Autore: Antonella Forte
Editore: Piemme, 2023
Pagine: 400
Genere: Narrativa italiana, Narrativa storica
Prezzo: € 18.90 (cartaceo), € 9.99 (ebook)
Acquista sito editore: https://www.edizpiemme.it/libri/la-strega-di-triora/
Trama
Ottobre, 1587. A Triora, fiorente cittadina dell'entroterra di Imperia, si apre il processo dell'Inquisizione, uno dei più conosciuti della storia italiana. La città, da sempre granaio della Repubblica di Genova, è stata schiacciata negli ultimi due anni da una terribile carestia, che ha provocato miseria e fame in tutta la Valle Argentina. I potenti sono in cerca dei colpevoli e la drammatica situazione viene attribuita alle streghe. Dopo la cacciata del vicario Del Pozzo, giunge in città il commissario Giulio De Scribani, inviato da Genova per estirpare la stregoneria. È un tempo di terrore, di persecuzioni e sofferenze: molte donne sono denunciate, arrestate e torturate, alcune uccise, altre costrette a vivere braccate e nascoste. Quelle stesse donne, alle quali erano stati offerti doni e gratitudine per la loro attività di guaritrici, ora sono oggetto di delazioni e di crudeltà mai viste. Ma chi sono le streghe di Triora? Donne di ogni estrazione e provenienza, unite da un antico patto di fiducia, aiuto e solidarietà reciproca: tra loro si chiamano Sorelle e conoscono a fondo gli utilizzi medicinali delle erbe, percepiscono lo spirito della Natura e s'incontrano di notte, nel bosco, intorno al grande noce. Tra le loro fila si staglia, carismatica e intensa, la figura di Franchetta Borrelli, nota guaritrice e Sorella Anziana. Salva inizialmente grazie alla sua ricchezza, viene catturata e torturata dal De Scribani. Nei tragici giorni della sua reclusione, Franchetta ripercorre la propria vita e prende decisioni che segnano il suo destino per sempre.
Recensione
Se si lascia l’autostrada Genova-Ventimiglia e ci si avventura nell'interno verso le alte montagne liguri, si scopre un mondo incantevole, popolato di antichi borghi arroccati su alte rupi, profondi canyon attraversati da impetuosi torrenti e foreste impenetrabili. Sono tante le località che da sole meriterebbero il viaggio: Badalucco, Montalto Ligure, Agaggio, Molini, per citarne qualcuna. C’è, tuttavia, un piccolo e remoto borgo che da sempre attira molti curiosi e amanti del brivido, Triora.
Triora è un comune di meno di 400 abitanti, posizionato su un'altura a 800 metri sul livello del mare Il borgo ha una storia molto antica e prestigiosa, poiché è stato sotto il controllo diretto della Repubblica di Genova dal 1267.
Nonostante l’indiscusso fascino del borgo e svariati luoghi di elevato interesse storico e culturale, è ben altro ad attirare qui molta gente, qualcosa di sinistro che arriva da un lontano passato. Triora è anche detta la “Salem italiana" infatti tra il 1587 e il 1589 si svolse il processo alle streghe.
Questo romanzo è un omaggio alle vittime di Triora e, per estensione, a tutte le vittime passate di simili processi, con un occhio di riguardo per quelle donne da sempre individuate come capri espiatori, sacrificabili in nome del rigore e della diffidenza per il diverso. La congrega di guaritrici di Triora, quelle donne che detengono antichi saperi sulle erbe e i medicamenti, sono le prime a cadere vittima di accuse, sospetti e violenze, seguite a ruota proprio dalle loro accusatrici, in un macabro monito che in circostanze avverse alimentate dalla rabbia e la paura nessuno è al sicuro.
Con un linguaggio semplice e diretto, questo libro storico vuole mettere in evidenza la storia dimenticata di Franchetta Borrelli, nota guaritrice e donna carismatica, che decise di non piegarsi al sistema e lottò per difendere le sue compagne e la propria integrità.
Una storia che si legge d’un fiato, emotivamente carica e intensa, ma a cui non manca qualche difetto, primo tra tutti una certa propensione all’espediente dell’esposizione usato, in certi momenti, in modo poco credibile, con personaggi informati sugli eventi a livelli che rasentano l’onniscienza. Per quanto riguarda i personaggi, sembra prevalere un certo “appiattimento” caratteriale, con gli antagonisti che sono esseri spregevoli senza alcuna possibilità di redenzione, con tratti quasi macchiettistici, mentre la maggior parte delle guaritrici, in primis la protagonista, sono pressoché prive di qualsivoglia difetto, trascurabile o comunque fuori dal comune quando presente, ergendosi come bussole morali della narrazione. In ogni caso, nel complesso si ha davanti una lettura godibile e avvincente, testamento di figure femminili la cui forza ha attraversato il tempo e la storia.
Consiglio questo romanzo a chi vuole conoscere un pezzo di storia italiana e scoprire che i processi alle streghe fanno parte anche del nostro passato.
Alcune note su Antonella Forte
Antonella Forte è laureata in Lingue e Letterature straniere all'Università Statale di Milano, ha lavorato per tanti anni in pubblicità. Un'improvvisa svolta personale le ha fatto cambiare strada e abbandonare la professione per dedicarsi a nuovi interessi e antiche passioni. Ora pratica e insegna yoga, legge e scrive. La strega di Triora è il suo primo romanzo e racconta una storia vera che proviene dai luoghi di origine della famiglia di suo marito, la Valle Argentina, e, forse, anche direttamente da Franchetta Borrelli.
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