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RECENSIONE: Le colline della morte (Chris Offutt)




Autore: Chris Offutt

Traduttore: Roberto Serrai

Editore: Minimum Fax, 2021

Pagine: 224

Genere: Narrativa straniera, Gialli

Prezzo: € 16.00 (cartaceo), € 8.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Mick Hardin, un veterano di guerra che lavora come investigatore per l'esercito, è tornato a casa, tra le colline del Kentucky, ma la sua licenza è quasi finita. La moglie sta per partorire, ma i loro rapporti sono ormai ridotti ai minimi termini. La sorella, appena nominata sceriffo, è alle prese con il suo primo caso di omicidio, ma i politici che le hanno consegnato la stella sembrano ansiosi di toglierle le indagini, per lasciarle nelle mani della polizia del capoluogo, o dell'Fbi. Credono che il loro sceriffo non sia in grado di risolvere un omicidio apparentemente senza ragione, o ci sono altri motivi, molto meno confessabili? Spetterà a Mick scoprirlo, in una corsa contro il tempo nella quale dovrà confrontarsi con il suo passato, e con un mondo che sperava di essersi lasciato alle spalle, ma che, in fondo, si è sempre portato dentro. Le colline della morte è un romanzo incentrato sul tradimento: sessuale, personale e tra clan; e sulla violenza che spesso ne consegue. Offutt ci regala un protagonista assolutamente originale, disincantato quanto a suo modo romantico, duro e fragile, laconico e onesto, destinato a restare a lungo nella memoria del lettore.


Recensione

Toccare il cuore dei lettori è un’arte, oltre che un mestiere. Un’arte che non tutti gli autori sono in grado di padroneggiare. Non è il caso di questo autore, considerato come esponente di spicco della letteratura americana degli Appalachi.


In questo libro, il lettore, viene catapultato sulla terra dura Kentucky, tra conche, boschi, regole di vita e abitudini di quella gente che vive in un mondo a tratti isolato, che funziona a modo proprio e non scalfito dal mutare della società.


In questo giallo/noir vi è il corpo di una donna ritrovato dal vecchio Tucker mentre a caccia di piante di ginseng. C’è una caccia al colpevole, ma non solo. È il racconto di una terra e della vita. La vita del protagonista, Mick Hardin, ufficiale militare del CID che si offre di aiutare la sorella Linda, sceriffo locale pressato dalle autorità, a risolvere il caso, e del legame con la moglie, con il capanno del nonno eremita, con le colline e la gente che le abitano.


Lo stile dello scrittore è asciutto, le descrizioni efficaci rendono l’idea di un ambiente che avvolge i personaggi e con essi il lettore. Non c’è bisogno di colpi di scena asfittici o di continui plot-twist da thriller da supermercato per amare questo romanzo. Leggere Offutt vuol dire muoversi sulle strade polverose alla scoperta di quella parte degli Stati Uniti fatta di baracche, di gente umile e bifolchi, di sentieri battuti dai cacciatori e cadaveri nascosti nella vegetazione. I dialoghi sono ipnotici e strumentali alla costruzione dei personaggi; così reali e vivi che emergono dalle pagine come uno schiaffo in faccia.


Un noir denso, dolorosissimo, feroce nelle sue esplosioni di violenza, inaspettato nel dipanarsi della storia, che si fa affresco delle umane debolezze, senza mai diventare scontato e consolante, che diventa urlo di perdono e dolore, un biglietto per il carcere, per la tomba, per il nulla o per una flebile speranza in una vita lontana dal dolore e dalla noia.


Una lettura imprescindibile per gli appassionati di letteratura americana contemporanea. Se avete apprezzato le opere di scrittori come Cormac McCarthy, Joe R. Lansdale, Kent Haruf e non avete ancora letto niente di Chris Offutt, è giunto il momento di rimediare.


 

Alcune note su Chris Offutt

Chris Offutt è nato a Lexington, Kentucky nel 1958. Mininimum fax ha pubblicato le raccolta di racconti Nelle terre di nessuno e A casa e ritorno, il romanzo Country Dark e Le colline della morte e il memoir Mio padre, il pornografo. Ancora inediti, e di prossima pubblicazione, il romanzo The Good Brother e i due memoir The Same River Twice e No Heroes. Offutt ha ricevuto, nel 1996, il Whiting Award per la narrativa e la saggistica, ed è stato incluso da Granta tra i venti migliori narratori delle ultime generazioni. Fonte immagine: sito editore Minimum Fax.


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