top of page

RECENSIONE: Larry sedia a dondolo (Filippo Strumia)




Autore: Filippo Strumia

Editore: Elliot, 2022

Pagine: 64

Genere: Narrativa italiana, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 7.00

Acquista: Libro


 

Trama

Il 2 luglio del 1982 Lawrence Richard Walters, un camionista americano, decollò dal giardino della sua casa in California su una sedia a dondolo appesa a palloncini gonfiati con l'elio. Equipaggiato con panini, birre, una radio e un fucile, Larry prevedeva di alzarsi per una decina di metri, sgranocchiare qualcosa, bere un paio di birre, quindi sparare ai palloncini e posarsi dolcemente al suolo. Sbagliò i calcoli e si ritrovò a 4.600 metri di quota, tremando dal freddo e ostruendo il corridoio di avvicinamento all'aeroporto di Los Angeles. Riuscì comunque a sparare ai palloncini e, dopo una rocambolesca discesa, si posò a terra senza un graffio. Quell'esperienza estrema e sublime cambiò la sua vita. Smise di fare il camionista, divenne un personaggio pubblico, invitato da molte radio e tv, ma alla fine restò senza un soldo. Impiegò il suo tempo camminando in montagna e si offrì come volontario del servizio forestale degli Stati Uniti. Durante l'ultima camminata nei boschi, si tolse la vita sparandosi al cuore. La sua vicenda però non smette di affascinare chi ne viene a conoscenza e a lui Filippo Strumia ha dedicato questo divertito quanto struggente omaggio letterario.


Recensione

Siamo negli anni '80 e in un paese al di là dell'oceano, nei sobborghi di una grandissima città, vive Larry.


Fin da bambino, il nostro protagonista, ha la testa piena di sogni. Tra i tanti, Larry, ne ha uno più grande di tutti: sogna di librarsi nell'aria e volare libero tra le nuvole e i falchi. Vuole realizzarlo a tutti i costi.


Larry, fin da piccolo, mette da parte i pochi centesimi che la mamma gli dona in cambio di alcuni lavori domestici con la certezza che un giorno sarebbe riuscito a staccarsi da terra per lanciarsi verso il cielo.


Crescendo, complice la lettura di libri e la visione di film, il sogno prende una forma razionale: fare il pilota, senza alcun dubbio.


Ognuno però, suo malgrado, lascia l'infanzia e si ritrova immerso nella crudezza della vita di adulto. Ben di rado vi trovano posto i sogni del bambino, che pure continua a vivere in qualche angolo della mente, pronto a farsi ascoltare. Nel caso di Larry, ci pensa la natura, in modo particolarmente crudele e perentorio, a inchiodarlo a terra. La sua vista, che lo ha costretto a portare spessi occhiali sin da quando era piccolo, si rivela troppo compromessa e, purtroppo, non gli consente di ottenere un brevetto che lo abilita a pilotare qualunque macchina volante costruita dall'uomo. Il destino spesso infierisce sulle sue vittime, così riserva per Larry anche una beffa crudele: lo fa vivere non lontano da uno dei più grandi e trafficati aeroporti del mondo. Così, ogni giorno, mentre ozia in giardino o rientra dal suo noioso lavoro, è costretto a guardare decine di aeroplani passargli sopra la testa, urlando a pieni motori mentre si arrampicano verso quel cielo che a lui è proibito.


Vi è un limite a ciò che un uomo, anche il più mite e paziente, può sopportare, e per Larry quel limite viene superato un giorno apparentemente qualunque, all’inizio di primavera del 1982.


Non vi è alcuna precisa causa scatenante. Forse l'ennesimo aeroplano ruggente sopra di lui, diretto chissà dove, oppure il suo trentatreesimo compleanno, con la consapevolezza che il tempo passa, e si avvicina il momento in cui si sarebbe sentito troppo rassegnato per tentare qualsiasi cosa. Quale ne sia la causa, Larry decise di ribellarsi al suo destino.


La ribellione inizia con molte serate passate al tavolo da cucina, sgomberato frettolosamente dai piatti della cena e sostituiti da alcuni libri presi a prestito in biblioteca, oltre a molti fogli che riempie di calcoli e appunti. Dopo alcuni mesi di studi e di note, va a visitarlo il suo vicino. Larry guarda con interesse una sedia da giardino che pare fatta apposta per quello che lui ha in mente. Così la chiede in prestito per qualche giorno, promettendo di non rovinarla in alcun modo. Il vicino, stupito della richiesta, accetta comunque di prestare la sedia al ragazzo.


In seguito, Larry, mette mano ai suoi risparmi.

Conosce un negozio dove vendono dei giocattoli tecnologici, anche molto sofisticati.

Con fare innocente entra e chiede di acquistare ben quarantacinque palloni per esperimenti, di quelli usati dai ragazzi delle scuole per mandare in cielo qualche povera ranocchia o un altrettanto sfortunato topolino. Il numero quarantacinque è il frutto dei suoi calcoli. Con i suoi palloni chiusi in un grosso scatolone e riposti nel cassone del camioncino, Larry passa in un altro negozio, questa volta di forniture industriali, e acquista una grossa bombola di elio. Assicura la sedia del vicino a terra, con una robusta corda. Fissa alla sedia una specie d’imbragatura che ha costruito in garage, ci lega i quarantacinque palloni e poi li gonfia uno per uno con l'elio della bombola. Subito la sedia inizia a tirare verso l'alto, come se fosse stata contagiata dalla voglia di azzurro di Larry, ma lui non è ancora pronto.

Prende la sacca con tutto il necessario: un paio di bottiglie di coca-cola, il cavatappi, una piccola ricetrasmittente da radioamatore e una pistola. Sicuramente il più bizzarro equipaggiamento che un aspirante Icaro abbia mai messo insieme. Infine impugna un coltello, si siede, si imbraga con la cintura di sicurezza e taglia la corda. Vola!


Presto il ragazzo si ritrova a più di 4000 metri di altitudine con il respiro affannoso e il corpo ghiacciato. Con la mano intorpidita dal gelo e la fortuna dalla sua parte, Larry spara ad alcuni palloncini. Inizia così la discesa. Con Larry incredulo e pieno di gioia, la sedia tocca presto terra senza neanche un graffio. Ad attendere il giovane vi sono i soccorsi e la polizia.


Larry restituisce la sedia intatta e, per qualche mese l'uomo diviene famoso. Dopo che i media lo hanno sfruttato sino all'ultima goccia di interesse, Larry e la sua impresa vengono dimenticati.


L'uomo però non ha mai dimenticato quel giorno che lo ossessiona in quanto portatore di una felicità mai più sperimentata. Purtroppo si tratta di storia reale e non di favola dove vi è sempre il lieto fine. Non voglio però svelarvi altro.


L'autore è molto abile nel dare vita a Larry e alla sua impresa. Lo stile di scrittura è molto coinvolgente e il lettore non fatica ad emozionarsi con il protagonista.


Un piccolo libro che racconta una impresa tanto straordinaria quanto dimenticata. Sicuramente è più famoso il film animato Up che si ispira a questa storia.

Un libro che consiglio a tutti coloro che credono ancora nei sogni e che vogliono conoscere la storia di un eroe, perché solo liberandosi dal buon senso e dalla ragionevolezza si può dire di esistere.


 

Alcune note su Filippo Strumia

Filippo Strumia (Roma 1962) vive a Roma e lavora come psichiatra e psicoanalista di orientamento junghiano. Ha pubblicato Pozzanghere (Einaudi 2011), Flumen (Elliot 2012) e Marciapiede con vista (Einaudi 2016).


bottom of page