RECENSIONE: Il massacro del Circeo. 29-30 settembre 1975 (Ilaria Amenta, Laura Ballestrazzi, Iacopo Benevieri, Luca Marchetti, Paolo Mattera, Lorenzo Desirò)
- Dalla carta allo schermo
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Autore: Ilaria Amenta, Laura Ballestrazzi, Iacopo Benevieri, Luca Marchetti, Paolo Mattera
Editore: tab Edizioni, 2025
Pagine: 138
Genere: Saggi, Società, Criminologia
Prezzo: € 15.00 (cartaceo), € 9.00 (ebook)
Acquista sito editore: https://www.tabedizioni.it/shop/product/il-massacro-del-circeo-1798
Trama
Esterno giorno, promontorio del Circeo. Una 127 bianca si ferma davanti al cancello di una villa. A bordo ci sono Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, due adolescenti affamate di vita e di nuove esperienze. Non sanno ancora che i ragazzi gentili e ben vestiti sui sedili anteriori le hanno invitate a una festa che non si svolgerà mai, con l’intenzione di rapirle, seviziarle e ucciderle senza pietà.
Inizia così, con un cancello nero che si richiude alle loro spalle, una vicenda che ha inciso una ferita nella società italiana e una cicatrice nel linguaggio, nel diritto e nell’immaginario collettivo. Ma quali fattori hanno portato al massacro del Circeo? In quale contesto sono maturati i profili dei carnefici? Chi erano Rosaria e Donatella prima di varcare quel cancello? Questo saggio corale, come una serie tv, racconta in sei episodi i retroscena e gli snodi cruciali di un delitto che, dopo cinquant’anni, continua a essere tragicamente attuale.
Recensione
Questo libro è un saggio corale, lucido e profondo, che ripercorre una delle pagine più buie della cronaca italiana e la trasforma in un’occasione di riflessione collettiva sulla violenza, il potere e la memoria.
La narrazione prende le mosse da quella tragica notte del 1975, quando tre giovani uomini appartenenti alla borghesia romana sequestrarono due ragazze, Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, trascinandole in una villa al Circeo. Quello che seguì fu un massacro tanto efferato quanto emblematico di un’epoca in cui la violenza di genere si intrecciava con l’arroganza di classe e l’impunità sociale.
Gli autori , con un approccio documentato ma mai distaccato, riescono a restituire i fatti nella loro crudezza, senza cedere al sensazionalismo. La scrittura è asciutta, precisa, ma capace di farsi emozione quando il racconto lo richiede. Si percepisce un profondo rispetto per le vittime e una volontà di restituire loro la dignità negata dalla cronaca e dal tempo.
Uno degli aspetti più interessanti del libro è la capacità di andare oltre la semplice ricostruzione giudiziaria. Il massacro del Circeo viene analizzato come specchio di una società attraversata da contraddizioni: da un lato il boom economico e il mito della modernità, dall’altro un sostrato di sessismo, violenza e classismo che trovò in quel delitto una tragica espressione.
Il testo mette in luce come i colpevoli, cresciuti in ambienti privilegiati, abbiano agito nella convinzione di poter esercitare dominio e possesso senza conseguenze: un potere che nasceva da un contesto culturale e politico ben preciso, non da un caso isolato.
Il merito più grande di questo volume è la sua dimensione civile. Il massacro del Circeo non chiede solo di ricordare, ma di capire. Chiede al lettore di interrogarsi su quanto la violenza di genere, oggi, continui a trovare radici nelle stesse dinamiche di potere, silenzio e complicità. È un testo che non si limita a descrivere un evento, ma ci obbliga a riflettere sul nostro presente.
La struttura del libro – divisa in sezioni tematiche – permette di affrontare il caso da più prospettive: quella storica, sociologica, mediatica e culturale. Si passa dal racconto dei fatti alle reazioni dell’opinione pubblica, dalle implicazioni giudiziarie all’eredità simbolica che il caso ha lasciato nell’immaginario collettivo. Ne emerge un ritratto nitido dell’Italia degli anni Settanta, ma anche di un Paese che, in molti aspetti, non ha ancora fatto davvero i conti con quella storia.
La scrittura è scorrevole, priva di tecnicismi, ma densa di significato. Ogni capitolo è costruito per guidare il lettore dentro la complessità di un caso che va ben oltre la cronaca nera: diventa analisi culturale, memoria viva, invito alla responsabilità.
Un libro per chi crede che leggere serva a comprendere e non solo a sapere .È consigliato a chi ama la saggistica civile e la storia contemporanea, a chi studia o si interessa di tematiche di genere, sociologia e diritti umani. Ma anche a chi, semplicemente, sente il bisogno di dare un nome e un senso alla violenza, di comprendere come la memoria possa trasformarsi in consapevolezza.
Alcune note su Ilaria Amenta
Ilaria Amenta, nata e cresciuta a Roma, una laurea in giurisprudenza, giornalista professionista dal 1997, nel 2000 entra nella grande famiglia di Radio 1. Appassionata di viaggi e di libri, si è occupata di economia, società e costume, cronaca, e ha curato e condotto programmi di attualità: Gioco a premier, la trasmissione che ha seguito la nascita del primo governo Conte, Obiettivo Radio 1, un focus su immigrazione cronaca e tecnologia, Centocittà, una finestra sul territorio in onda nel periodo della pandemia. Attualmente lavora al «Giornale Radio». È autrice di Io sono l'uomo nero (Rai Libri, 2023), nel quale racconta la storia di Angelo Izzo attraverso documenti inediti.
Alcune note su Laura Ballestrazzi
Laura Ballestrazzi nata nel 1990, si è laureata in storia contemporanea presso l’Università di Modena e Reggio Emilia ed è dottoranda di ricerca in storia del cristianesimo. Ha conseguito il master in comunicazione storica presso l’Università Roma Tre. Ha lavorato per la Cineteca di Bologna, per la Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I e per la Rai.
Alcune note su Iacopo Benevieri
Iacopo Benevieri è avvocato penalista del Foro di Roma e responsabile della Commissione sulla Linguistica Giudiziaria dell’Unione delle Camere Penali Italiane. Si occupa del linguaggio come strumento di attuazione di diritti e di esercizio di poteri nel processo, argomento di cui scrive su numerose riviste giuridiche e di cui tratta come relatore in convegni e corsi di aggiornamento professionale.
Alcune note su Luca Marchetti
Luca Marchetti è nati nel1989, si è laureato in storia contemporanea all’Università Sapienza di Roma e si è specializzato in Public History conseguendo il master in comunicazione storica presso l’Università Roma Tre. Dal 2017 è collaboratore Rai e dal 2019 è consulente scientifico di società di produzione televisive e cinematografiche.
Alcune note su Paolo Mattera
Paolo Mattera insegna storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Roma Tre. Tra le sue ultime pubblicazioni: L'ombre de la Guerre froide (L'Harmattan 2017) e Il conflitto ben temperato. Le assicurazioni sociali in Francia negli anni Venti, tra riforme e lotta politica (Rubbettino 2018).
Alcune note su Lorenzo Desirò
Lorenzo Desirò è nato nel 1987, lavora nell’ambito della comunicazione istituzionale. Laureato in editoria e scrittura all'Università Sapienza di Roma, ha conseguito il master in comunicazione storica presso l'Università Roma Tre. Collabora con case editrici e partecipa a diversi progetti editoriali; ha contribuito al volume 11 settembre... C'era una volta in America. Vent'anni di mass media e terrorismo raccontati da giovani storici (Round Robin 2021).
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