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RECENSIONE: Umani. Come, perché, da quanto tempo e fino a quando? (Vittorio Gallese, Ugo Morelli)


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Autore: Vittorio Gallese, Ugo Morelli

Editore: Raffaello Cortina Editore, 2025

Pagine: 176

Genere: Saggi, Scienza

Prezzo:  € 19.00

Acquista: Libro



Trama

Siamo immersi in una realtà dove tutto è diventato vicino e accessibile, ma continuiamo a chiederci chi siamo, chi sono gli esseri umani… Abbiamo cercato le risposte che le scienze della vita ci mettono a disposizione e le abbiamo raccontate capitolo per capitolo, per trovare insieme una via da percorrere. Potremo scoprire così che è la relazione con le altre e gli altri che ci fa diventare quello che siamo; che siamo wired to be social, cioè condividui, e che il nostro corpo e le nostre emozioni sono alla base della capacità di conoscere noi stessi, conoscere il mondo e vivere insieme. Potremo raggiungere la consapevolezza e assumerci la responsabilità di essere parte della vita sul pianeta che ci ospita, e dimostrare che siamo capaci di tutta la creatività e la bellezza necessarie per costruire un mondo migliore. Età di lettura: da 12 anni.


Recensione

Che cosa significa essere umani? È la domanda che attraversa da sempre la filosofia, la scienza e l’arte, ma che oggi, forse più che mai, sentiamo urgente. È da qui che parte questo libro, un testo che intreccia saperi diversi, neuroscienze, psicologia, filosofia, antropologia, per raccontare chi siamo, come siamo diventati ciò che siamo e in che direzione potremmo andare.


Fin dalle prime pagine si capisce che non si tratta di un saggio accademico, ma di un viaggio di pensiero. Gli autori non offrono teorie rigide o risposte definitive: propongono piuttosto una serie di domande aperte, capaci di risvegliare curiosità e consapevolezza. È un libro che si legge come una conversazione: tra scienza e umanesimo, tra corpo e mente, tra l’io e il noi.


La tesi di fondo è chiara: l’essere umano non è un individuo isolato, ma una creatura relazionale. Diventiamo persone solo attraverso gli altri, nelle relazioni che ci costruiscono, negli scambi che ci modellano. “È la relazione con le altre e gli altri che ci fa diventare quello che siamo”, scrivono Gallese e Morelli, ricordandoci quanto la nostra identità sia sempre un dialogo. Non c’è un “io” senza un “noi”. L’idea, radicata anche nelle ricerche neuroscientifiche di Gallese, è che la nostra mente sia “incarnata” e “interattiva”: ogni emozione, ogni pensiero nasce dal corpo, dall’esperienza vissuta, dalla connessione con gli altri.


Nel libro questa prospettiva prende forma in modo semplice ma mai banale. Gli autori raccontano come le emozioni siano, prima di tutto, forme di conoscenza: modi di entrare in contatto con il mondo e con noi stessi. Attraverso ciò che sentiamo, impariamo a capire, a riconoscere, a costruire significato. In un passaggio molto intenso, spiegano che l’empatia non è un gesto volontario o morale, ma un fatto biologico, una predisposizione radicata nel nostro cervello. I neuroni specchio, scoperti proprio da Gallese, mostrano come siamo programmati per comprendere gli altri “dal di dentro”, attraverso la risonanza dei gesti e delle emozioni. È un’idea potente, che restituisce un’immagine dell’essere umano come essere naturalmente solidale, cooperativo, predisposto alla condivisione.


Ma Umani non si ferma alla biologia. L’altro grande asse del libro è la dimensione culturale e simbolica. Morelli, con il suo sguardo di psicologo e studioso dei processi creativi, ci invita a riflettere su quanto l’immaginazione, la narrazione e la finzione siano parte integrante dell’esperienza umana. Non solo strumenti di evasione, ma capacità fondamentali per costruire il mondo, per progettare il futuro, per dare senso al tempo. Essere umani significa anche saper immaginare, prevedere, inventare possibilità.


Il tempo, infatti, è una delle parole chiave del libro. “Da quanto tempo” e “fino a quando” sono le due domande che incorniciano la nostra esistenza di specie e di individui. Gli autori ci riportano alle origini dell’umanità, al momento in cui la cooperazione, il linguaggio e la capacità di condividere significati hanno permesso la nostra sopravvivenza. Ma poi ci proiettano in avanti, chiedendosi – e chiedendoci – fino a quando riusciremo a restare umani, nel senso pieno del termine. In un mondo attraversato da crisi ambientali, tecnologiche e sociali, la nostra stessa umanità sembra una conquista fragile.


