RECENSIONE: A spasso nella fisica moderna. Le idee e gli scienziati (Massimo Cencini, Andrea Puglisi, Davide Vergni, Angelo Vulpiani)
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Autore: Massimo Cencini, Andrea Puglisi, Davide Vergni, Angelo Vulpiani
Editore: Castelvecchi, 2025
Pagine: 368
Genere: Saggi, Fisica
Prezzo: € 25.00
Acquista: Libro
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Trama
«La scienza è costruita con fatti» scriveva Henri Poincaré, ma «una raccolta di fatti non è una scienza, più di quanto un mucchio di pietre sia una casa». Troppo spesso le notizie sulle ultime scoperte della fisica – e della scienza in generale – vengono divulgate in modo sensazionalistico, senza fornire gli strumenti per comprenderne il significato profondo. Eppure, si tratta di progressi fondamentali, frutto della passione di menti brillanti e di anni di ricerche, che rischiano di essere fraintesi, banalizzati o ignorati per mancanza di una solida cultura scientifica di base. “A spasso nella fisica moderna” nasce proprio per colmare questo vuoto: attraverso 29 voci – redatte con rigore e chiarezza – si raccontano le idee e i protagonisti più rilevanti della scienza moderna. Non un’enciclopedia, ma una mappa di percorsi possibili – ciascuno con un ritmo e una logica propri –, che rispecchiano la natura stessa della ricerca scientifica, non lineare e fatta di intuizioni, errori, ripensamenti e scoperte inattese. Dalla struttura della materia al caos, dai primi “computer umani” alle teorie della complessità, dall’atomismo di Democrito alle teorie cinetiche di Maxwell e Boltzmann, fino alla relatività di Einstein, ogni concetto porta l’impronta di chi lo ha formulato. Un viaggio attraverso la fisica e la matematica moderne che restituisce profondità e umanità alla conoscenza, aiutandoci a capire meglio il mondo in cui viviamo. Prefazione di Giuseppe Mussardo.
Recensione
Ci sono libri che nascono per spiegare, altri per affascinare, altri ancora per sorprendere. A spasso nella fisica moderna. Le idee e gli scienziati, sceglie una strada più impegnativa e insieme più onesta: non promette scorciatoie né slogan facili, ma invita il lettore a un viaggio nel cuore stesso della fisica, intesa non come insieme di formule inaccessibili ma come trama di idee che si sono sviluppate lungo i secoli e che hanno plasmato la nostra visione del mondo. È un libro che chiede tempo e attenzione, ma che ricompensa con la sensazione rara di avvicinarsi davvero alla sostanza della scienza, al suo respiro profondo e alle sue contraddizioni.
La struttura del volume è originale e ricorda un atlante o un itinerario a tappe. Non ci sono capitoli che seguono rigidamente l’ordine cronologico, bensì ventinove voci che il lettore può percorrere in sequenza o consultare liberamente, come si farebbe con un dizionario personale della conoscenza. In una pagina si incontra Democrito con la sua idea visionaria di atomo, in un’altra ci si ritrova accanto a Maxwell e Boltzmann alle prese con le leggi del calore e del disordine, più avanti si entra nel laboratorio mentale di Einstein e ci si misura con le sfide della relatività, per poi scivolare verso i territori contemporanei del caos e della complessità. Ogni tappa è autonoma ma allo stesso tempo rimanda ad altre, creando una rete di rimandi che restituisce l’immagine viva di una scienza che non è mai lineare, che si muove a zig zag, che avanza grazie a intuizioni isolate e a rivoluzioni collettive.
Ciò che rende il libro prezioso non è soltanto la scelta dei temi, ma il tono con cui vengono trattati. Gli autori hanno evitato sia la tentazione della freddezza accademica sia quella della divulgazione spettacolare. Non ci sono effetti speciali né semplificazioni fuorvianti, ma un linguaggio limpido e rispettoso dell’intelligenza del lettore. Non si cerca di mascherare la difficoltà dei concetti, ma di renderli accessibili senza tradirne la complessità. Ogni spiegazione è radicata nella storia delle idee, ogni nozione è collegata alla biografia di chi l’ha formulata, perché dietro le formule ci sono sempre persone, vicende personali, conflitti, passioni. È questa attenzione all’umanità della scienza che trasforma la lettura in un’esperienza culturale oltre che conoscitiva: la fisica non appare come una muraglia di leggi impersonali, ma come un’avventura umana fatta di errori e intuizioni, di rivalità e collaborazioni, di ostinazione e stupore.
