note su Elizabeth Gonzalez James
Elizabeth Gonzalez James è una sceneggiatrice e scrittrice americana. È autrice del romanzo Mona at Sea (2021) e di alcuni racconti e saggi apparsi su The Idaho Review, Southern Humanities Review, The Rumpus, StorySouth e PANK. Per Le cento vite di Antonio Sonoro si è ispirata alla storia del suo bisnonno. Originaria del Sud del Texas, vive con la famiglia in Massachusetts.
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