top of page

RECENSIONE: Il Manuale del Mago Modesto per sopravvivere nell'Inghilterra medievale (Brandon Sanderson)

Aggiornamento: 1 nov


ree

ree

Autore: Brandon Sanderson

Traduttore: Gabriele Giorgi

Editore: Mondadori, 2025

Pagine: 456

Genere: Narrativa straniera, Fantasy

Prezzo: € 22.00 (cartaceo), € 13.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook



Trama

Un uomo si sveglia all'interno di un cerchio di erba bruciata in un campo, abbigliato con tunica e mantello; attorno a lui, un bosco, edifici col tetto di paglia e una fortificazione. È forse un cosplayer? O il visitatore di un parco a tema? Non lo sa. Non sa come si chiama, da dove viene e perché è lì, in quella che sembra proprio l'Inghilterra medievale. O è l'Inghilterra medievale! Inseguito da viaggiatori provenienti dalla sua stessa dimensione, per salvarsi deve recuperare la memoria, trovare alleati tra gli abitanti di quel mondo e forse anche fidarsi delle loro credenze superstiziose. L'unico aiuto dal "mondo reale" doveva essere un libro intitolato Il Manuale del Mago Modesto per sopravvivere nell'Inghilterra medievale; peccato che sia andato distrutto nel trasferimento. Ne rimangono solo pochi frammenti che lo portano a comprendere cosa gli stia succedendo: basteranno a indicargli la via per sopravvivere?


Recensione

Brandon Sanderson, conosciuto per le sue intricate architetture narrative e i suoi universi coerenti e ricchi di dettagli, con questo "Manuale" compie un passo laterale, ma non meno ambizioso, nella sua produzione letteraria. Abbandonati i mondi eroici e le cosmologie del Cosmere, Sanderson sceglie qui di giocare con la storia, l’ironia e la filosofia della sopravvivenza. Il risultato è un libro che sorprende per tono, struttura e profondità nascosta sotto una superficie di leggerezza.


L’opera si presenta, come suggerisce il titolo, sotto forma di un finto manuale pratico: un vademecum per maghi sprovvisti di poteri straordinari, costretti a cavarsela in un’Inghilterra medievale che non ha nulla di fiabesco. Lontana dalle leggende cavalleresche, questa Inghilterra è fangosa, diffidente, spesso brutale, un mondo in cui la superstizione prevale sulla ragione e la magia è vista più come una minaccia che come un dono. Il protagonista, un incantatore dalle capacità limitate ma dotato di grande ingegno, cerca di sopravvivere tra contadini sospettosi, inquisitori zelanti e nobili pronti a sfruttare chiunque.


Sanderson gioca abilmente con i cliché del fantasy classico: al posto del "prescelto" o dell’eroe destinato a salvare il mondo, ci offre un uomo comune, ironico, prudente, consapevole dei propri limiti. È un mago che si definisce "modesto" non solo per mancanza di potere, ma per un’attitudine esistenziale: quella di chi sa che la saggezza, a volte, consiste nel non cercare la grandezza. Questa inversione del paradigma eroico è uno degli aspetti più affascinanti del romanzo.


Il romanzo parte da un’idea semplice, ma intrigante: un uomo si risveglia in un campo, al centro di un cerchio d’erba bruciata. Indossa una tunica e un mantello, ma non sa chi sia, né come sia arrivato lì. Attorno a lui, un paesaggio che sembra appartenere all’Inghilterra medievale. Un mondo di villaggi, castelli, foreste e superstizioni.


Ben presto il protagonista capisce di non trovarsi nel proprio tempo né nel proprio mondo. Ricordi confusi gli suggeriscono che appartiene a un’altra realtà, forse una più moderna o tecnologica. Per orientarsi, possiede solo i frammenti di un libro misterioso: Il manuale del mago modesto per sopravvivere nell’Inghilterra medievale. Questo testo, o meglio ciò che ne resta, diventa la sua unica guida. Ogni pagina superstite contiene un consiglio, un ammonimento, o un indizio su come muoversi in un’epoca in cui la magia è temuta, la Chiesa domina e la differenza equivale a colpa.


Sanderson costruisce il romanzo come un viaggio di scoperta e adattamento. L’uomo, spacciatosi per un "mago modesto" per sopravvivere tra contadini, nobili e inquisitori, deve imparare a cavarsela in un mondo che non perdona l’ignoranza. Gli abitanti medievali vedono in lui un essere sospetto, eppure la sua conoscenza, residuo della civiltà da cui proviene, gli permette di ottenere vantaggi inattesi. Il contrasto tra il sapere moderno e la mentalità medievale genera molte situazioni ironiche, ma anche momenti di profonda riflessione sulla natura del potere e del progresso.


Lo stile dell'autore, in questo romanzo, è più leggero e autoironico del solito. Il tono alterna momenti di suspense a passaggi quasi umoristici, nei quali lo scrittore sembra divertirsi a parodiare i cliché del fantasy classico. Tuttavia, dietro l’umorismo si nasconde una storia sulla perdita d’identità e sul bisogno di adattarsi. Il protagonista, costretto a vivere in un mondo che non comprende, si trova a riflettere sul significato stesso della conoscenza: quanto vale sapere, se nessuno intorno a te può crederti?


Pur essendo meno monumentale dei suoi cicli più noti, questo romanzo non manca di profondità. Sanderson gioca con i generi fantasy, romanzo storico, commedia di sopravvivenza, per costruire una storia che parla della resilienza e dell’ingegno umano. La "magia", in questo contesto, non è potere o spettacolo: è capacità di adattamento, curiosità, volontà di capire.


Il ritmo del racconto è ben bilanciato: alterna capitoli di tensione a momenti di introspezione. Nel complesso, l’esperienza di lettura è quella di un’avventura ricca di ironia e mistero, ma anche di intelligenza e sensibilità.


Questo libro è consigliato a chi ama il fantasy, ma cerca qualcosa di originale, lontano dai soliti schemi epici e apprezza i romanzi che mescolano ironia, avventura e riflessione.



Alcune note su Brandon Sanderson

Brandon Sanderson è cresciuto a Lincoln, in Nebraska. Vive nello Utah con la moglie e i figli e insegna scrittura creativa alla Brigham Young University. È l'autore di bestseller come la trilogia di Mistborn e relativi seguiti (La legge delle lande, Le Ombre Residue, Le Fasce del Lutto e Il Metallo perduto), i romanzi delle "Cronache della Folgoluce" (La via dei re, Parole di luce, Giuramento, Il ritmo della guerra e Vento e verità) e molti altri. È stato scelto per completare la serie della "Ruota del tempo" di Robert Jordan.


Commenti


©2020 di Dalla carta allo schermo.

bottom of page