La prefazione di Giuseppe Mussardo rafforza questa impressione, collocando il libro in una tradizione di testi che non vogliono insegnare perentoriamente ma piuttosto invitare a guardare. Non si tratta di un manuale, non è un corso accelerato di fisica, ma un invito a rallentare, ad ascoltare la voce delle idee, a considerare la scienza come parte integrante della cultura. La fisica non è qui separata dalle altre forme del sapere, ma dialoga con la filosofia, con la letteratura, con la storia, perché in fondo l’impresa scientifica non è mai stata isolata, bensì intrecciata con i grandi interrogativi che ogni epoca si è posta.
Leggendo queste pagine si ha spesso la sensazione di muoversi tra due mondi: da una parte la concretezza dei modelli matematici e degli esperimenti, dall’altra la leggerezza di racconti che hanno il passo del romanzo intellettuale. Non si impara soltanto che cosa sia l’entropia o in che senso la relatività abbia trasformato lo spazio e il tempo, ma si entra in contatto con il contesto umano e culturale che ha reso possibili quelle rivoluzioni. È questo equilibrio che rende A spasso nella fisica moderna un libro raro: sa parlare di scienza senza ridurla a intrattenimento e senza rinchiuderla in una torre d’avorio.
Quanto al pubblico, non si tratta di una lettura destinata esclusivamente agli specialisti. Certo, non è un testo da divorare in una sera e richiede la disponibilità a seguire concetti che non sempre possono essere ridotti a una metafora. Ma è perfetto per chi, pur non avendo una formazione scientifica, ha la curiosità di capire davvero e la pazienza di concedersi il tempo necessario. È indicato per gli studenti universitari che desiderano una visione d’insieme non schematica, per gli insegnanti che cercano nuove vie per raccontare la fisica in classe, per i lettori che hanno già affrontato altri libri divulgativi e ora vogliono spingersi oltre le semplificazioni. È un libro che accompagna, che stimola a fare collegamenti, che invita a riprendere in mano altre fonti, che forse lascia più domande che risposte, ma domande più ricche e più stimolanti.
Alla fine della lettura ciò che rimane non è solo un bagaglio di nozioni, ma una nuova consapevolezza. Si scopre che la fisica non è una collezione di verità definitive, ma un linguaggio in continua evoluzione, che parla del mondo e di noi. E che la sua forza non sta soltanto nel prevedere fenomeni o nel costruire tecnologie, ma nel farci pensare, nel costringerci a immaginare l’invisibile, nel ricordarci che la conoscenza è sempre un cammino, spesso tortuoso, ma proprio per questo capace di aprire orizzonti inattesi. A spasso nella fisica moderna è dunque molto più di un saggio scientifico: è un invito culturale e intellettuale, un invito a prendersi il tempo di guardare la scienza come parte della vita e a lasciarsi sorprendere dalla sua inesauribile capacità di raccontare il reale.
Alcune note su Massimo Cencini
Massimo Cencini è ricercatore all’Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, si interessa di caos e complessità nei sistemi dinamici, di turbolenza e trasporto nei fluidi.
Alcune note su Andrea Puglisi
Andrea Puglisi è ricercatore all’Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, si interessa di meccanica statistica di non-equilibrio con applicazioni ai materiali granulari e alla biofisica.
Alcune note su Davide Vergni
Davide Vergni è ricercatore all’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si occupa di matematica applicata, dai processi dinamici su network biologici alla gestione del debito pubblico.
Alcune note su Angelo Vulpiani
Angelo Vulpiani è professore di Fisica teorica al Dipartimento di Fisica di Sapienza Università di Roma, si occupa di caos e complessità nei sistemi dinamici, di meccanica statistica del non equilibrio e dei sistemi disordinati, di turbolenza nei fluidi.
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