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RECENSIONE: Indagine apparente (Luca Poldelmengo)


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Autore: Luca Poldelmengo

Editore: Gallucci, 2025

Pagine: 320

Genere: Narrativa italiana, Gialli

Prezzo: € 16.50 (cartaceo), € 8.99 (ebook)

Acquista: Libro, Ebook



Trama

Roma sembra averlo inghiottito. Scomparso nel breve tragitto che separa il bar dove è stato visto per l’ultima volta da casa sua. Non se ne capacita la moglie, la pm Letizia Riva, “la stronza” per i colleghi. Una donna integerrima che si è fatta la fama di riuscire sempre a ottenere quello che vuole. Almeno fino a quella notte di maggio, quando è scomparso Aldo, l’uomo che ama, lasciandole come unica traccia l’immagine sbiadita di una telecamera di videosorveglianza. Ora Letizia deve riportare Aldo dai suoi figli, ricomporre la serenità familiare. Pur di riuscire, per la prima volta è pronta a tradire tutto ciò in cui ha creduto, calandosi in ambienti sconosciuti, a contatto con un’umanità e una verità che mai avrebbe pensato di dover affrontare.


Recensione

La protagonista di questo romanzo è una donna, più precisamente il pubblico ministero Letizia Riva. Rigorosa, inflessibile e poco empatica, essa vive sempre circondata da una sorta di imperfezione personale, familiare e professionale. Per il suo modo di fare, un suo collegato le ha affibbiato il soprannome "il tasso del miele".


Letizia oltre al lavoro si dedica ai suoi figli Simona e Mattia, liceale e studente universitario e al marito Aldo, veterinario. L’autore dipinge il ritratto di una donna che, a cinquantasei anni, per il suo aspetto giovanile e piacente, suscita gli sguardi di ammirazione di chi la incrocia per la strada e se ne compiace, dal momento che cura la sua forma fisica. Tutto sembra perfetto, ma così non è. La pm ha una strana fobia: non riesce a calpestare le fughe tra una mattonella e l’altra, il solo pensiero la getta nel terrore.


Questa fobia, di cui si parla poi tante altre volte nel corso del romanzo, suggerisce che nella psicologia del personaggio albergano disturbi vagamente ossessivo-compulsivi e indica che il mondo di Letizia non è poi così perfetto come potrebbe apparire in prima battuta. 


Letizia è costretta a mettere in discussione ogni certezza fino ad allora ritenuta indiscutibile e a intraprendere un doloroso lavoro su se stessa, che coinvolge anche tutti i membri della sua famiglia, quando suo marito improvvisamente e inspiegabilmente scompare nel nulla.


Da questo momento la narrazione procede su due binari. Da un lato quello thriller dell’indagine personale, che la porta tra le strade della capitale, tra corruzione, crimine organizzato e traffici illegali; un contesto che la donna, in quanto pm, conosce già, pur senza averlo mai frequentato direttamente, e all’interno del quale si muove con relativa scioltezza. Dall'altro quello psicologico, focalizzato sul sofferto cammino interiore affrontato, suo malgrado, da Letizia. Dopo l’iniziale, dolorosa incredulità, che semina nel suo animo dubbi e domande senza risposta, si impone la presa di coscienza, la consapevolezza di aver sbagliato tanto e con le persone più importanti, cioè il marito e soprattutto i figli; il sentimento di inadeguatezza, che Letizia prova per la prima volta, fa strada prima a timidi tentativi di cambiamento, quindi alla volontà di imprimere una svolta decisa e definitiva alla propria vita. 


La scrittura di Poldelmengo, diretta e incisiva, oltre a riflettere il carattere della protagonista, risulta particolarmente adatta al ritmo serrato e senza pause di queste pagine e, con la sua chiarezza, contribuisce ad amplificare l’effetto del colpo di scena finale. 


L'autore scrive un giallo in cui è centrale il rapporto fra genitori e figli e impone al lettore di domandarsi fino a che punto un padre o una madre hanno il diritto di indirizzare e di condizionare la vita della prole.


Consiglio questo giallo a tuti coloro che cercano una indagine che tiene con il fiato sospeso, ma in cui vi sono anche molti spunti di riflessione.



Alcune note su Luca Poldelmengo

Luca Poldelmengo è nato a Roma nel 1973 è scrittore, sceneggiatore per il cinema e producer a Rai Fiction. Il suo romanzo d’esordio Odia il prossimo tuo (2009), tradotto anche in Francia, ha vinto il Premio Crovi come migliore opera prima. Tra i suoi noir L’uomo nero (2012), finalista al Premio Scerbanenco, Nel posto sbagliato (2014), I pregiudizi di Dio (2016), Negli occhi di Timea (2018). Ha scritto i film Cemento armato (2007), Calibro 9 (2020) e Bastardi a mano armata (2021). Con il libro Valerio e la scomparsa del professor Boatigre ha esordito con Gallucci nella narrativa per ragazzi.


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