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RECENSIONE: L'uomo che guardava le stelle (Joe Stillman)




Autore: Joe Stillman

Traduttore: Clara Nubile

Editore: Blu Atlantide, 2022

Pagine: 249

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 18.00 (cartaceo), € 8.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook


 

Trama

Una mattina al Maybell’s Diner a Hadley, una cittadina dell’Arizona, giunge un cuoco che legge nel pensiero: il suo nome è Bill, un giovane uomo senza passato che sembra sbucato fuori dal nulla, e il suo arrivo in città cambierà la vita di tutti quelli che ne incroceranno il cammino. Bill non riesce solo a conoscere i desideri degli avventori del locale, tanto che presto questo diventerà meta di pellegrinaggio da ogni luogo dell’America, ma anche a sentire profondamente i dolori, le paure e le speranze di chi gli è vicino. La sua presenza luminosa cambia innanzi tutto la vita di Maybell, proprietaria del diner, e di Belutha, sua figlia adolescente e perennemente in conflitto con lei, che avvicinandosi a Bill scoprirà qualcosa di sé che non pensava di possedere e che ha a che fare con l’essere visti, e amati. Bill forse conosce davvero i segreti dell’universo, per questo Rose, una settantenne in rotta con il Mondo, e Martin, un malato terminale che cerca nel cuoco delle stelle la risposta alla propria paura della morte, si affideranno a lui entrando a far parte dello staff del Maybell’s per affrontare insieme il mistero più grande: il fatto che le nostre esistenze sono intrecciate e che a volte bisogna credere in quello che non sappiamo spiegarci.


Recensione

Questo romanzo è un buon esempio di favola contemporanea che riesce a far credere nell'umanità e in un presente migliore. Esso è ambientato ad Hadley, un piccolo paese dell'Arizona, e mette in campo personaggi davvero originali.


La voce narrante è quella della sedicenne Belutha, dalla parlantina sarcastica e decisamente molto più matura della sua età. La ragazza è cresciuta in fretta perché Maybell, sua madre, non l’ha curata e coccolata a dovere. La donna, infatti, dopo aver avuto Belutha da Oren, il suo grande amore di gioventù, con cui intrattiene tutt'ora un tira e molla fatto di rapidi incontri sessuali e ripetute fughe, è diventata madre anche di Sonny Boy, un grassoccio adolescente fissato con i videogiochi, e di Clover, che è ancora un lattante in fasce.

Tre figli da tre uomini diversi, con una spregiudicatezza sessuale che nasconde però il desiderio di essere amata e restare giovane per sempre, regolarmente affogato in alcool e serate fuori casa a divertirsi con qualsiasi maschio che la degni di attenzione. La donna sgobba tutto il giorno nel suo ristorante ed è sicuea di avere diritto a quello svago, affidando Clover alle cure della sorella maggiore e abbandonando Sonny Boy a sé stesso.


Giustificata è la rabbia di Belutha che sogna di andarsene quanto prima da Hadley per rivendicare una libertà che altro non è che desiderio di mettere distanza tra lei e quella famiglia decisamente inusuale.


Un giorno, nel ristorante di Maybell, appare un venticinquenne silenzioso, puzzolente e mal vestito, che si ritrova improvvisamente catapultato dalla titolare al di là del bancone, a gestire gli ordini e a cucinare hamburger, uova, patate e ogni richiesta degli avventori del luogo. Bill, questo è il suo nome, sembra completamente disinteressato a raccontarsi a Maybell e fatica a dare spiegazioni sulle proprie origini. Lo fa per timidezza o nasconde qualcosa? Chi è veramente Bill e perché c'è una ragazza che sostiene che il suo vero nome è Peter?


L'arrivo del ragazzo rompe gli equilibri, soprattutto perché Bill ha il dono di leggere nel pensiero e riesce a cucinare le pietanze prima che vengano ordinate dai clienti. In un attimo questa sua dote diventa di dominio pubblico e il ristorante viene preso d’assalto da centinaia di persone che arrivano da lontano per farsi leggere la mente da quel giovane buffo e introverso. Tra questi c’è anche Martin, un anziano che deve assolutamente parlare con il cuoco, con l’urgenza di chi cerca risposta alle domande più importanti sul senso della vita. Inoltre c'è anche Rose, la vedova che da anni sedeva a un tavolo, cercando di non scomparire del tutto a sé stessa e agli altri.


Il destino di Bill è quello di cambiare la vita delle persone che incontra, semplicemente facendole avvicinare tra loro, prendendo le tante solitudini che lo circondano e riunendole in una famiglia allargata e sgangherata.


Nonostante i dialoghi fra Belutha e gli altri personaggi appaiono inverosimili, la coralità del romanzo ha la meglio su tutto e porta il lettore a sentirsi parte attiva di una storia tanto fantastica quanto accogliente.


Un libro questo ricco di buoni sentimenti che consiglio a tutti coloro che non si sono stancati di sognare.


 

Alcune note su Joe Stillman

Joe Stillman è autore di numerose sceneggiature per il cinema di grande successo tra cui “Shrek”, “Beavis & Butt-Head alla conquista dell’America”, “Shrek 2” ed è stato più volte candidato agli Academy Awards. Per la televisione ha scritto, tra gli altri, “King of the Hill”, per cui ha ricevuto due Emmy Award nominations, e “Beavis and Butt-Head”. L’uomo che guardava le stelle è il suo primo romanzo.


©2020 di Dalla carta allo schermo.

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