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RECENSIONE: Un baobab toccò il cielo dell'Africa (Giacomo Pozzi)




Autore: Giacomo Pozzi

Editore: Tempo al Libro, 2022

Pagine: 312

Genere: Narrativa italiana, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 16.50

Acquista: Libro


 

Trama

Per comprendere e rinascere è davvero fondamentale che la vita colpisca in maniera così violenta e travolgente? A quanto pare sì, e per i protagonisti di questa storia essa colpirà con tutta la ferocia che possiede. Dopo aver scelto un seme raro e prezioso dalla collezione di un vecchio del paese, il risveglio in una grotta gelida al di là della valle cambierà le loro vite. Hélène ha però un volo prenotato, e un villaggio attende di conoscerla. Sarà poi una sola promessa a riecheggiare nell'arsura del deserto, impetuosa come la rivendicazione di se stessi dopo aver subìto la peggiore violenza che quella stessa vita possa proporre a un essere umano per indirizzarlo a cambiare; per fargli comprendere di essere nient'altro che suo limitato amico. Una storia commovente, di un'intensità tale da riuscire a penetrare nell'animo del lettore e depositarsi come la poesia delle sue parole, incalzate da un ritmo narrativo sprezzante e delicato. Un libro nel quale bisogna chiudere gli occhi e fidarsi, come ha fatto Hélène con la sua vita.


Recensione

Da un foglio bianco e un punto nero al centro è nato prima un pensiero ed in seguito un libro che è la sintesi della percezione della vita che ha l’autore, giovane lughenese alla sua opera prima.


Una lettura leggera e allo stesso tempo profonda, che infonde coraggio. Il tema del romanzo riguarda la rivincita sulla vita e il reagire a ciò che succede da protagonisti. Si può riassumere il romanzo come un lungo inno alla vita.


Il libro si apre con un’aura di mistero, un legame tra fratello e sorella racchiuso nel piccolo talismano che contiene un seme giunto ai due, quasi come monito e augurio di un anziano di un piccolo paese di montagna.


Sebbene il destino abbia in serbo una separazione definitiva tra i fratelli, Hélène non si perde d’animo e parte per un viaggio nel deserto, una missione utile a farla crescere, ad aiutare il prossimo e a comprendere dinamiche a lei estranee.


Questo viaggio è per lei l’inizio di un incubo, ma anche una rinascita. Un esperienza che permette di scoprire traumi, ma anche di trovare una forza interiore capace di rinascere, il tutto guidata da nuove motivazioni.


Il dolore e la perdita si sommano alle violenze che aprono alla protagonista una nuova vita, esistenza che scorre inesorabile troncando il romanzo in due parti nette a cui segue il frutto del nuovo essere.


L’autore scrive un romanzo decisamente poetico e introspettivo che riesce convogliare gli intensi attimi di una vita intera in poco più di trecento pagine.


Il lettore avverte i sentimenti dei protagonisti, capta i contorni dell’anima in subbuglio e vede placata la tormenta nella nuova consapevolezza di Hélène.


Un romanzo intenso che consiglio a tutti coloro che amano perdersi nelle sfumature della vita, dell’anima e dei legami che attraversano il tempo e lo spazio.

 

Alcune note su Giacomo Pozzi

Giacomo Pozzi è stato concepito nell’isola di Creta, ma è nato nel 1998 a Lugo di Romagna e vive a Imola, in provincia di Bologna.

Nell’ultimo periodo si è avvicinato alla permacultura, trasformando completamente la sua concezione di vita.

Appassionato di musica e di tè, skater da anni, ha viaggiato molto e, come ammette, continuerà a farlo cercando di vivere come ha sempre voluto: da uomo libero quale è nato.

Questo è il suo romanzo d’esordio.


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