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RECENSIONE: Affamata (Melissa Broder)




Autore: Melissa Broder

Traduttore: Chiara Manfrinato

Editore: NN Editore, 2023

Pagine: 288

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 18.00 (cartaceo), € 8.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Rachel ha venticinque anni, vive a Los Angeles e soffre di un disturbo alimentare: calcola ossessivamente le calorie, cerca di ignorare la fame e trae un piacere quasi erotico dai pochi cibi che si concede. Lavora per un noto agente dello spettacolo, ogni giovedì sera si esibisce come stand-up comedian e si nasconde dalla madre, anaffettiva e dominante. Rachel usa la solitudine come scudo contro le relazioni e le tentazioni, finché un giorno, nella gelateria dove consuma di nascosto uno yogurt ipocalorico, incontra Miriam, la nuova commessa. Miriam è l’opposto di Rachel: un tripudio di curve e morbidezze, il trionfo dell’abbondanza sulla privazione. Le due ragazze si innamorano, si esplorano attraverso il cibo che consumano insieme, si riconoscono nei corpi che traboccano di piacere. L’amore innesca una rivoluzione nella vita di Rachel, che però dovrà fare i conti con la famiglia ebrea ortodossa di Miriam e con le ipocrisie del suo ambiente di lavoro. Serrato, impetuoso e provocatorio, "Affamata" parla di sensi e appetiti: di sesso, di cibo e di ossessioni. Con una lingua ironica e sensuale, Melissa Broder rivela che per sfuggire all’infelicità l’unica strada è tornare a se stesse, affrontando il rischio di non essere conformi e la vertigine del desiderio.


Recensione

Questo romanzo è, a vari intervalli, sexy, esilarante, disgustoso, straziante e profondamente riconoscibile. In modo particolare lo storia colpisce per l’ironia con cui la protagonista la racconta, soffermandosi soprattutto sulla sua ossessione per la magrezza, sul rapporto con sua madre e sulle sue performance erotiche, descritte con impressionante dovizia di particolari.


Rachel, la protagonista, è una giovane donna con un disturbo alimentare che trova la sua salvezza tra le braccia di una coetanea ebrea ortodossa che lavora in una gelateria.


Quando la mattina si alza dal letto, la giovane donna sputa la gomma alla nicotina che ha masticato tutta la notte e subito ne mette in bocca un’altra. Questa è la sua colazione e non si concede altro almeno fino a metà mattinata quando sgranocchia una barretta dietetica seduta alla scrivania del suo ufficio. La mastica il più lentamente possibile affinché la sensazione di sazietà duri fino all’ora di pranzo.


Rachel ha venticinque anni, lavora nell’ufficio di un agente dello spettacolo a Los Angeles e conta ogni caloria che ingurgita, così come le ore che la separano dai miseri pasti che si concede.


La routine di Rachel è scandita da alcuni irrinunciabili appuntamenti. Prima di tutto quello con la palestra, che frequenta tutti i giorni, poi quello con lo show di cabaret nel quale si esibisce ogni giovedì sera, facendo ridere il pubblico. Infine l'appuntamento più atteso, quello con Yo!Good, un locale che serve frozen yogurt ipocalorici e nel quale si intrufola furtiva durante le pause pranzo.


In questo locale la ragazza conosce Mirian, nuova commessa bionda e obesa, espansiva e invadente che esagera con le porzioni di yogurt e insiste affinché la cliente provi questo o quell’altro topping, mettendola a disagio.


Il modo di fare aggressivo e l’apparente noncuranza di Miriam nei confronti delle abbuffate, convincono Rachel dapprima a provare un frozen yogurt più calorico, poi a condividere con la commessa una cena cinese, finché la protagonista comincia a mangiare come mai prima d’ora. All’aumentare dell’appetito, aumenta anche il desiderio sessuale. Rachel è in balia dell’erotismo, passa da fantasie sessuali a dir poco freudiane in cui è coinvolto il rapporto con sua madre, a scenari in cui immagina di fare sesso con donne che mangia, morde, lecca, penetra, fa bagnare, ne annusa gli odori, ne assaggia gli umori e le secrezioni.


Un romanzo, questo, che tocca tanti temi importanti. Oltre al disturbo dell’anoressia nervosa, anche la scoperta della propria sessualità, i paradossi della religione. Una storia che mette in luce le diverse sfumature del desiderio che si trasforma in ossessione: per il cibo, per il corpo, per il sesso.


La protagonista e voce narrante si mette completamente a nudo, raccontandoci tutto di getto e senza alcun timore di intaccare la sensibilità del lettore.


Consiglio questo romanzo a tutti coloro che cercano una storia travolgente che spinge il lettore fino all'ultima pagina senza essere mai sazio.


 

Alcune note su Melissa Broder

Melissa Broder è un’autrice americana di romanzi, racconti, saggi e poesie, selezionate dal Center For Fiction First Novel Prize e dal Women’s Prize For Fiction. Collabora con The New York Times, Elle e The Cut. Vive a Los Angeles.


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