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RECENSIONE: Palm Springs (Mark Barbakow)

Aggiornamento: 18 feb 2021



Voto: 3.5/5

Regista: Mark Barbakow

Interpreti: Andy Samberg, Cristin Milioti, J.K. Simmons

Anno: 2020

Durata: 110 minuti

Genere: Commedia, Fantastico


 

Trama

La mattina del 9 novembre, per Nyles, inizia svegliandosi di fianco alla fidanzata Misty, con la prospettiva di una giornata da trascorrere tra piscina e celebrazioni in un resort nel deserto di Palm Springs. La coppia è lì per partecipare al matrimonio tra Abe e Tala, un'amica di Misty. Un momento speciale che però Nyles sembra trattare con fin troppa svagatezza, brindando agli sposi in camicia hawaiana e salvando Sarah, sorella di Tala, da un discorso pubblico che la ragazza non vuole fare. Scappati insieme verso il deserto, Sarah vedrà Nyles trascinato in una grotta misteriosa, che ormai da tempo immemore lo costringe a rivivere la giornata del matrimonio senza soluzione di continuità.


Recensione

Questa pellicola, candidata ai Golden Globe 2021 e diretta da Max Barbakow con protagonisti Andy Samberg e Cristin Milioti, è un film molto divertente seppur non originale.

La pellicola risulta un buon prodotto nonostante utilizzi la struttura del loop temporale già vista in diverse altre pellicole (Es: Ricomincio da capo) e ormai banale.

La comicità, in genere, punta spesso sul suscitare ilarità, con risvolti sentimentali o drammatici, mentre qui si trasforma in poesia; nonostante situazioni al limite del ridicolo, dell'eccessivo e dell'assurdo. “Palm Springs” non cede mai al demenziale e, alla fine, il cerchio si chiude: ogni cosa ha un senso, ogni tassello è al proprio posto e niente è lasciato al caso. Nonostante il film abbia una sceneggiatura solida e brillante, il suo successo è dovuto principalmente alla giovane coppia di attori che risulta perfetta e ricopre ruolo fondamentale in questo uragano di momenti esilaranti e surreali dando vita a due ritratti tanto realistici da sentirli vicini. Nyles (Andy Samberg) è rassegnato alla sua condizione di prigioniero del loop, quasi incapace di voler trovare una via d’uscita e adattandosi a un’esistenza che si prefigura come un eterno ritorno allo stesso punto di partenza. Decide così di vivere con spensieratezza cercando di improvvisare esperienze nuove ogni giorno, ma perennemente rassegnato. In questo loop viene poi aggiunta una variabile incognita, Sarah (Cristin Milioti), che sembra voler riequilibrare il mondo distorto di Nyles cercando una soluzione per interrompere questa eterna giornata.

Nonostante l'incalzare di gag, sequenze psichedeliche inondate di alcol, balli e allucinogeni, corse surreali per sfuggire da frecce mortali, Palm Spring si rivela una commedia straordinariamente originale, un film stratificato e aperto a una scanzonata riflessione sul nichilismo e il senso di smarrimento contemporaneo. Ed è proprio qui, quando si smette di ridere, che la pellicola di Max Barbakow colpisce dritto al cuore come un colpo di fulmine.




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