Il messaggio del libro non è però pessimista. Al contrario, Gallese e Morelli ci invitano a riconoscere le nostre vulnerabilità come fonte di forza. L’essere umano è imperfetto, ma proprio per questo è creativo. È un essere che sbaglia, si emoziona, si contraddice, ma continua a cercare senso. Ed è nella relazione con l’altro che può ritrovare equilibrio e futuro. Il “noi” diventa la chiave per ripensare l’etica, l’educazione, la politica, la convivenza.


Le illustrazioni di Valentina Gottardi accompagnano il testo con delicatezza, rendendo visibili i concetti, alleggerendo la densità delle pagine e offrendo spazi di pausa e contemplazione. Non sono semplici ornamenti: sono parte integrante del discorso, come se il disegno servisse a dire ciò che le parole da sole non bastano a esprimere.


Lo stile di scrittura è limpido e inclusivo. Gli autori sanno tradurre idee complesse in un linguaggio accessibile, adatto anche ai lettori più giovani. Non mancano passaggi più densi, ma il ritmo del libro resta scorrevole, quasi dialogico. Ogni capitolo apre un tema e lo lascia risuonare, senza forzare il lettore in una direzione precisa. È un testo da leggere lentamente, magari tornando indietro, sottolineando, riflettendo.


In alcuni momenti si avverte che la vastità degli argomenti non permette un approfondimento pieno di ogni tema. Si passa dalle neuroscienze all’etica, dalla biologia alla filosofia, con un respiro ampio che a volte rischia di sacrificare il dettaglio. Ma questo non è un difetto, bensì una scelta consapevole: Umani non è un trattato, è un percorso. Un libro che vuole far pensare, non chiudere le domande.


Ciò che resta, dopo la lettura, è un senso di riconnessione. Con se stessi, con gli altri, con il mondo. Gallese e Morelli ci ricordano che la nostra identità non si costruisce nell’isolamento ma nel contatto; che conoscere significa anche sentire; che la cura, l’ascolto, la responsabilità non sono virtù marginali, ma il cuore stesso di ciò che siamo.


È un libro che invita a riscoprire la bellezza di essere umani nel senso più pieno e fragile del termine.


Un testo consigliato a chi ama i libri che uniscono scienza e filosofia, a chi cerca riflessioni profonde ma accessibili sul senso dell’esistenza, sull’empatia, sull’identità e sulla relazione. È perfetto per insegnanti, educatori e genitori che vogliono aprire dialoghi autentici con i più giovani, ma anche per lettori curiosi, desiderosi di capire un po’ di più se stessi e il mondo in cui vivono.


È un volume prezioso per adolescenti e giovani adulti, dai dodici anni in su, ma non meno per gli adulti che hanno voglia di interrogarsi. Un libro da leggere, da rileggere e da condividere, perché essere umani, alla fine, è proprio questo: capire insieme.



Alcune note su Vittorio Gallese

Vittorio Gallese, uno dei più autorevoli neuroscienziati del nostro tempo, ha fatto parte del gruppo che nel 1992 ha individuato i “neuroni specchio”, la scoperta italiana più citata nella letteratura internazionale. Insegna Fisiologia all’Università di Parma e nel 2013 la Società psicoanalitica italiana gli ha assegnato il premio Musatti. Nelle edizioni Raffaello Cortina Editore ha pubblicato La nascita della intersoggettività (con M. Ammaniti, 2014), Lo schermo empatico (con M. Guerra, 2015), Cosa significa essere umani (con U. Morelli, 2024), e Oltre la tecnofobia (con S. Moriggi e P.C. Rivoltella, 2025).


Alcune note su Ugo Morelli

Ugo Morelli, saggista e psicologo italiano, studioso di scienze cognitive, ha insegnato Psicologia del lavoro presso l’Università degli Studi di Bergamo e attualmente insegna Scienze cognitive applicate presso l’Università Federico II di Napoli. Nelle edizioni Raffaello Cortina Editore ha pubblicato Incertezza e organizzazione (2009), Contro l'indifferenza (2013), e Cosa significa essere umani (con V. Gallese, 2024).


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