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RECENSIONE: Delyrio (Stefania Romito)




Autore: Stefania Romito

Editore: La Bussola, 2021

Pagine: 140

Genere: Narrativa italiana, Thriller

Prezzo: € 12.00

Acquista: Libro


 

Trama

Una discesa nei misteri più angoscianti del sentimento d'amore, tra tormenti d'anima ed estatiche risalite. Un'ascesa verso l'apogeo di una passione vissuta come ambita beatitudine ma anche come dannazione eterna, all'estenuante ricerca di una verità che trae il suo nutrimento più prezioso tra le ambigue ombre della maschera. Attraverso il racconto in prima persona, l'autrice mette in scena il dissidio interiore di un uomo diviso tra il senso del dovere, il perseguimento dell'onorabilità, e l'attrazione del mistero dell'amore. Un nome solo emerge dal travaglio interiore del protagonista che si dipana tra le sofferte pieghe di un monologo che scandaglia gli abissi più profondi della mente umana. Alyssa. Dea divina e selvaggia. Figura evanescente che ha movenze d'onda che si infinita in un movimento perpetuo tra l'andare e il venire. Realtà o finzione? Amore possibile vissuto nell'impossibile, o amore impossibile vissuto nel possibile?


Recensione

L'autrice, attraverso il racconto in prima persona, mette in scena la lotta interiore di un uomo diviso tra il senso del dovere, il perseguimento dell’onorabilità e l’attrazione del mistero dell’amore. Un solo nome emerge dal dissenso interiore del protagonista che si dipana tra le sofferte pieghe di un monologo che sondagli abissi più profondi della mente umana alla estenuante ricerca di una verità.


Alyssa. Dea divina e selvaggia. Desiderio costante. Archetipo di eros e sensualità che affonda i suoi artigli nella lacerata anima del protagonista. La donna-sogno che incarna il ruolo di amore proibito. Realizzato ma solo per tornare a smarrirsi nelle dolorose vacanze di tempo, auspicando il raggiungimento della tanto desiderata Isola dove le pareti della stanza sul mare svaniscono in una bolla di magia.


Alyssa, figura evanescente che ha movenze d’onda e che sconfina in un movimento perpetuo tra l’andare e il venire. Realtà o finzione? Amore possibile vissuto nell’impossibile, o amore impossibile vissuto nel possibile?


Di fronte a questa figura, dotata di una irresistibile sensualità erotica, il protagonista pone in essere la straziante conflittualità tra il volere adeguarsi alla alienazione della quotidianità familiare e il desiderio di abbandonarsi alla focosità di una passione nella piena consapevolezza della sua eccezionale straordinarietà. In una ricorrente morte e rinascita che avviene attraverso la forza persuasiva delle proprie illusioni.


In questo auto-raccontarsi, giustificando un segreto che porta alla sintesi delle contrapposizioni interiori, si assiste a un importante passaggio. La rigorosa intransigenza che ancora a un ruolo predefinito, imposto da una cultura inflessibile, finisce per confluire nella piena consapevolezza esistenziale e nella necessità di rivendicare il diritto alla felicità.


Leggere questo libro, come afferma l’autrice, è «una discesa nei misteri più angoscianti del sentimento d’amore, tra tormenti d’anima ed estatiche risalite».


 

Alcune note su Stefania Romito

Stefania Romito è nata in Svizzera, ma milanese di adozione, è giornalista e scrittrice con diverse pubblicazioni all’attivo, che spaziano dalla narrativa alla saggistica alla lirica. I temi elettivi della sua indagine letteraria sono i misteri dell’inconscio, l’introspezione psicologica, il sentimento d’amore vissuto come eros e thanatos. È ideatrice e conduttrice di programmi culturali televisivi (Tele7Laghi) e radiofonici (Radio Punto, WRN). Consulente letteraria del “Nuovo Rinascimento di Milano”, responsabile per la Lombardia del Sindacato Libero Scrittori Italiani e fondatrice dell’associazione “Ophelia’s friends Cultural Projects”. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo Attraverso gli occhi di Emma (Alcyone Editore), i thriller della serie Ophelia, le vite di una ghost writer (Alcyone Editore) e Il buio dell’alba (LibroMania De Agostini) vincitore del Premio Speciale d’Eccellenza Città del Galateo “Antonio De Ferraris 2021”.


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