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RECENSIONE: Argomentazione di Linès-Fellow (Jean-Marc Aubert)

Aggiornamento: 18 feb 2021




Voto: 3.5/5

Autore: Jean-Marc Aubert

Editore: Prehistorica Editore, 2020

Pagine: 128

Genere: Narrativa straniera, Narrativa moderna e contemporanea

Prezzo: € 13.00

Acquista: Libro


 

Trama

In modo sobrio e meticoloso, inizia il racconto delirante di un medico, Linès-Fellow, che ci riferisce dell'impresa compiuta dal suo paziente Mell Fellops. Segni particolari di Linès-Fellow: è cinico e manipolatore, giacché convincerà Mell a correre una maratona. Segni particolari di Mell Fellops: è costretto a vivere su una sedia a rotelle. Da uno dei discendenti più puri di Samuel Beckett, di cui troviamo tutto l'umorismo nero e l'immensa portata filosofica. Il romanzo giallo più nero mai visto.


Recensione

Fino a poco tempo fa non conoscevo Jean – Marc Aubert. Grazie alla casa editrice Prehistorica, che ci propone gioielli narrativi appartenenti alla letteratura contemporanea francese, ora capisco cosa mi stavo perdendo. Questo scrittore, nato a Nizza nel 1951, è considerato uno dei discendenti diretti e più puri del grande Samuel Beckett.

Questo è romanzo bizzarro che seduce proprio per tutta la sua stravaganza e originalità.

Un medico racconta in forma di diario il suo rapporto con Mell Fellops, un suo paziente che è costretto a vivere da menomato su una sedia a rotelle.

Linès Fellow, con una scrittura essenziale, annota sul suo taccuino tutto quello che riguarda i rapporti con lo strano paziente che decide, nonostante la sua disabilità, di partecipare alla faticosa maratona cittadina.

Il medico diventa minuzioso nella redazione del suo diario. Racconta tutti i limiti e gli sforzi del suo paziente davanti a un’impresa che sembra impossibile.

Linès Fellow non si risparmia affatto il cinismo in alcune considerazioni su Fellops, con le sue parole lo inchioda ancora di più alla sedia a rotelle. Il medico definisce il suo assistito come una persona che soffre di inferiorità, insignificante e servile. In questo racconto tutto è assurdo e surreale, bizzarro e niente va per il verso giusto, come nella vita che ci riserva sempre imprevisti crudeli.

L'autore ama il paradosso e l’assurdo e questo racconto ne é la dimostrazione. Un libro che può essere visto anche come una avventura nelle imperfezioni e nelle fragilità della condizione umana.

All'inizio del libro, Linès Fellow riferisce al lettore di non cercare nel testo alcuna forma di letteratura. La sua intenzione è stilare un resoconto oggettivo della performance dello strano maratoneta. Le promesse però non vengono mantenute. Pagina dopo pagina tutto diventa letteratura in quanto il medico si lascia coinvolgere ed entra nel mondo travagliato di Mell.

Un libro consigliato a chi vuole scoprire un autore singolare, per chi è alla ricerca di una storia tutt'altro che convenzione e un po’ crudele. Se siete alla ricerca di questi requisiti, è il libro che fa per voi. Non rimarrete delusi.


 

Alcune note su Jean-Marc Aubert

Stéphane Mallarmé insegna inglese in un liceo; Jean-Marc Aubert (nato a Nizza, nel 1951) fa il preside in un istituto di scuola secondaria. “È affascinante, comico, seducente come la follia”: questo fu il giudizio di Michèle Bernstein, tra i fondatori del Lettrismo, alla scoperta di Argomentazione di Linès-Fellow. Ha scritto in seguito diversi altri romanzi e raccolte di racconti, pubblicati presso alcune delle più prestigiose case editrici francesi, da Albin Michel a L’Arbre Vengeur, da Fayard sino a Seuil, consolidando così un immaginario incongruo e paradossale che non ha eguali nella letteratura contemporanea, ma che fonda le radici nella ricchissima eredità di Beckett. Finalista al premio Goncourt, ha ottenuto il prestigioso Prix De La Renaissance. Questo è il primo romanzo di Jean-Marc Aubert pubblicato in Italia.


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