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RECENSIONE: Tristezza (Angel Mosquito, Federico Reggiani)

Aggiornamento: 26 feb 2021



Voto: 4/5

Autore: Angel Mosquito, Federico Reggiani

Editore: Neo Edizioni, 2021

Pagine: 136

Genere: Graphic novels

Prezzo: € 19.00

Acquista: Libro


 

Trama

Argentina. Oggi. Così come in ogni luogo.

In seguito a una spaventosa pandemia chiamata “tristezza” che ha decimato la popolazione mondiale, un gruppo di reduci deve imparare a sopravvivere al crollo della civiltà. Senza più uno Stato, un sistema scolastico o internet, ogni scelta diventa una sfida e ogni piccolo successo la conquista che allontana per un po’ l’ombra della morte.

Riparando un vecchio motore, ingegnandosi per allevare le galline, facendo nascere un bambino o provando a rifondare la civiltà, i protagonisti di Tristezza impareranno a non dare per scontato ciò che prima era ovvio: l’acqua, il cibo, la democrazia, il sostegno dei propri compagni. E capiranno che non c’è bisogno di orde di zombie per aver paura quando, nel fondo della notte, il nemico più pericoloso dell’uomo si rivelerà essere l’uomo stesso.


Recensione

Il genere post-apocalittico è parecchio diffuso. Questa idea non viene sempre utilizzata per mancanza di originalità, ma perché offre molte alternative diverse; è qui che sta l'originalità (o meno) degli autori.

In questa storia scritta e disegnata da autori argentini, la fine della civiltà avviene attraverso un virus, il cui primo sintomo è la tristezza, che infetta le mucche, animali importantissimi per l'alimentazione quotidiana di base: latte, formaggi, carni. Il contagio si diffonde tra gli esseri umani e decima la popolazione, costringendo a ricostruire la vita senza i servizi di base a cui si è molto abituati. Questo romanzo grafico non parla di come è nata e si è diffusa l'epidemia, ma più precisamente di come gli esseri umani sopravvivono. L'attenzione viene concentrata in modo particolare su coloro che abitano le cosiddette periferie di Buenos Aires, l'estensione urbana che circonda quella che è la capitale dell'Argentina che ha le sue particolarità sociali, demografiche e culturali. Gran parte del merito di questo fumetto sta proprio nel saper catturare quello spirito sociale e immaginare come si possa reagire se si perde tutto e bisogna ripartire da zero. Non solo. Gli autori vanno in profondità e toccano questioni che hanno a che fare con l'umanità intera. Ciò si può riassumere nella creazione e lo sviluppo di una società (politica, religione, educazione, rapporti personali).

Per realizzare tutto questo è necessario un grande studio dei personaggi e della storia, che, senza ombra di dubbio, è stato svolto da Reggiani e Mosquito prima e durante la creazione di questo fumetto che ha un approccio molto realistico.

Un'altra parte importante dell'opera è svolta dai personaggi. Tutti cosi diversi e con le proprie caratteristiche, ma nessuno di loro che si distingue come protagonista. Una storia che non contempla un eroe da seguire e che lascia al lettore la scelta di decidere chi sta agendo correttamente.

Inoltre questa opera viene divisa in due parti: la prima parte che vede una società molto piccola autogestita e una seconda parte in cui il piccolo gruppo è incorporato in una struttura sociale governata gerarchicamente con un sistema di regole molto rigide, che ovviamente generano rifiuti e oppositori.

Mosquito, con il suo tratto netto ed essenziale e attraverso l'utilizzo di colori freddi, riesce a creare una atmosfera in sintonia con la storia. Un'altra particolarità che rende questa graphic novel assolutamente da leggere.

 

Alcune note su Angel Mosquito

Si è formato nel mondo del fumetto indipendente negli anni Novanta. La sua rivista Moron Suburbio è stata una pietra miliare di quel movimento. Lavora come caricaturista, illustratore e agricoltore.


Alcune note su Federico Reggiani

Alterna la sua malinconica attività di bibliotecario alla scrittura di fumetti e romanzi. È stato uno dei fondatori del rinomato sito di fumetti autobiografici “Historietas Reales”


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