RECENSIONE: Park Avenue (Renée Ahdieh)
- Dalla carta allo schermo

- 11 minuti fa
- Tempo di lettura: 4 min


Autore: Renée Ahdieh
Traduttore: Arianna Pelagalli
Editore: Mondadori, 2025
Pagine: 396
Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea
Prezzo: € 22.00 (cartaceo), € 15.99 (ebook)
Acquista sito editore: https://www.oscarmondadori.it/libri/park-avenue-renee-ahdieh/
Trama
Jia Song ha sempre avuto progetti ambiziosi, e ora pare proprio che li stia per realizzare: figlia di negozianti coreani, è appena diventata socia junior di un prestigioso studio legale di Manhattan, ha due amiche del cuore e sta per aggiudicarsi la borsa Hermès dei suoi sogni. Un giorno il suo capo le chiede un favore: aiutarlo a seguire un cliente di altissimo prestigio in una questione privata. Jia scopre presto che si tratta di una delle famiglie coreane più famose al mondo, i Park, proprietari di un marchio di prodotti di bellezza che da vent’anni detta legge nel mondo beauty. Il patriarca vuole il divorzio proprio mentre la moglie lotta tra la vita e la morte e i tre figli sono ai ferri corti: si profila uno scandalo di gigantesche proporzioni e un danno notevole al patrimonio di famiglia, stimato in un miliardo di dollari. Tocca a Jia sistemare le cose, e ha solo un mese per farlo. Mentre cerca di districarsi tra bugie e sotterfugi, inseguendo la verità in giro per il mondo a bordo di jet privati, accade l’impensabile: Jia si innamora di questa famiglia disastrata e maleducata, anche se diventa ogni giorno più evidente che i Park nascondono oscuri segreti. Riuscirà a scoprire la verità in tempo per proteggere il loro patrimonio e assicurarsi una promozione? E soprattutto riuscirà a preservare ciò che per lei conta di più, anche se questo significa ammettere che quello che ha sempre desiderato non è ciò di cui ha realmente bisogno?
Recensione
L'autrice, con questo ultimo lavoro, scrive romanzo contemporaneo che fonde dramma familiare, legal thriller e critica sociale, ambientato nel cuore dell’élite economica newyorkese.
La protagonista è Jia Song, giovane avvocata di origini coreane, cresciuta in una famiglia di immigrati e determinata a conquistare un posto stabile all’interno di uno dei più prestigiosi studi legali di Manhattan. La sua carriera subisce una svolta quando le viene affidato un caso delicatissimo: rappresentare Vincent Park, magnate miliardario deciso a divorziare dalla moglie affetta da una grave malattia, tentando di ridimensionarne drasticamente i diritti economici.
Il caso si rivela presto molto più complesso di una semplice disputa legale. Attorno alla famiglia Park emergono segreti, rivalità interne, giochi di potere e dinamiche manipolatorie, mentre Jia si trova costretta a confrontarsi non solo con le ambiguità morali del suo cliente, ma anche con i limiti etici del sistema in cui lavora.
La narrazione si muove tra New York, Parigi, gli Hamptons e località esclusive, costruendo una trama dal ritmo sostenuto che alterna momenti di tensione processuale a scene di vita privata e familiare, in un continuo equilibrio tra spettacolarità e introspezione.
Uno degli aspetti più interessanti della trama è l’attenzione dedicata al costo dell’ambizione. Jia rappresenta una generazione che vede nel successo professionale non solo una realizzazione personale, ma anche una forma di riscatto sociale. Tuttavia, il romanzo mette in discussione l’idea che il raggiungimento dello status e del lusso equivalga automaticamente alla felicità o alla libertà.
Il lusso, borse iconiche, appartamenti da milioni di dollari, jet privati – non è mai fine a se stesso: diventa uno strumento narrativo per mostrare le profonde disuguaglianze di potere e il modo in cui la ricchezza può piegare le regole, la giustizia e persino i rapporti umani.
Altro tema centrale è quello della moralità nel mondo legale. Ahdieh non idealizza la professione dell’avvocato, ma ne mostra le zone grigie, i compromessi e le pressioni, ponendo domande scomode su responsabilità, lealtà e integrità personale.
Jia Song è una protagonista costruita con attenzione: ambiziosa, brillante, ma anche vulnerabile. Il suo punto di vista consente di osservare dall’interno un mondo chiuso ed elitario, pur mantenendo uno sguardo critico. I membri della famiglia Park, invece, incarnano diverse declinazioni del potere: dal controllo economico alla manipolazione emotiva, fino al silenzio complice.
Lo stile di Renée Ahdieh è scorrevole, elegante e visivo, con una forte attenzione ai dettagli ambientali. Talvolta l’abbondanza di descrizioni legate al lusso può risultare ridondante, ma contribuisce a rafforzare l’atmosfera patinata e artificiale in cui si muovono i personaggi.
Un romanzo che intrattiene senza rinunciare alla riflessione. Pur seguendo alcuni schemi tipici del genere, famiglie potenti, scandali, segreti, riesce a distinguersi per la centralità del conflitto etico e per lo sguardo critico sul mito del successo.
Consigliato a chi apprezza storie di potere, ambizione e dinamiche familiari complesse, e a chi cerca una lettura contemporanea capace di coniugare ritmo narrativo e temi sociali attuali.
Alcune note su Renée Ahdieh
Renée Ahdieh, laureata alla University of North Carolina di Chapel Hill, quando non legge ama cucinare, dedicarsi alla skincare e alla moda. Ha trascorso i primi anni della sua vita in un grattacielo in Corea del Sud, motivo per cui le piace avere la testa tra le nuvole. Vive con la famiglia nella Carolina del Nord. È autrice bestseller del "New York Times" e a livello internazionale; ha pubblicato la fortunata trilogia ispirata alla storia di Shahrzad composta da La moglie del califfo, La rosa del califfo e Le notti del califfo, la serie "Flame in the Mist", la quadrilogia "The Beautiful" e il libro illustrato Emilio Sloth's Modern Manners. Park Avenue è il suo primo romanzo per il pubblico adulto.



Commenti